Benvenuto all'appuntamento settimanale in cui vediamo come sono andati i principali indici e quali sono stati i migliori titoli e i peggiori della quarta settimana di novembre 2024.
Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di questa settimana.
Le performance dei mercati finanziari principali
🇺🇸 S&P500: +1,06%
🇺🇸 NASDAQ: +1,13%
🇮🇹 FTSE MIB: -0,24%
🇪🇺 € STOXX 600: +0,35%
🇨🇳 SZSE COMPONENT: +1,66%
🇮🇳 NIFTY 50: +0,94%
🇯🇵 NIKKEI 225: -0,35%
💵 EUR/USD: +1,52%
🥇 ORO: -1,61%
Settimana positiva per Wall Street, con gli indici che hanno aggiornato i massimi storici nell'ultima seduta di novembre, nonostante i volumi ridotti per il Black Friday. L'S&P 500 ha guadagnato l'1,06% raggiungendo i 6.032 punti, mentre il Nasdaq ha chiuso a +1,13% a 19.218 punti.
L'indice europeo Stoxx 600 ha invece registrato un modesto rialzo (+0,35%), sostenuto dai dati sull'inflazione che, nonostante un rialzo al 2,3% dal 2% di ottobre, ha visto la componente core rimanere stabile al 2,7%, alimentando le speranze di un taglio dei tassi BCE a dicembre. Negativa Milano con il Ftse Mib in leggero calo (-0,24%).
Riparte il mercato cinese con lo SZSE Component in progresso dell'1,66%, sostenuto dalle aspettative di nuovi stimoli governativi che hanno compensato i timori per potenziali aumenti dei dazi USA. Il Nifty 50 indiano ha guadagnato lo 0,94%. In controtendenza il Nikkei giapponese che ha ceduto lo 0,35%, penalizzato dal rafforzamento dello yen che si è portato a quota 150 contro il dollaro.
Sul mercato valutario, deciso rimbalzo per l'euro che ha guadagnato l'1,52% sul biglietto verde, mentre i rendimenti dei Treasury sono scesi di 5 punti base al 4,19%. Settimana negativa per l'oro che ha perso l'1,61%.
🇮🇹 Italia - Banco BPM: +8,43%
In forte rialzo il titolo che ha toccato i massimi degli ultimi 5 anni dopo l'annuncio dell'offerta pubblica di scambio lanciata da UniCredit. La proposta, che valorizza Banco BPM 6,657 euro per azione per un controvalore complessivo di 10,1 miliardi di euro, ha catalizzato l'attenzione del mercato per le potenziali implicazioni nel settore bancario italiano. L'operazione, se completata, creerebbe il più grande polo bancario del paese, ma si scontra con le resistenze politiche, con il ministro Giorgetti che evoca il golden power e il vicepremier Salvini che critica apertamente l'operazione.
🇺🇸 Stati Uniti - Eli Lilly: +6,33%
Il titolo della casa farmaceutica balza dopo l'annuncio dell'amministrazione Biden di voler espandere la copertura dei farmaci anti-obesità nei piani sanitari statali Medicare e Medicaid. La proposta, che potrebbe entrare in vigore nel 2026, ridurrebbe i costi out-of-pocket fino al 95% per milioni di americani. Il mercato dei farmaci anti-obesità è in forte espansione, con prodotti come Zepbound che possono costare fino a $1.000 al mese. Nonostante risultati trimestrali sotto le attese, con ricavi da Zepbound a $1,26 miliardi contro stime di $1,73 miliardi, gli analisti di BMO Capital Markets restano ottimisti sulle prospettive del titolo, minimizzando i rischi legati alle possibili politiche della futura amministrazione Trump.
🇯🇵 Asia - Nintendo: +7,89%
Il titolo del colosso videoludico si avvicina ai massimi storici sulla scia delle crescenti aspettative per il lancio del successore di Switch. Il presidente Shuntaro Furukawa ha confermato che l'annuncio della nuova console avverrà entro marzo 2025, con rumors che indicano un possibile reveal già a gennaio e il lancio a marzo dello stesso anno. Gli investitori guardano con interesse alle potenzialità commerciali della nuova piattaforma, che manterrà la retrocompatibilità con i giochi Switch, anche se non sono ancora chiari i dettagli tecnici di questa funzionalità. La notizia arriva in un momento particolarmente positivo per Nintendo, che ha visto le vendite di Switch superare ogni aspettativa nel suo settimo anno di vita, confermando la capacità dell'azienda di mantenere l'interesse dei consumatori nel lungo periodo.
Flop titoli della settimana
🇮🇹 Italia - Unicredit: -4,48%
Il titolo cede terreno dopo l'annuncio a sorpresa dell'OPS su Banco BPM, arrivata nel pieno delle trattative su Commerzbank. La mossa di Orcel ha avuto ripercussioni anche sul titolo della banca tedesca, di cui UniCredit detiene il 21%, che ha perso quasi il 5% a Francoforte. Gli investitori stanno valutando la complessità dell'operazione e le possibili resistenze politiche, con il governo italiano che potrebbe utilizzare il golden power per bloccare l'acquisizione.
🇺🇸 Stati Uniti - Dell Tech: -11,52%
Il titolo del colosso tecnologico crolla dopo una guidance deludente, nonostante risultati trimestrali superiori alle attese con utili per azione a $2,15 contro i $2,06 previsti. I ricavi sono aumentati del 10% a $24,4 miliardi, ma sotto le stime di $24,67 miliardi. A pesare sono le previsioni di vendite più deboli nel segmento server, con i clienti che stanno posticipando gli ordini in attesa dei nuovi chip Blackwell di Nvidia. Nonostante un pipeline di ordini per server AI di $4,5 miliardi, la società prevede ricavi tra $24-25 miliardi nel trimestre in corso, sotto il consensus di $25,57 miliardi. Il segmento Infrastructure Solutions ha registrato una crescita del 34% a $11,45 miliardi, con i server AI che hanno contribuito per $2,9 miliardi, mentre la divisione PC ha visto un calo dell'1% a $12,1 miliardi.
🇯🇵 Asia - Advantest Corp: -12,78%
Settimana difficile per il produttore di chip, travolto dalle vendite che hanno colpito l'intero settore dei semiconduttori giapponese. A pesare sono state le minacce del presidente eletto Trump di imporre nuovi dazi del 10% sulla Cina e del 25% su Canada e Messico, oltre alla nomina di Jamieson Greer, un avvocato coinvolto nei negoziati commerciali durante la prima presidenza Trump, come rappresentante per il commercio USA. Gli analisti di Nomura Securities sottolineano come i rischi per i produttori siano aumentati, evidenziando che "qualsiasi considerazione sullo spostamento delle operazioni richiede tempo, e l'emergere della vittoria di Trump e dei dazi ha aumentato i rischi soprattutto per il settore automobilistico". A peggiorare il quadro, il rafforzamento dello yen sotto quota 152 contro dollaro, che penalizza le prospettive di profitto delle aziende esportatrici.
La settimana che verrà
La prima settimana di dicembre si preannuncia ricca di appuntamenti macro, con particolare attenzione al mercato del lavoro statunitense.
L'agenda settimanale si apre lunedì con l'ISM manifatturiero e la spesa per costruzioni, mentre mercoledì sarà la volta dell'ISM servizi e degli ordini alle fabbriche.
Il focus principale però sarà sul rapporto occupazionale di venerdì, preceduto da due importanti indicatori: mercoledì il rapporto ADP sull'occupazione nel settore privato, che misura la variazione mensile dei posti di lavoro nel settore privato non agricolo e viene spesso utilizzato come anticipatore del dato ufficiale, e martedì il JOLTS (Job Openings and Labor Turnover Survey), che fornisce informazioni dettagliate sulle dinamiche del mercato del lavoro, inclusi i posti vacanti, le assunzioni e le dimissioni volontarie.
I mercati monitoreranno con particolare attenzione questi dati per valutare lo stato di salute dell'economia USA e le possibili mosse della Fed sui tassi. Sul fronte europeo, l'attenzione resta concentrata sulle prospettive di un possibile taglio dei tassi BCE a dicembre, nonostante il recente rialzo dell'inflazione.
Le borse continuano a beneficiare della stagionalità favorevole di dicembre, ma gli investitori restano cauti per le possibili tensioni commerciali legate alle politiche protezionistiche della futura amministrazione Trump.
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