Stop dazi per 90 giorni: rimbalza Wall Street

Il dietrofront di Trump sui dazi, sospesi per 90 giorni, provoca un rimbalzo record a Wall Street e Tokyo, mentre i futures negativi indicano che l'incertezza persiste.

Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.

Le performance dei mercati finanziari principali

🇺🇸 S&P500: +9,52% 

🇺🇸 NASDAQ: +12,16%

🇮🇹 FTSE MIB: -2,75%

🇪🇺 € STOXX 600: -3,17%

🇨🇳 SZSE COMPONENT: +2,48%

🇮🇳 NIFTY 50: -0,61%

🇯🇵 NIKKEI 225: +9,17%

💵 EUR/USD: +0,25% 

🥇 ORO: +1,95%

Wall Street ha vissuto ieri una giornata storica, con l'S&P 500 in crescita del 9,52% e il Nasdaq che ha segnato un eccezionale +12,16% dopo l'annuncio di Trump di una pausa di 90 giorni sui dazi reciproci, ad eccezione di quelli sulla Cina, aumentati al 125%.

Contrastante la reazione in Europa, dove le borse avevano già chiuso in forte calo prima dell'annuncio: il FTSE MIB ha perso il 2,75% e l'Euro Stoxx 600 il 3,17%.

L'Asia sta cavalcando l'onda dell'euforia oggi, con il Nikkei giapponese in rialzo del 9,17% e sorprendentemente positive anche le borse cinesi, nonostante l'esclusione dalla tregua: Hong Kong +2,85% e Shanghai +1,07%. Lo yuan ha toccato i minimi dal 2007, mentre l'oro consolida i guadagni (+1,95%) e il petrolio continua a scendere (-1%).

Attenzione però a non farsi pendere dall'euforia: i futures americani sono ora tornati negativi (-1,1% per il Nasdaq), suggerendo che la volatilità è destinata a rimanere elevata.

Trump frena sui dazi: rimbalzo record di Wall Street

Il presidente americano fa marcia indietro e congela per tre mesi l'applicazione dei dazi reciproci entrati in vigore solo 13 ore prima, ad eccezione di quelli sulla Cina che vengono ulteriormente aumentati al 125%. I mercati reagiscono con un'ondata di euforia, registrando il balzo più forte dal 2020.

Un'improvvisa inversione a U che ha lasciato investitori e analisti a bocca aperta. A soli cinque giorni dall'annuncio della guerra commerciale "America contro il resto del mondo" e dopo che le nuove tariffe erano entrate in vigore a mezzanotte, Donald Trump ha sorpreso tutti con una serie di messaggi sui social media annunciando una pausa di 90 giorni sull'applicazione dei dazi più elevati che avevano colpito 56 nazioni e l'Unione Europea.

"Più di 75 paesi hanno contattato la mia amministrazione per negoziare sulle barriere commerciali e non hanno, su mio forte suggerimento, reagito in alcun modo", ha scritto Trump. "Ho autorizzato una PAUSA di 90 giorni, e una tariffa reciproca sostanzialmente ridotta al 10% durante questo periodo, con effetto immediato".

Contemporaneamente, però, il presidente ha aumentato ulteriormente la pressione sulla Cina, alzando le tariffe al 125% dopo che Pechino aveva annunciato un dazio dell'84% sui prodotti americani in risposta alle misure USA. "In base alla mancanza di rispetto che la Cina ha mostrato verso i mercati mondiali, sto alzando la tariffa applicata alla Cina dagli Stati Uniti d'America al 125%, con effetto immediato", ha dichiarato.

La decisione è arrivata dopo che i mercati avevano vissuto cinque giorni di turbolenza estrema, con perdite globali superiori a 10 trilioni di dollari e forti tensioni sui mercati obbligazionari in tutto il mondo sviluppato. La volatilità ha raggiunto livelli senza precedenti, con l'indice VIX – il cosiddetto "indicatore della paura" di Wall Street – che ha mostrato le oscillazioni più ampie mai registrate.

La reazione dei mercati all'annuncio è stata immediata: l'S&P 500 è schizzato del 9,5%, rimbalzando dal territorio di bear market, mentre il Nasdaq 100 è salito di un impressionante 12%. Gli economisti di Goldman Sachs hanno prontamente ritirato la loro previsione di recessione per gli Stati Uniti.

"Stiamo avendo una buona giornata nel mercato azionario, come potete vedere, un giorno da record di tutti i tempi e speriamo che continui", ha commentato il presidente dallo Studio Ovale, aggiungendo di aver preso la decisione dopo aver osservato le tensioni sul mercato obbligazionario. "Il mercato obbligazionario è molto insidioso. Lo stavo guardando. Ma se lo guardate ora, è bellissimo".

L'Asia sta cavalcando l'onda dell'euforia nella sessione odierna, con il Nikkei giapponese che vola del 9,17%, recuperando in un colpo solo le perdite delle giornate precedenti. Sorprendentemente positive anche le borse cinesi, nonostante Pechino sia stata esclusa dalla tregua sui dazi: Hong Kong guadagna il 2,85% e Shanghai l'1,07%.

Lo yuan ha toccato oggi il livello più basso dal 2007, scendendo a quota 7,351 per dollaro, segno che Pechino sta tollerando una graduale svalutazione come strumento per compensare l'impatto delle tariffe americane. Nel frattempo, i dati macro cinesi confermano un quadro di deflazione, con i prezzi al consumo in calo dello 0,1% su base annua a marzo e quelli alla produzione in discesa del 2,5%.

Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha presentato il cambio di rotta come una vittoria strategica per Trump, sostenendo che il presidente "ha creato la massima leva negoziale" per i colloqui con altre nazioni. "Ci è voluto grande coraggio per mantenere la rotta fino a questo momento", ha dichiarato Bessent alla Casa Bianca. "Questa è stata la sua strategia fin dall'inizio".

In risposta all'escalation tariffaria di Trump, la Cina ha attuato la propria ritorsione, aumentando i dazi sulle importazioni americane all'84%, che sono entrati in vigore alle 4:01 GMT di giovedì. Goldman Sachs ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del PIL cinese, portandole al 4% nel 2025 e al 3,5% nel 2026, rispetto alle precedenti proiezioni del 4,5% e 4,0%.

L'attenzione si sposta ora sulla Cina e su come risponderà all'ulteriore aumento delle tariffe. Trump ha dichiarato di non credere che sarà necessario aumentare ulteriormente il tasso per forzare i colloqui: "Non posso immaginarlo. Non penso che dovremo farlo di più", ha detto, prevedendo che il presidente cinese Xi Jinping o il suo team arriveranno al tavolo dei negoziati nonostante la loro posizione intransigente.

Intanto, il presidente ha ribadito l'intenzione di procedere con altri dazi settoriali, in particolare sui prodotti farmaceutici: "Metteremo dazi sulle aziende farmaceutiche, e vorranno tutte tornare indietro", ha dichiarato.

L'attenzione degli investitori rimane alta, e la cautela sembra prevalere dopo l'euforia iniziale. I futures americani sono infatti tornati in territorio negativo nella sessione asiatica di oggi, con l'S&P 500 in calo dello 0,8% e il Nasdaq che perde l'1,4%. Gli analisti di ING avvertono che "la cautela resta giustificata", ricordando che Trump "ha bisogno di entrate per finanziare i tagli fiscali promessi" e che il presidente ha già cambiato posizione sui dazi in passato.

Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda e noi ci sentiamo, come sempre, all’aggiornamento di domani.

 

Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.