Guerra di dazi: Europa vs Cina - 09/10/2024

Benvenuto al solito appuntamento con l’aggiornamento quotidiano sui mercati finanziari.

All'orizzonte si profila una guerra commerciale sempre più accesa tra Europa e Cina, che sta già travolgendo il settore degli alcolici e del lusso.

Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.

Le performance dei mercati finanziari principali

- S&P500: +0,97%

- NASDAQ: +1,44%

- FTSEMIB: -0,24%

- € STOXX 600: -0,55%

- SZSE COMPONENT: -2,90%

- NIFTY 50: +0,85%

- NIKKEI 225: +1,01%

- EUR/USD: -0,07%

- ORO: +0,08%

Borse europee negative (-0,55%) per le notizie provenienti dalla Cina. Milano ha chiuso a -0,24%. Sono andate peggio Parigi a -0,72% e Londra a -1,36%.

Bene gli Stati Uniti che recuperano l’apertura negativa di lunedì: S&P500 (+0,97%) e Nasdaq (1,44%).

In Asia focus sulle borse cinesi che mantengono un’estrema volatilità sulle incertezze legate all’economia. Crollano Shanghai (-3,96%) e Shenzhen (-2,90%) azzerando parte dei guadagni di lunedì.

Bene invece il Giappone, in scia con la performance di New York con il Nikkei al +1,26%. Positiva anche l’India (+0,85%).

Sul fronte valutario Euro/Dollaro in flessione al -0,07%. Poco mosso l’oro (+0,08%).

Guerra di dazi: Europa vs Cina

È esplosa la guerra dei dazi tra Cina ed Europa. In risposta alle misure restrittive approvate dalla Commissione europea contro le auto elettriche cinesi, Pechino ha avviato nuove azioni antidumping contro l'importazione di alcolici dall'UE.

Le nuove misure cinesi sul brandy sono una risposta alla decisione dell’Unione Europea di imporre dazi supplementari sulle auto elettriche prodotte in Cina entro la fine di ottobre.

Prima del voto, alla fine di agosto, Pechino aveva sospeso le sue previste misure antidumping nonostante avesse stabilito che l’alcolico venisse venduto in Cina a prezzi inferiori a quelli di mercato danneggiando l'industria locale. Secondo quanto dichiarato, i produttori europei avrebbero venduto brandy con un margine di dumping compreso tra il 30,6% e il 39%.

In termini pratica ora gli importatori cinesi di brandy europeo dovranno ora affrontare costi maggiori per ottenere la merce, il che si tradurrà in un aumento del prezzo finale per i consumatori. A lungo termine, questo potrebbe danneggiare le aziende europee che esportano in Cina.

Perché si tratta di una notizia importante? La Cina è il secondo mercato più grande per l’esportazione di cognac dopo gli Stati Uniti, il primo in termini di reddittività per l'industria.

Nel frattempo, le ripercussioni si fanno sentire sui mercati. Le azioni di Pernod Ricard sono scese del 4,2%, quelle di Remy Cointreau hanno perso l'6,4%, mentre la francese LVMH, proprietario del marchio Hennessy, è calata del 3,6%. A Milano, Campari, che controlla il marchio Courvoisier, ha lasciato sul terreno l’1,7%.

Ma le tensioni non si fermano qui: le autorità cinesi hanno avviato un'analisi approfondita anche sulle importazioni di prodotti agroalimentari e auto di lusso, scuotendo l'intera industria luxury.

La Commissione Europea appare aperta a discutere potenziali accordi ma staremo a vedere come evolverà la situazione.

Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda e noi ci sentiamo, come sempre, all’aggiornamento di domani.

 

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Davide Berti, consulente finanziario

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Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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