UniCredit: ok della BCE per il 29,9% di Commerzbank

La Banca Centrale Europea ha dato il via libera a UniCredit per aumentare la propria partecipazione in Commerzbank fino al 29,9%

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Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.

Le performance dei mercati finanziari principali

🇺🇸 S&P500: -1,39% 

🇺🇸 NASDAQ: -1,96%

🇮🇹 FTSE MIB: -0,80%

🇪🇺 € STOXX 600: -0,15%

🇨🇳 SZSE COMPONENT: +2,25%

🇮🇳 NIFTY 50: -0,33%

🇯🇵 NIKKEI 225: +0,73%

💵 EUR/USD: -0,13% 

🥇 ORO: +0,25%

Giornata negativa per i mercati occidentali, con Wall Street che ha chiuso in netto calo e l'S&P 500 entrato ufficialmente in territorio di correzione, avendo perso oltre il 10% dal picco di febbraio. Il NASDAQ ha guidato i ribassi con un -1,96%, seguito dall'S&P 500 a -1,39%, mentre in Europa il FTSE MIB italiano ha ceduto lo 0,80% e lo STOXX 600 ha limitato le perdite a -0,15%. A pesare sui mercati occidentali sono state le crescenti tensioni commerciali, con Trump che ha minacciato dazi del 200% sulle importazioni di vino e liquori europei in risposta alle contromisure dell'UE sul whisky americano.

In netta controtendenza i mercati asiatici, con il SZSE COMPONENT cinese che ha guadagnato un robusto +2,25% sulle attese di nuovi stimoli governativi, mentre il NIKKEI giapponese ha messo a segno un +0,73%. Unica eccezione l'indice indiano NIFTY 50, in calo dello 0,33%.

In questo clima di incertezza, gli investitori si sono rifugiati nei beni rifugio: l'oro ha toccato un nuovo massimo storico a 2.990,09 dollari l'oncia, chiudendo poi con un +0,25%. Anche il petrolio ha registrato un rialzo, con il WTI salito dell'1% a 67,27 dollari al barile, sostenuto da un attacco con droni ucraini a un impianto russo.

Sul fronte valutario, il dollaro ha guadagnato terreno sull'euro (-0,13%), riflettendo la tensione sui mercati e il ritorno all'avversione al rischio.

Via libera BCE a UniCredit per il 29,9% di Commerzbank

La Banca Centrale Europea ha dato il via libera a UniCredit per aumentare la propria partecipazione in Commerzbank fino al 29,9%, aprendo la strada al CEO Andrea Orcel per un potenziale tentativo di acquisizione della seconda banca quotata più grande della Germania.

L'approvazione della BCE era ampiamente prevista, data la solidità finanziaria di UniCredit e l'orientamento favorevole delle autorità di vigilanza verso il consolidamento bancario, ma rappresenta comunque un passo importante verso quello che potrebbe diventare il più grande accordo bancario transfrontaliero europeo dalla crisi finanziaria globale.

Nonostante questo significativo sviluppo, UniCredit ha dichiarato che è improbabile prendere una decisione su un eventuale investimento oltre l'attuale partecipazione prima della fine del 2025. "Solo un tempo significativo rivelerà" se il recente rialzo del prezzo delle azioni di Commerzbank è sostenibile, ha affermato la banca in un comunicato.

L'istituto italiano necessita ancora dell'autorizzazione dell'Autorità Federale Tedesca della Concorrenza prima di poter convertire in azioni i derivati che rappresentano circa il 18,5% della sua partecipazione totale. "La conclusione positiva dell'iter è necessaria prima che la quota detenuta tramite strumenti derivati possa essere convertita in azioni", ha precisato UniCredit.

Le ambizioni di UniCredit su Commerzbank risalgono al 2001, ancor prima dell'acquisizione di HVB nel 2005. Dopo i tentativi falliti dei suoi predecessori di espandere la presenza di UniCredit nella più grande economia dell'eurozona, Orcel ha sorpreso Berlino a settembre acquistando azioni di Commerzbank, per poi accumulare il diritto di possedere il 28% della banca attraverso derivati.

Il potenziale acquisto ha innescato una forte reazione tra i politici di Berlino. Anche Commerzbank - un prestatore chiave per le piccole e medie imprese che costituiscono la spina dorsale dell'economia tedesca - ha reagito negativamente. Il governo tedesco, che detiene ancora circa il 12% di Commerzbank dopo il salvataggio del 2009, e il management della banca di Francoforte si sono entrambi impegnati a cercare di fermare qualsiasi tentativo di acquisizione.

Orcel aveva precedentemente affermato di voler decidere entro la fine di quest'anno se fare un'offerta di acquisizione per Commerzbank, collegando la decisione alla disponibilità del prossimo governo tedesco a permettere che l'accordo avvenga. La Germania avrà bisogno di tempo per formare un governo dopo le elezioni anticipate del mese scorso.

Le azioni di entrambe le banche hanno registrato performance notevoli dall'inizio dell'anno: UniCredit è salita del 33% mentre Commerzbank ha guadagnato un impressionante 49%, segno che i mercati vedono positivamente questa possibile integrazione oltre ovviamente il contesto positivo che sta attraversando tutto il settore bancario europeo.

Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda e noi ci sentiamo, come sempre, all’aggiornamento di domani.

Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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