MPS lancia un'OPS su Mediobanca per creare il terzo polo bancario

Benvenuto al quotidiano appuntamento con l’aggiornamento sui mercati finanziari.  Colpo di scena nel settore bancario italiano: Monte dei Paschi di Siena lancia un'offerta da 13,3 miliardi su Mediobanca per creare il terzo polo nazionale

Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella giornata di ieri.

Le performance dei mercati finanziari principali

🇺🇸 S&P500: +0,53%

🇺🇸 NASDAQ: +0,22%

🇮🇹 FTSE MIB: +0,72%

🇪🇺 € STOXX 600: +0,44%

🇨🇳 SZSE COMPONENT: +1,15%

🇮🇳 NIFTY 50: +0,10%

🇯🇵 NIKKEI 225: -0,10%

💵 EUR/USD: +0,36%

🥇 ORO: +0,47%

Seduta positiva sui mercati finanziari, con Wall Street che ha aggiornato nuovamente i massimi storici dopo che Trump ha dichiarato che chiederà tassi più bassi alla Fed. L'S&P 500 ha guadagnato lo 0,53% e il Nasdaq lo 0,22%.

Bene anche l'Europa, con Milano in evidenza (+0,72%) e l'Euro Stoxx 600 in rialzo dello 0,44%. Performance positiva in Asia, dove la Cina ha guadagnato l'1,15% grazie all'ottimismo per nuove misure di stimolo, mentre il Nikkei ha chiuso in leggero calo (-0,10%) dopo che la Bank of Japan ha alzato i tassi e assunto una posizione più aggressiva.

Sul mercato valutario l'euro si è rafforzato dello 0,36% sul dollaro, mentre l'oro ha guadagnato lo 0,47%. Il petrolio si avvia a chiudere la settimana in calo dopo che Trump ha presentato un piano per aumentare la produzione USA e ha chiesto all'OPEC di abbassare i prezzi del greggio.

La mossa di Monte dei Paschi di Siena: 13,3 miliardi per Mediobanca

Monte dei Paschi di Siena ha lanciato un'offerta pubblica di scambio totalitaria su Mediobanca del valore di 13,3 miliardi di euro. L'operazione, annunciata nella mattinata di venerdì 24 gennaio, prevede un concambio di 23 azioni Mps per ogni 10 azioni Mediobanca, con un premio del 5,03% sul prezzo di chiusura di ieri.

L'obiettivo è creare un nuovo "campione nazionale" nel settore bancario italiano, che si posizionerebbe al terzo posto nei segmenti chiave. Il gruppo nato dalla fusione punta a sinergie di circa 700 milioni di euro annui e un'accelerazione nell'utilizzo delle imposte anticipate (DTA) per 1,2 miliardi, con un significativo beneficio di capitale.

"Con questa operazione vogliamo segnare un nuovo approccio nel consolidamento del settore bancario che crea valore sia per gli azionisti di Mps che di Mediobanca", ha dichiarato l'amministratore delegato Luigi Lovaglio, sottolineando come l'obiettivo sia creare "un nuovo e moderno gruppo bancario altamente competitivo, leader in business specialistici chiave".

L'operazione arriva dopo il profondo riassetto dell'azionariato di Mps, che vede il Tesoro come primo azionista all'11,7%, seguito da Delfin (la holding della famiglia Del Vecchio) al 9,78%, BancoBpm e Caltagirone entrambi al 5%. Proprio Delfin e Caltagirone sono anche azionisti rilevanti di Mediobanca, rispettivamente con il 19,8% e il 7,76%, un intreccio che potrebbe avere un ruolo chiave nell'esito dell'operazione.

Il nuovo gruppo punta a diventare un player di primo piano nel wealth management, nel corporate & investment banking e nel credito al consumo, con un Return on Tangible Equity (ROTE) atteso intorno al 14% e un CET1 ratio del 16%. Secondo i piani, la fusione permetterà di proteggere e valorizzare entrambi i brand, preservando le competenze uniche e consentendo a famiglie e imprese italiane di accedere a una piattaforma di servizi bancari più ampia e integrata.

L'assemblea di Mps è convocata per il 15 aprile per deliberare l'aumento di capitale necessario a completare l'operazione, che dovrebbe concludersi entro il terzo trimestre del 2025.

Tutti gli occhi sono ora puntati sulla risposta di Piazzetta Cuccia, in quella che si preannuncia come una delle operazioni più significative nel processo di consolidamento del settore bancario italiano.

Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda e noi ci sentiamo, come sempre, all’aggiornamento di domani.

 

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Davide Berti, consulente finanziario

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Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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