UE risponde ai dazi USA: contromisure da 26 miliardi

L'Unione Europea ha risposto con determinazione all'imposizione dei dazi USA, annunciando contromisure su importazioni americane per 26 miliardi di euro che colpiranno acciaio, bourbon, motociclette e altri prodotti strategici.

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Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.

Le performance dei mercati finanziari principali

🇺🇸 S&P500: -0,76% 

🇺🇸 NASDAQ: -0,18%

🇮🇹 FTSE MIB: -1,38%

🇪🇺 € STOXX 600: -1,70%

🇨🇳 SZSE COMPONENT: -0,17%

🇮🇳 NIFTY 50: -0,32%

🇯🇵 NIKKEI 225: +0,03%

💵 EUR/USD: -0,20% 

🥇 ORO: -0,04%

Seduta negativa per i mercati globali, con l'Europa che ha sofferto più degli Stati Uniti. Il FTSE MIB italiano ha perso l'1,38%, mentre l'indice paneuropeo STOXX 600 ha registrato un calo ancora più marcato a -1,70%, risentendo maggiormente delle tensioni commerciali transatlantiche.

Wall Street ha limitato i danni, con l'S&P500 in calo dello 0,76% e il NASDAQ che ha contenuto le perdite a -0,18%, mostrando una certa resilienza dopo il tracollo del giorno precedente.

Anche i mercati asiatici hanno chiuso in territorio negativo, seppur con perdite contenute: il SZSE COMPONENT cinese ha ceduto lo 0,17%, l'indice indiano NIFTY 50 ha perso lo 0,32%, mentre il NIKKEI giapponese è riuscito a chiudere in leggero rialzo (+0,03%).

A pesare sul sentiment dei mercati è stata l'entrata in vigore dei dazi al 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio imposti dagli Stati Uniti, a cui l'Unione Europea ha risposto annunciando contromisure su importazioni USA per un valore fino a 26 miliardi di euro. L'improvvisa retromarcia di Trump, che aveva inizialmente annunciato un aumento dei dazi al 50% per il Canada per poi tornare sui suoi passi, ha contribuito ad aumentare la volatilità sui mercati.

Sul fronte valutario, l'euro ha perso terreno sul dollaro (-0,20%), mentre l'oro è rimasto sostanzialmente invariato (-0,04%), in attesa dei dati sull'inflazione USA attesi per oggi.

Contromisure UE ai dazi Trump: tariffe su 26 miliardi di prodotti USA

L'Unione Europea ha lanciato mercoledì un pacchetto di contromisure contro i nuovi dazi americani sui metalli, annunciando l'imposizione di proprie tariffe su beni statunitensi per un valore di 26 miliardi di euro (28,3 miliardi di dollari).

La decisione è arrivata poche ore dopo che l'amministrazione USA ha imposto dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio, segnando una massiccia escalation nella guerra commerciale tra i due storici alleati. L'UE avvierà immediatamente consultazioni con gli Stati membri, con l'adozione delle tariffe prevista per metà aprile.

"Le contromisure che adottiamo oggi sono forti ma proporzionate", ha dichiarato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. "Crediamo fermamente che non sia nel nostro comune interesse gravare le nostre economie con tali tariffe".

Per l'Europa, i nuovi prelievi saranno quasi quattro volte più consistenti rispetto a quelli imposti durante il primo mandato di Trump, quando gli Stati Uniti avevano colpito quasi 7 miliardi di dollari di esportazioni di metalli del blocco, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale. L'UE prenderà di mira prodotti americani di acciaio e alluminio, oltre a tessili, prodotti agricoli ed elettrodomestici.

Bruxelles colpirà anche prodotti già oggetto della precedente disputa commerciale con Trump come barche, bourbon e motociclette, secondo quanto riportato nel comunicato.

Inoltre, Trump ha annunciato dazi reciproci in arrivo all'inizio di aprile basati su politiche dei partner commerciali considerate ostacoli al commercio statunitense, inclusa l'imposta sul valore aggiunto europea, e ha preso di mira determinati beni tra cui le auto europee.

Il responsabile del commercio dell'UE, Maros Sefcovic, si è recato a Washington il mese scorso per cercare una soluzione amichevole con membri di spicco del team di Trump. Ha offerto di abbassare i dazi sui beni industriali, comprese le automobili, una delle richieste di lunga data di Trump, e di aumentare le importazioni statunitensi di gas naturale liquefatto e prodotti per la difesa.

Nel mercato europeo dell'acciaio, i produttori si stanno preparando a un impatto duplice, con le esportazioni europee verso gli Stati Uniti destinate a diminuire e le importazioni della regione a crescere mentre il metallo viene reindirizzato lontano dagli USA.

Il gruppo di lobby industriale Eurofer ha avvertito che il mercato dell'UE, già saturo di importazioni di acciaio a basso costo da Asia, Nord Africa e Medio Oriente, verrà ulteriormente inondato poiché l'acciaio destinato al mercato statunitense sarà reindirizzato a causa dei nuovi dazi. Durante la prima presidenza Trump, per ogni tre tonnellate di acciaio deviate dal mercato statunitense a causa dei dazi, due tonnellate sono andate all'UE.

Per l'UE, la disputa sui dazi americani sui metalli è iniziata nel 2018 durante il primo mandato di Trump, quando gli USA hanno colpito le esportazioni di acciaio e alluminio con dazi. All'epoca, i funzionari di Bruxelles avevano respinto con scetticismo l'idea che l'UE rappresentasse una tale minaccia.

Il blocco dei 27 paesi ha reagito prendendo di mira aziende politicamente sensibili con dazi di ritorsione, tra cui le motociclette Harley-Davidson e i jeans Levi Strauss.

Le due parti avevano concordato una tregua temporanea nel 2021, quando gli Stati Uniti avevano parzialmente rimosso le loro misure e introdotto un sistema di quote tariffarie, mentre l'UE aveva congelato tutte le sue misure restrittive.

Tutti i dazi sui metalli sospesi sono destinati a essere reintrodotti integralmente, comprese alcune imposte che non sono mai state precedentemente in vigore. Come primo passo, tutti i dazi UE sospesi su circa 8 miliardi di dollari di prodotti statunitensi torneranno in vigore alla fine di marzo.

Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda e noi ci sentiamo, come sempre, all’aggiornamento di domani.

Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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