Benvenuto al quotidiano appuntamento con l’aggiornamento quotidiano sui mercati finanziari. Il mercato automobilistico europeo frena ancora, vendite in calo: -4,2% a settembre.
Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.
Le performance dei mercati finanziari principali
🇺🇸 S&P500: -0,18%
🇺🇸 NASDAQ: +0,27%
🇮🇹 FTSE MIB: -0,71%
🇪🇺 € STOXX 600: -0,66%
🇨🇳 SZSE COMPONENT: -0,15%
🇮🇳 NIFTY 50: -0,38%
🇯🇵 NIKKEI 225: -1,60%
💵 EUR/USD: +0,06%
🥇 ORO: +0,25%
La settimana parte in sordina per le principali piazze finanziarie. Chiudono in calo le Borse europee (-0,66%) nella prima seduta della settimana. Piazza Affari chiude negativa (-0,7%), in controtendenza i petroliferi con Saipem in cima al listino, deboli il lusso e le banche.
Negli USA grande attenzione sul tema delle elezioni presidenziali con l'incertezza che regna sovrana: S&P 500 (-0,18%) e Nasdaq (-0,27%).
A contribuire al calo sono stati i titoli dei beni di consumo e le società di edilizia, a causa di timori su potenziali ritardi nei tagli dei tassi d’interesse da parte della Fed visto l’aumento dei rendimenti dei Treasury a lungo termine.
Incertezza anche sulle piazze asiatiche. Male Tokyo che vede il Nikkei in rosso (-1,6%), sui minimi da quasi tre mesi, a causa dell'incertezza sulla capacità della Banca del Giappone di aumentare ulteriormente i tassi di interesse. In flessione anche l'India con il Nifty 50 che chiude a -0,45% appesantito dal debutto deludente di Hyundai Motor India dopo che l’Ipo si è chiusa con una raccolta di oltre 3 miliardi di dollari, la cifra più elevata mai raggiunta in un una offerta pubblica iniziale sul mercato azionario indiano
Meglio la Cina che benficia della mossa della Banca Popolare Cinese, che ha ridotto i principali tassi di interesse sui prestiti per dare ulteriore impulso all'economia.
Il cambio euro-dollaro cerca di mantenersi sopra l'1,08 (+0,06%). Ennesima prestazione positiva dell'oro sui massimi storici (+0,25%).
Auto in Europa: vendite a Picco
Non si arresta il calo delle vendite di auto in UE: le vendite di auto in Europa sono diminuite anche a settembre (-4,2%), segnando il primo calo mensile consecutivo in oltre due anni (ad agosto avevano segnato un crollo del -16,5%).
Secondo i recenti dati ACEA (l'Associazione europea dei produttori di automobili) le immatricolazioni di nuove auto sono scese del 4,2% rispetto all'anno scorso, toccando 1,12 milioni di unità. Tuttavia l'incremento delle vendite di veicoli elettrici non è stato sufficiente a compensare il calo dei modelli con motore a combustione.
I costruttori europei faticano a migliorare le vendite nei mercati interni, a causa della recessione e degli alti tassi d'interesse che frenano la spesa. Stellantis, che possiede marchi come Fiat e Peugeot, ha registrato uno dei cali più drastici, con un crollo delle immatricolazioni del 26%. Le vendite sono aumentate leggermente nel Regno Unito (+1%) e in Spagna (+6,3%), ma sono crollate in Germania (-7%), Francia (-11,1%) e Italia (-10,7%), abbassando il totale delle consegne nell'intera regione.
Volkswagen, il maggiore produttore automobilistico tedesco, sta valutando chiusure di fabbriche in Germania a causa della domanda in calo. Anche Porsche e Mercedes-Benz Group hanno ridimensionato le loro aspettative sui veicoli elettrici, a causa di una crescita inferiore alle previsioni per i modelli plug-in.
Da evidenziare infine che il calo generale delle vendite di EV in Europa aumenta il rischio per produttori come VW, Stellantis e Renault di incorrere in multe fino a 15 miliardi di euro se non rispetteranno le nuove e più rigide normative europee sulle emissioni di flotta.
Le difficoltà del settore si ripercuoto sull'andamento dei titoli; da inizio anno, Volkswagen segna un -19%, Stellantis -43%, BMW -26%.
Per rilanciare il settore, i produttori europei dovranno adattarsi rapidamente alle nuove sfide del mercato. L'industria automobilistica dovrà rafforzare la propria competitività nel campo dei veicoli elettrici, sfruttando al massimo nuovi incentivi e politiche normative più favorevoli.
Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda e noi ci sentiamo, come sempre, all’aggiornamento di domani.
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