Google prepara l'acquisizione record di Wiz per 33 miliardi, puntando a rafforzare la sua posizione nel cloud computing.
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Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.
Le performance dei mercati finanziari principali
🇺🇸 S&P500: +0,64%
🇺🇸 NASDAQ: +0,31%
🇮🇹 FTSE MIB: +0,95%
🇪🇺 € STOXX 600: +0,79%
🇨🇳 SZSE COMPONENT: +0,52%
🇮🇳 NIFTY 50: +1,22%
🇯🇵 NIKKEI 225: +1,24%
💵 EUR/USD: +0,27%
🥇 ORO: +0,99%
I mercati globali hanno chiuso la giornata tutti in territorio positivo, mostrando resilienza nonostante le persistenti tensioni geopolitiche.
L'S&P 500 ha guadagnato lo 0,64% e il NASDAQ è salito dello 0,31%, sostenuti dalle attese per l'imminente riunione della Federal Reserve e dalle speranze di un allentamento delle tensioni commerciali globali.
In Europa, ottima performance per il FTSE MIB italiano che ha avanzato dello 0,95%, beneficiando del buon andamento del settore bancario, mentre lo STOXX 600 paneuropeo ha registrato un +0,79%, trainato dai titoli della difesa e dell'energia.
I mercati asiatici hanno mostrato particolare forza, con il SZSE COMPONENT cinese in rialzo dello 0,52% grazie alle aspettative di nuovi stimoli economici da parte di Pechino. L'indice indiano NIFTY 50 ha guadagnato l'1,22% sulla scia della crescente fiducia degli investitori nell'economia domestica, mentre il NIKKEI giapponese ha guidato i rialzi con un +1,24%, spinto dai titoli tecnologici e dall'indebolimento dello yen.
Sul mercato valutario, l'euro si è rafforzato contro il dollaro (+0,27%) in vista della telefonata tra Trump e Putin. L'oro ha continuato la sua corsa al rialzo con un incremento dello 0,99%, toccando nuovi massimi storici sopra i 3.000 dollari l'oncia, confermandosi bene rifugio in un contesto ancora caratterizzato da incertezze geopolitiche ed economiche.
Google: 33 miliardi per acquisire Wiz
Alphabet, la casa madre di Google, è tornata alla carica con una nuova offerta da 33 miliardi di dollari per acquisire Wiz, società specializzata in cybersicurezza. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l'accordo potrebbe essere annunciato a breve, forse già oggi, rappresentando la più grande acquisizione mai effettuata dal colosso di Mountain View.
La mossa arriva dopo che lo scorso luglio la società aveva rifiutato una precedente proposta da 23 miliardi di dollari, preferendo rimanere indipendente e perseguire la strada di un'eventuale quotazione in borsa (IPO). All'epoca, il CEO di Wiz, Assaf Rappaport, aveva dichiarato di voler far crescere l'azienda come un gigante indipendente nel settore della cybersecurity, in grado di competere con realtà affermate come CrowdStrike Holdings e Palo Alto Networks.
Fondata da un gruppo di imprenditori israeliani e con sede a New York, Wiz può contare su investitori di primo piano come Sequoia Capital, Index Ventures, Insight Partners e Cyberstarts. L'ultima valutazione dell'azienda era di 12 miliardi di dollari, stabilita in un round di finanziamento privato nel maggio 2024, il che significa che l'offerta attuale rappresenta quasi il triplo di tale valutazione.
Per Google, questa acquisizione avrebbe un valore strategico fondamentale, aiutando la sua divisione cloud a colmare il divario con i principali concorrenti Microsoft e Amazon nel competitivo mercato del cloud computing. Google Cloud è diventata redditizia solo negli ultimi trimestri dopo anni di perdite, generando ricavi per oltre 43 miliardi di dollari lo scorso anno, ma occupa ancora la terza posizione nel mercato dietro ai due leader.
Nonostante l'amministrazione Trump possa essere più favorevole a questo tipo di accordi rispetto alla precedente, l'offerta potrebbe comunque attirare l'attenzione delle autorità antitrust. Google sta già affrontando diverse indagini, tra cui il caso del Dipartimento di Giustizia che ha accusato l'azienda di abusare della sua posizione dominante nella ricerca online e che ha portato un giudice federale a stabilire lo scorso anno che Google ha mantenuto illegalmente un monopolio. L'azienda è anche coinvolta in un altro caso antitrust riguardante i suoi strumenti pubblicitari digitali.
Tuttavia, proprio la posizione di terzo operatore nel mercato cloud potrebbe fornire a Google un argomento a favore dell'acquisizione, allontanando eventuali preoccupazioni sulla concentrazione del mercato. I termini dell'accordo non sono ancora stati finalizzati e potrebbero ancora cambiare, oppure le trattative potrebbero concludersi senza un'intesa, ma le parti sembrano questa volta più vicine a un accordo rispetto al tentativo precedente.