Borsa argentina a picco dopo il caso $LIBRA di Milei
La borsa argentina ha registrato la peggior seduta da luglio. L'indice di Buenos Aires S&P Merval ha chiuso in calo del 5,58% a 2.254.188,75 punti, perdendo oltre 133.000 punti in una sola giornata di contrattazioni, mentre il peso ha ceduto il 2% sul dollaro nel mercato parallelo. A scatenare il panic selling lo scandalo legato alla criptovaluta $LIBRA, promossa e poi rinnegata dal presidente Javier Milei.
Lo scandalo è esploso venerdì sera quando il presidente argentino ha promosso sul suo profilo X (ex Twitter) il token $LIBRA, presentato come uno strumento innovativo per finanziare piccole imprese argentine. In pochi minuti, il valore della crypto è schizzato oltre i 4 miliardi di dollari, trascinato dall'entusiasmo degli investitori per l'endorsement presidenziale. Ma il sogno è durato poco: nel giro di poche ore il prezzo è crollato del 90%, in quello che gli esperti hanno definito un possibile "rug pull", termine che nel gergo crypto indica una truffa in cui gli sviluppatori abbandonano il progetto dopo aver incassato i fondi degli investitori.
Il presidente, travolto dalle polemiche, ha cancellato il post cercando di prendere le distanze. "Sono un tecno-ottimista... e questo mi è stato proposto come uno strumento per aiutare a finanziare progetti argentini", ha dichiarato Milei in un'intervista televisiva. "È vero che nel tentativo di aiutare gli argentini, ho preso uno schiaffo in faccia. La lezione più importante è che ho bisogno di mettere più filtri".
La vicenda ha preso una piega ancora più controversa quando Hayden Davis, CEO di Kelsier Ventures e consulente per $LIBRA, ha ammesso di aver rimosso circa 100 milioni di dollari dal pool di liquidità del token. Davis ha assicurato di non voler trarre profitto personale dai fondi e di attendere istruzioni dal governo argentino, ma la sua versione è stata messa in dubbio da diversi osservatori del mercato crypto.
Tra le vittime illustri della debacle figura Dave Portnoy, il noto fondatore di Barstool Sports, che ha definito $LIBRA "il più grande rug pull di tutti i tempi". Portnoy ha rivelato dettagli inquietanti sulla genesi del progetto, raccontando di essere stato invitato da Davis a partecipare al lancio dopo un incontro nella sua abitazione alcune settimane fa. Secondo la sua testimonianza, Davis gli avrebbe persino offerto dei token gratuiti prima del lancio, chiedendogli però di non rivelare questo "regalo" quando avrebbe promosso la crypto ai suoi follower.
La Camera fintech argentina ha precisato che la maggior parte degli acquirenti di $LIBRA erano localizzati negli USA e in Asia, limitando l'impatto diretto sui risparmiatori locali. Tuttavia, il danno reputazionale per il mercato argentino appare significativo, come dimostrato dal crollo del MERVAL e dall'indebolimento del peso.
L'opposizione ha presentato decine di denunce per violazioni etiche e minaccia l'impeachment, sebbene sia improbabile che riesca a ottenere i due terzi necessari in Parlamento. Il principale partito di centro-destra, che finora ha sostenuto le riforme di Milei, ha espresso "delusione" ma ha respinto la richiesta di impeachment dell'opposizione peronista.
Lo scandalo arriva in un momento particolarmente delicato per Milei, che si prepara a visitare gli Stati Uniti per incontrare il presidente Trump e negoziare nuovi fondi con l'FMI. L'obiettivo del viaggio è ottenere il sostegno americano per un nuovo programma con il Fondo e possibili esenzioni dai dazi di Trump, ma ora questa missione diplomatica rischia di essere compromessa dallo scandalo crypto.
Gli analisti sottolineano come l'episodio possa indebolire significativamente la posizione negoziale del governo di minoranza in Parlamento, dove sta cercando di far passare una riforma elettorale. "Il bilancio macroeconomico deve andare di pari passo con l'equilibrio emotivo", ha commentato Alejandro Catterberg, direttore della società di consulenza Poliarquia, "questi tipi di eventi creano inutile incertezza".
L'ufficio presidenziale ha annunciato che Milei ha chiesto all'ufficio anticorruzione di indagare su eventuali illeciti da parte sua o di altri funzionari governativi. Una mossa che sembra più difensiva che proattiva, mentre il mercato attende di capire se questo scivolone comprometterà l'ambizioso programma di riforme del presidente libertario.