Benvenuto all'appuntamento settimanale in cui vediamo come sono andati i principali indici e quali sono stati i migliori titoli e i peggiori della terza settimana di gennaio 2025.
Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici in questa settimana.
Le performance dei mercati finanziari principali
🇺🇸 S&P500: +2,91%
🇺🇸 NASDAQ: +2,45%
🇮🇹 FTSE MIB: +3,36%
🇪🇺 € STOXX 600: +2,37%
🇨🇳 SZSE COMPONENT: +3,73%
🇮🇳 NIFTY 50: -0,97%
🇯🇵 NIKKEI 225: -1,92%
💵 EUR/USD: +0,26%
🥇 ORO: +1,26%
La terza settimana di gennaio ha visto un deciso rimbalzo dei mercati globali, sostenuto dai dati sull'inflazione più contenuti delle attese che hanno alimentato le speranze di tagli dei tassi nel corso del 2025.
Il mercato americano ha guidato i rialzi, con l'S&P 500 che ha registrato un guadagno del +2,91% e il Nasdaq del +2,45%, segnando la migliore performance settimanale da novembre. Il sentiment è stato sostenuto dai dati sull'inflazione di dicembre, con il dato core sceso al 3,2% annuo, sotto le attese degli analisti. Anche il PPI (prezzi alla produzione) ha mostrato segnali di raffreddamento, contribuendo al calo dei rendimenti dei Treasury a 10 anni di circa 17 punti base a 4,60%.
L'Europa ha mostrato un andamento ancora più robusto, con il FTSE MIB in rialzo del +3,36% e l'Euro Stoxx 600 del +2,37%. Performance positiva anche per il mercato cinese, con l'indice SZSE Component in crescita del +3,73%. In controtendenza il Nikkei giapponese (-1,92%) e il Nifty 50 indiano (-0,97%).
Sul fronte valutario, l'EUR/USD ha guadagnato lo 0,26%, mentre l'oro ha registrato un incremento del 1,26%.
Top titoli della settimana
🇮🇹 Italia - Iveco: +9,26%
Il titolo del produttore di veicoli commerciali ha brillato dopo il rialzo del rating da parte degli analisti di Kepler Cheuvreux a "Buy" da "Hold", con target price incrementato a 11,5 euro. La performance si inserisce in un anno particolarmente volatile per il gruppo, che ha visto il titolo toccare massimi a 14,80 euro e minimi a 7,89 euro. Gli analisti vedono ora potenziale per una nuova fase rialzista, supportata dal miglioramento della forza relativa rispetto al FTSE MIB e dalla possibile sovraperformance nel settore automotive europeo rispetto a competitor come Stellantis.
🇺🇸 Stati Uniti - Intel: +12,22%
In recupero il titolo dei semiconduttori statunitense dopo le indiscrezioni di mercato su una possibile operazione di M&A. Secondo indiscrezioni, Intel sarebbe nel mirino di una grande società non ancora identificata. Le voci di mercato arrivano in un momento delicato per l'ex più grande produttore di chip al mondo, che ha faticato a competere con rivali più agili come AMD, NVIDIA e TSMC in un mercato in rapida evoluzione. Non sarebbe il primo tentativo di acquisizione: negli scorsi mesi sia Qualcomm che Arm Holdings avevano mostrato interesse, senza successo. Il titolo beneficia anche del focus sulla produzione domestica di chip negli USA, essendo Intel al centro del CHIPS Act voluto dall'amministrazione Biden.
🇨🇳 Asia - SMIC: +21,95%
Super rally per il più grande produttore di chip a contratto della Cina, che ha toccato nuovi massimi storici con una performance annuale di oltre il +150%. Il rialzo è stato alimentato dai dati economici cinesi superiori alle attese e dal focus degli investitori sull'innovazione tecnologica domestica in risposta alle tensioni commerciali con gli USA. SMIC, attualmente terzo produttore mondiale di chip, ha beneficiato anche dei piani di espansione attraverso joint venture strategiche con il fondo statale dei semiconduttori cinese e delle attese per l'introduzione del processo produttivo a 5 nanometri nel 2024.
Flop titoli della settimana
🇮🇹 Italia - NEXI: -7,93%
Continua il momento difficile per il titolo dei pagamenti digitali dopo il declassamento da parte di Morgan Stanley da "Equalweight" a "Underweight", con target price ridotto da 7,15 a 4,75 euro. Gli analisti hanno espresso preoccupazioni sulla crescita dei ricavi 2025, prevedendo un rallentamento al 5% nel segmento Merchant Solutions contro l'8% del consensus. Il titolo, che nell'ultimo mese ha perso il 16% portando il calo annuale al 34%, sconta anche le pressioni sui prezzi e il rallentamento dei volumi nel settore dei pagamenti digitali.
🇺🇸 Stati Uniti - Eli Lilly: -9,27%
Il colosso farmaceutico ha deluso le attese dopo aver rivisto al ribasso le guidance sui ricavi del quarto trimestre 2024 a 13,5 miliardi di dollari, contro i 14 miliardi attesi dal consensus. Particolare delusione per le vendite dei farmaci blockbuster Mounjaro e Zepbound, che dovrebbero attestarsi rispettivamente a 3,5 miliardi e 1,9 miliardi, significativamente sotto le stime degli analisti. Nonostante il rallentamento nel breve termine, la società prevede una forte crescita nel 2025 con ricavi attesi tra 58 e 61 miliardi.
🇯🇵 Asia - Advantest: -11,77%
Forte correzione per il produttore giapponese di apparecchiature per il test dei semiconduttori, penalizzato dalle nuove restrizioni USA sull'export di chip e tecnologie AI verso Cina e Russia. Il titolo ha guidato i ribassi sul Nikkei, risentendo anche delle preoccupazioni sulle tempistiche dei tagli dei tassi della Fed dopo i dati sul mercato del lavoro americano più forti delle attese. Gli analisti sottolineano come le nuove restrizioni commerciali potrebbero impattare significativamente le attività dell'azienda che dispone di importanti basi produttive in Cina.
La settimana che verrà
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