La rottura pubblica tra Trump e Musk fa crollare Tesla del 14% a Wall Street, bruciando 150 miliardi di dollari.
Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.
Le performance dei mercati finanziari principali
🇺🇸 S&P500: -0,54%
🇺🇸 NASDAQ: -0,83%
🇮🇹 FTSE MIB: +0,74%
🇪🇺 € STOXX 600: +0,16%
🇨🇳 SZSE COMPONENT: -0,25%
🇮🇳 NIFTY 50: +0,92%
🇯🇵 NIKKEI 225: +0,40%
💵 EUR/USD: -0,10%
🥇 ORO: +0,41%
I mercati americani hanno chiuso ieri in territorio negativo, penalizzati dal crollo di Tesla (-14,26%) che ha bruciato 152 miliardi di dollari a causa dello scontro Trump-Musk. L'S&P 500 ha perso lo 0,54% e il Nasdaq lo 0,83%.
In Europa performance positive con Ftse Mib +0,74% ed Euro Stoxx 600 +0,16%, sostenuti dal taglio dei tassi BCE al 2%. L'euro ha ceduto lo 0,10% mentre l'oro ha guadagnato lo 0,41%.
L'apertura asiatica di oggi mostra sentiment misto. Il Giappone brilla con Nikkei 225 +0,40% per i dati deboli che riducono le aspettative di rialzi BoJ. La Cina è debole con Shenzhen Component -0,25% nonostante la "telefonata positiva" Trump-Xi. L'India registra la performance migliore con Nifty 50 +0,92% dopo il taglio dei tassi RBI di 60 punti base.
Focus sui dati occupazionali USA delle 14:30, con attese per 130.000 nuovi posti di lavoro.
Tesla giù 14%: scoppia la lite Trump-Musk
La rottura definitiva tra Donald Trump ed Elon Musk ha scosso Wall Street, con Tesla che ha perso oltre il 14% in una sola seduta, bruciando circa 150 miliardi di dollari di capitalizzazione. Il titolo dell'azienda di auto elettriche ha registrato il più grande calo giornaliero della sua storia, perdendo oltre un quarto del valore dall'inizio dell'anno.
Lo scontro pubblico tra il presidente americano e il CEO di Tesla è esploso dopo giorni di crescenti tensioni sul "Big Beautiful Bill", la legge di spesa repubblicana in discussione al Congresso. Musk ha definito il provvedimento una "abominazione disgustosa", sollecitando il Senato a "uccidere il disegno di legge" e accusandolo di aggiungere troppo al debito nazionale da 36,2 trilioni di dollari.
Trump ha reagito duramente durante un incontro nello Studio Ovale con il cancelliere tedesco, dichiarando di essere "molto deluso" da Musk. "Elon e io abbiamo avuto un ottimo rapporto, non so se ce l'avremo ancora", ha affermato il presidente, sostenendo che Musk si è rivoltato contro il disegno di legge solo per i tagli agli incentivi per i veicoli elettrici.
La risposta di Musk su X è stata immediata e velenosa: "Senza di me Trump avrebbe perso le elezioni". Il miliardario, che ha speso quasi 300 milioni di dollari per sostenere Trump e altri repubblicani nelle elezioni, ha accusato il presidente di falsità riguardo alla sua conoscenza del disegno di legge.
L'escalation ha raggiunto il culmine quando Trump ha minacciato di "terminare i sussidi governativi e i contratti" di Elon, postando su Truth Social che "il modo più semplice per risparmiare miliardi nel nostro budget è tagliare i sussidi e i contratti governativi di Elon". Una mossa che colpirebbe duramente SpaceX, il cui programma Dragon è l'unico veicolo spaziale americano in grado di portare astronauti alla Stazione Spaziale Internazionale.
Musk ha risposto con l'accusa più esplosiva: "Donald Trump è nei file di Epstein. Questo è il vero motivo per cui non sono stati resi pubblici", ha scritto su X senza fornire prove. "Segnate questo post per il futuro. La verità verrà a galla", ha aggiunto, riferendosi al finanziere pedofilo Jeffrey Epstein.
Il miliardario ha poi lanciato un sondaggio ai suoi follower chiedendo: "È ora di creare un nuovo partito politico in America che rappresenti effettivamente l'80% della popolazione di mezzo?". Il quesito ha raccolto in poche ore quasi 300mila risposte, con l'84% a favore.
La frattura segna la fine di un'alleanza che sembrava inossidabile. Musk aveva guidato il Department of Government Efficiency (DOGE) con l'obiettivo di tagliare la spesa pubblica, prima di lasciare il ruolo la settimana scorsa. Il presidente aveva perfino regalato al miliardario una "chiave d'oro" della Casa Bianca durante il suo addio.
I mercati hanno subito il contraccolpo dello scontro. Oltre al crollo di Tesla, anche gli altri indici azionari hanno sofferto: il Dow Jones ha perso lo 0,25%, l'S&P 500 è sceso dello 0,53% e il Nasdaq dell'0,83%. Gli analisti temono che una faida prolungata possa complicare le prospettive dei repubblicani per le elezioni di midterm del prossimo anno.
Le vendite di Tesla in Europa hanno mostrato ulteriori segnali di debolezza a maggio, con cali in diversi paesi nonostante la crescita complessiva del mercato delle auto elettriche. Il titolo ha perso quasi un terzo del valore dall'inizio dell'anno, vanificando i guadagni del mese scorso.
Questa mattina, tuttavia, i futures statunitensi hanno reagito con ottimismo, girando in territorio positivo dopo la notizia che gli assistenti della Casa Bianca hanno organizzato una telefonata di riconciliazione tra Trump e Musk per oggi. Tesla ha rimbalzato del 5% nel trading after-hours, mentre i mercati speculano sulla possibilità che la chiamata possa sanare la frattura.