Le dichiarazioni di Trump su un "necessario periodo di transizione" economica hanno scatenato vendite sui mercati globali. A Wall Street, il Nasdaq ha perso il 4% e l'S&P 500 è calato del 2,70%.
Per valutare l'impatto di questi trend sui tuoi investimenti, richiedi una Analisi di Portafoglio Gratuita: un servizio che ti permette di comprendere l'effettiva qualità dei tuoi strumenti finanziari, i costi reali che stai sostenendo e il livello di rischio del tuo portafoglio.
Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.
Le performance dei mercati finanziari principali
🇺🇸 S&P500: -2,70%
🇺🇸 NASDAQ: -4,00%
🇮🇹 FTSE MIB: -0,95%
🇪🇺 € STOXX 600: -1,29%
🇨🇳 SZSE COMPONENT: +0,33%
🇮🇳 NIFTY 50: -0,01%
🇯🇵 NIKKEI 225: -0,32%
💵 EUR/USD: +0,55%
🥇 ORO: +0,22%
Giornata da dimenticare per i mercati globali, trainati al ribasso dal crollo di Wall Street dove il NASDAQ ha subito un tracollo del 4%, bruciando oltre 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Particolarmente colpito il settore tech, con Apple e Nvidia in calo del 5%. Anche l'S&P500 ha registrato una pesante flessione (-2,70%).
I listini europei hanno limitato i danni, ma hanno comunque chiuso in territorio negativo: il FTSE MIB italiano ha perso lo 0,95% e l'indice paneuropeo STOXX 600 l'1,29%.
In controtendenza le borse asiatiche, che hanno mostrato maggiore resilienza: il NIKKEI giapponese ha contenuto le perdite a -0,32%, mentre lo SZSE COMPONENT cinese è riuscito a chiudere in positivo (+0,33%) e l'indice indiano NIFTY 50 è rimasto sostanzialmente invariato (-0,01%).
A scatenare il panic selling sono state le dichiarazioni del presidente Trump, che non ha escluso un periodo di turbolenze economiche e un potenziale rischio di recessione negli Stati Uniti come conseguenza della sua politica sui dazi. "C'è sempre un periodo di transizione", ha affermato, "perché quello che stiamo facendo è molto grande, ci vuole tempo".
Sul fronte valutario, l'euro si è rafforzato sul dollaro (+0,55%), mentre l'oro, tradizionale bene rifugio, ha guadagnato lo 0,22%.
Wall Street sotto pressione: Nasdaq -4% e S&P 500 -2,70%
I mercati globali hanno vissuto una giornata di decisa correzione, con Wall Street che ha guidato il ribasso. Il Nasdaq ha subito una flessione del 4%, la seduta più negativa dal 2022, con una riduzione di capitalizzazione di oltre 1.100 miliardi di dollari in un solo giorno. Anche l'S&P 500 ha registrato una performance negativa, perdendo il 2,70%.
Il VIX, l'indice della volatilità di Wall Street, è aumentato significativamente insieme a una misura chiave del rischio di credito, mentre gli investitori si orientavano verso asset meno rischiosi.
Al centro della correzione ci sono state le Big Tech, con Apple e Nvidia in calo del 5%, che hanno contribuito a una diminuzione complessiva di 750 miliardi di dollari. Particolarmente colpita Tesla, che ha subito una flessione di oltre il 15%, la più marcata dal 2020.
La causa principale del movimento ribassista sono state le dichiarazioni del presidente Trump e del suo entourage, che hanno cominciato a segnalare che il riordino dell'economia americana potrebbe comportare un periodo di adattamento. "C'è sempre un periodo di transizione", ha affermato Trump a chi gli chiedeva del rischio recessione, "perché quello che stiamo facendo è molto grande, ci vuole tempo". Trump non ha nemmeno escluso un rialzo dell'inflazione a causa dei dazi.
Il clima di cautela ha avuto ripercussioni su diversi mercati: posticipate una decina di emissioni obbligazionarie, Bitcoin in discesa ai minimi da quattro mesi, e investitori orientati verso beni rifugio come i Treasury a breve termine, i cui rendimenti sono scesi di circa 11 punti base.
Quello che stiamo osservando è un cambiamento nel sentiment di mercato a meno di due mesi dall'inizio della presidenza Trump, che inizialmente era stata accolta con favore da Wall Street. L'iniziale aspettativa era che i suoi piani di taglio delle tasse e di deregolamentazione avrebbero stimolato il mercato, alimentando un'economia già in solida espansione.
Nelle ultime settimane c'è stata una rivalutazione mentre l'implementazione dei suoi aumenti tariffari e la spinta a tagliare la spesa federale hanno modificato le prospettive. A conferma di questa tendenza, dopo la chiusura dei mercati, Delta Air Lines ha rivisto le sue aspettative di profitto, citando un'erosione della fiducia dei consumatori e delle aziende a causa dell'aumentata incertezza.
Gli investitori si sono orientati verso settori difensivi come energia, beni di prima necessità e utility, settori meno suscettibili ai cambiamenti della spesa dei consumatori che tendono a performare meglio durante i rallentamenti.
Interessante la resilienza dei mercati asiatici, in particolare quelli cinesi. Nonostante un avvio in ribasso, l'indice Hang Seng di Hong Kong ha perso solo lo 0,22%, mentre Shanghai ha limitato le perdite allo 0,73%. Citigroup ha persino migliorato la sua valutazione sulle azioni cinesi, portando l'indice Hang Seng China Enterprises a "overweight", mentre ha abbassato il giudizio sulle azioni statunitensi a "neutral".
La Cina potrebbe essere relativamente più stabile data la divergenza politica durante la riunione del Congresso Nazionale del Popolo. Le azioni cinesi sono pronte a registrare la loro migliore performance durante l'NPC dal 2018.
Trump è previsto incontrare i top executive aziendali oggi, in un tentativo di fornire maggiore chiarezza ai mercati. Contemporaneamente, l'amministrazione USA sarà impegnata su un altro fronte cruciale: i colloqui con l'Ucraina in Arabia Saudita, guidati dal Segretario di Stato Marco Rubio. L'incontro, che si terrà oggi a Jeddah, mira a chiarire quali concessioni potrebbero essere possibili in vista di un cessate il fuoco con la Russia, anche se Rubio ha ridimensionato le aspettative di una svolta importante immediata.