Benvenuto al quotidiano appuntamento con l’aggiornamento sui mercati finanziari. Il presidente cinese Xi Jinping conferma il raggiungimento dell'obiettivo di crescita del 5% per il 2024.
Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella giornata di ieri.
Le performance dei mercati finanziari principali
🇺🇸 S&P500: -1,07%
🇺🇸 NASDAQ: -1,19%
🇮🇹 FTSE MIB: +0,07%
🇪🇺 € STOXX 600: -0,46%
🇨🇳 SZSE COMPONENT: -2,40%
🇮🇳 NIFTY 50: -0,22%
🇯🇵 NIKKEI 225: -0,96%
💵 EUR/USD: +0,03%
🥇 ORO: +0,24%
Wall Street chiude l'ultima seduta completa del 2024, con volumi ridotti tipici di fine anno. Pesante il settore tech, con vendite su tutti i principali titoli: Apple e Microsoft -1,3%, Meta -1,4% e Amazon -1,1%. In rosso Boeing (-2,3%) dopo l'incidente aereo in Corea del Sud.
In Europa andamento contrastato: il FTSE MIB si salva con un marginale +0,07%, mentre l'Euro Stoxx 600 cede lo 0,46%.
Seduta negativa in Asia: il Nikkei cede quasi un punto percentuale, mentre pesante il listino cinese con lo Shenzhen Component che lascia sul terreno il 2,40% nonostante i dati PMI manifatturiero in espansione per il terzo mese consecutivo.
Sul fronte forex euro stabile contro dollaro, mentre l'oro guadagna lo 0,24%, avviandosi a chiudere il 2024 con la performance migliore degli ultimi dieci anni.
Il dragone non delude: economia cinese in linea con le attese
La Cina ha raggiunto l'obiettivo di crescita del 5% per il 2024, come confermato dal Presidente Xi Jinping durante il discorso di fine anno. Un traguardo che molti analisti ritenevano difficile da raggiungere nei primi mesi dell'anno, ma che è stato centrato grazie a una serie di stimoli fiscali e monetari implementati a partire da settembre.
Nel suo intervento al principale organo consultivo politico del Paese, Xi ha sottolineato come l'economia cinese sia rimasta "complessivamente stabile e in progresso", con rischi chiave "efficacemente gestiti" e una situazione positiva sul fronte dell'occupazione e dei prezzi.
Lo sguardo è ora puntato sul 2025, con Pechino che sembra orientata a mantenere un target di crescita simile, supportato da politiche macroeconomiche più espansive. Una svolta significativa evidenziata dal recente cambio di approccio della politica monetaria, definita per la prima volta in 14 anni "moderatamente espansiva".
Tuttavia, le sfide non mancano: la domanda interna resta debole, le prospettive dell'export incerte e il mercato immobiliare continua a destare preoccupazioni. Gli investitori sembrano condividere questo scetticismo: la flessione del 2,40% dell'indice di Shenzhen nella seduta di ieri riflette i timori per le sfide strutturali dell'economia cinese, dal rallentamento manifatturiero alla debolezza dei consumi, fino ai rischi di nuove tensioni commerciali con gli USA. Nonostante il raggiungimento del target 2024, i mercati sembrano più preoccupati delle incognite future che rassicurati dai risultati conseguiti.
Le autorità cinesi sembrano comunque determinate a sostenere l'economia, anche in vista del possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e del rischio di nuovi dazi commerciali. Il target ufficiale di crescita per il 2025 sarà annunciato durante le sessioni legislative di marzo. Gli analisti di Bloomberg prevedono una crescita del 4,5% per il 2025, leggermente inferiore al target che secondo Reuters potrebbe essere fissato intorno al 5%.
Resto adisposizione per qualsiasi dubbio o domanda e noi ci sentiamo, come sempre, all’aggiornamento di domani.
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Davide Berti, consulente finanziario
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