UBS taglia le previsioni di crescita della Cina al 3,4%

Le tensioni commerciali tra USA e Cina costringono UBS a rivedere al ribasso le previsioni di crescita per il gigante asiatico nel 2025.

Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.

Le performance dei mercati finanziari principali

🇺🇸 S&P500: +0,79% 

🇺🇸 NASDAQ: +0,64%

🇮🇹 FTSE MIB: +2,88%

🇪🇺 € STOXX 600: +2,69%

🇨🇳 SZSE COMPONENT: -0,50%

🇮🇳 NIFTY 50: +2,20%

🇯🇵 NIKKEI 225: +0,89%

💵 EUR/USD: -0,25% 

🥇 ORO: +0,54%

Persiste un clima di cauto ottimismo sui mercati globali, con i principali listini che hanno chiuso una seduta positiva grazie alle speranze di ulteriori esenzioni sui dazi commerciali. Wall Street ha registrato un'intonazione favorevole, con l'S&P500 in rialzo dello 0,79% e il Nasdaq che ha guadagnato lo 0,64%, sostenuti dalle prospettive di un allentamento delle tensioni commerciali.

Performance ancora più brillante per le borse europee, con il FTSE MIB italiano che ha messo a segno un robusto +2,88% e l'Euro Stoxx 600 in crescita del 2,69%. Gli investitori del Vecchio Continente hanno accolto positivamente le dichiarazioni del Commissario UE per il Commercio, Maros Sefcovic, che da Washington ha ribadito la disponibilità europea a un accordo "giusto" con reciprocità sulle tariffe industriali.

L'apertura asiatica di oggi mostra segnali positivi, con il Nikkei giapponese in ripresa a +0,89%, trainato dai titoli del settore automobilistico dopo le dichiarazioni di Trump sulla possibilità di esentare temporaneamente le case automobilistiche dalle tariffe. Il presidente americano ha suggerito di concedere più tempo al comparto per adattare le proprie catene di approvvigionamento, una notizia che ha fatto volare Honda e Toyota con guadagni vicini al 5%.

In controtendenza i mercati cinesi, con lo SZSE Component che ha ceduto lo 0,50%, riflettendo le persistenti preoccupazioni per l'impatto della guerra commerciale con gli Stati Uniti, nonostante alcune esenzioni annunciate. Ottima performance invece per l'indiano Nifty 50, salito del 2,20%.

Sul fronte valutario, l'EUR/USD ha perso lo 0,25%, mentre l'oro continua la sua corsa con un ulteriore +0,54%, confermandosi rifugio sicuro in un contesto ancora caratterizzato da incertezza.

UBS, Goldman e Citi riducono le stime di crescita cinese

UBS ha annunciato una significativa revisione al ribasso delle previsioni di crescita del PIL cinese per il 2025, riducendole dal 4% al 3,4%. Questa decisione arriva in risposta diretta all'intensificarsi delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, che stanno rapidamente ridisegnando gli equilibri economici mondiali.

Il rapporto della banca svizzera delinea un quadro preoccupante: i dazi reciproci tra le due superpotenze economiche potrebbero sottrarre oltre due punti percentuali alla crescita cinese. L'impatto più devastante si concentrerà sul commercio internazionale, con le esportazioni cinesi verso gli USA destinate a subire un crollo di proporzioni storiche - fino a due terzi del volume attuale nei prossimi trimestri - mentre l'export complessivo potrebbe contrarsi del 10% in dollari entro fine anno.

Guardando oltre l'immediata tempesta economica, UBS mantiene invariate le previsioni per il 2026 al 3%, suggerendo che dopo l'iniziale shock, l'economia cinese potrebbe stabilizzarsi, pur attestandosi su livelli decisamente inferiori rispetto ai tassi di crescita che hanno caratterizzato l'ascesa economica del paese negli ultimi decenni.

La mossa di UBS non è isolata nel panorama finanziario internazionale. Al contrario, riflette un consenso emergente tra le principali istituzioni finanziarie globali: Goldman Sachs ha già abbassato le proprie stime dal 4,5% al 4%, mentre Citigroup ha rivisto le previsioni dal 4,7% al 4,2%. Questa convergenza di previsioni negative segnala un crescente pessimismo riguardo alle prospettive economiche della seconda potenza mondiale.

Il momento scelto per queste revisioni è particolarmente significativo, poiché precede di appena un giorno la pubblicazione ufficiale dei dati sul PIL del primo trimestre cinese. Questi numeri, attesi con trepidazione dagli analisti, offriranno le prime concrete indicazioni sull'impatto reale che le turbolenze commerciali stanno avendo sull'economia del gigante asiatico.

Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda e noi ci sentiamo, come sempre, all’aggiornamento di domani.

 

Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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