Benvenuto al quotidiano appuntamento con l’aggiornamento sui mercati finanziari. Le vendite di Tesla in Europa hanno registrato un crollo del 45% a gennaio: -8% a Wall Street.
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Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.
Le performance dei mercati finanziari principali
🇺🇸 S&P500: -0,47%
🇺🇸 NASDAQ: -1,35%
🇮🇹 FTSE MIB: +0,63%
🇪🇺 € STOXX 600: +0,15%
🇨🇳 SZSE COMPONENT: +0,56%
🇮🇳 NIFTY 50: -0,03%
🇯🇵 NIKKEI 225: -0,44%
💵 EUR/USD: -0,21%
🥇 ORO: +0,35%
Seduta contrastata sui mercati globali, con forte divergenza tra i listini mentre persistono le preoccupazioni sulle tensioni commerciali e sul rallentamento economico.
Wall Street ha chiuso in territorio negativo per la quarta sessione consecutiva: il Nasdaq ha registrato la performance peggiore con un calo dell'1,35%, trascinato al ribasso dai titoli tecnologici in vista dei risultati di NVIDIA, mentre l'S&P 500 ha ceduto lo 0,47%. Solo il Dow Jones ha mostrato resilienza, chiudendo in rialzo dello 0,37%.
In Europa andamento positivo per l'Euro Stoxx 600, che ha guadagnato lo 0,15%, e per il FTSE MIB italiano, in rialzo dello 0,63% grazie agli acquisti sulle banche, che lo hanno portato a toccare brevemente i massimi da dicembre 2007.
Negativa l'Asia: lo SZSE Component cinese ha chiuso in rialzo dello 0,56%, sostenuto dall'ottimismo sull'intelligenza artificiale, mentre il Nikkei giapponese ha ceduto lo 0,44% e l'indice Nifty 50 indiano è rimasto sostanzialmente invariato (-0,03%).
A pesare sul sentiment le dichiarazioni di Trump, che ha minacciato di imporre dazi sul rame e ha confermato che le tariffe del 25% su Canada e Messico entreranno in vigore all'inizio di marzo. Il dato sulla fiducia dei consumatori USA, sceso ai minimi da agosto 2021, ha ulteriormente alimentato i timori di un rallentamento dell'economia americana.
Sul fronte valutario, l'euro ha ceduto lo 0,21% sul dollaro, mentre l'oro ha guadagnato lo 0,35%, mantenendosi vicino ai massimi storici. Crollo del Bitcoin, sceso sotto i 90.000 dollari, ai minimi da tre mesi.
Crollano le Vendite di Tesla in Europa: -45% a Gennaio
Le vendite di Tesla in Europa sono crollate del 45% a gennaio, in netto contrasto con la crescita del 37% registrata dal mercato delle auto elettriche nel suo complesso. Il colosso di Elon Musk ha immatricolato solo 9.945 veicoli nel mese, rispetto ai 18.161 dello stesso periodo dell'anno scorso, secondo i dati diffusi dall'Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA).
Il crollo delle vendite ha avuto un impatto immediato anche sul titolo, che ieri ha perso l'8,4% a Wall Street, facendo scendere la capitalizzazione di mercato sotto la soglia psicologica di 1.000 miliardi di dollari. Le azioni Tesla hanno accumulato un calo del 16% nelle ultime quattro sessioni, bruciando 186 miliardi di dollari di valore, e sono in ribasso del 25% da inizio anno.
Particolarmente drammatica la situazione in Germania, mercato chiave per Tesla, dove le immatricolazioni sono scese a soli 1.277 veicoli, il livello più basso da luglio 2021. In Francia la contrazione è stata ancora più severa, con un -63%, mentre nel Regno Unito Tesla è stata superata per la prima volta dalla cinese BYD.
Diversi fattori stanno contribuendo a questo crollo: la casa automobilistica sta cambiando le linee di produzione per il Model Y, il suo SUV più venduto, un processo che secondo il CFO Vaibhav Taneja comporterà diverse settimane di produzione persa. Ma gli analisti puntano il dito anche sull'attivismo politico sempre più polarizzante di Musk, che dopo aver sostenuto apertamente Donald Trump durante la campagna elettorale americana, si è lanciato nella politica europea appoggiando partiti di estrema destra.
"I sogni europei di Tesla si stanno arenando con il crollo delle vendite di gennaio", ha commentato Steve Man, senior analyst di Bloomberg Intelligence, aggiungendo che "il gigante dell'elettrico sta affrontando concorrenza e controversie legate a Elon Musk".
Un sondaggio condotto da YouGov a metà gennaio ha rilevato che in Germania e Regno Unito Musk è visto sfavorevolmente e la sua ingerenza nella politica locale non è gradita. Il CEO di Tesla ha sollevato polemiche ospitando sulla sua piattaforma social X una discussione con Alice Weidel, leader del partito di estrema destra AfD, e facendo commenti controversi durante un comizio virtuale in cui ha invitato i tedeschi a "essere orgogliosi della loro cultura" e a "non concentrarsi troppo sul senso di colpa del passato".
Nel frattempo, i concorrenti europei guidati da Volkswagen, Stellantis e Renault stanno beneficiando della pressione normativa per vendere più veicoli elettrici nel 2025, dovendo rispettare obiettivi più severi sulle emissioni di CO2 nell'Unione Europea e quote crescenti di vendite a zero emissioni nel Regno Unito.
Le prospettive per Tesla potrebbero peggiorare ulteriormente nei prossimi mesi, con la combinazione di una maggiore concorrenza da parte dei produttori tradizionali e le ripercussioni dell'attivismo politico di Musk che continua a polarizzare l'opinione pubblica europea.
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