Rivoluzione aerospaziale: Airbus e Boeing in crisi mentre SpaceX vola alto

Benvenuto al quotidiano appuntamento con l’aggiornamento sui mercati finanziari. Il settore aerospaziale sta vivendo una trasformazione profonda, con Airbus e Boeing, in difficoltà, tagliano personale mentre SpaceX che continua la sua ascesa nel mercato.

Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.

Le performance dei mercati finanziari principali

🇺🇸 S&P500: +0,61% 

🇺🇸 NASDAQ: +1,30%

🇮🇹 FTSE MIB: +0,75%

🇪🇺 € STOXX 600: +0,37%

🇨🇳 SZSE COMPONENT: +0,18%

🇮🇳 NIFTY 50: -0,44%

🇯🇵 NIKKEI 225: +0,28%

💵 EUR/USD: +0,19%

🥇 ORO: +0,03%

Seduta da record a Wall Street, con S&P 500 (+0,61%) e Nasdaq (+1,30%) che aggiornano i massimi storici, trainati dal rally del settore tecnologico dopo i solidi risultati di Salesforce. Gli investitori hanno accolto positivamente le parole del presidente della Fed Powell, che pur sottolineando la forza dell'economia USA non ha escluso la possibilità di un taglio dei tassi a dicembre, anche se ha suggerito un approccio "più cauto" al processo di riduzione.

Da segnalate la prestazione positiva di UnitedHealth che ha guadagnato lo 0,9% nonostante l'uccisione del CEO della divisione assicurativa Brian Thompson fuori dall'hotel Hilton di New York.

Performance positiva anche in Europa, con il Ftse Mibche guadagna lo 0,75% e l'Euro Stoxx 600 che sale dello 0,37%. I listini del Vecchio Continente scommettono su un allentamento della politica monetaria, ignorando per il momento la crisi politica francese. A Milano protagonista Campari (+4,31%) dopo la nomina come CEO di Simon Hunt, veterano del settore spirits, mentre prosegue il rally del settore bancario tra ipotesi di consolidamento. Sotto osservazione anche Stellantis in attesa di novità sul fronte della ricerca del nuovo CEO,

Seduta contrastata in Asia, con il Nikkei che sale dello 0,28% sostenuto dai dati positivi sul settore servizi tornato in crescita a novembre. Prosegue invece la debolezza della borsa sudcoreana dopo la crisi politica, con il KOSPI che estende le perdite (-1,3% mercoledì) nonostante l'annuncio di un fondo di stabilizzazione da 40 trilioni di won (28,35 miliardi di dollari) da parte del Ministero delle Finanze. Secondo Morgan Stanley, gli investitori esteri hanno registrato deflussi netti dagli asset cinesi a novembre, dopo due mesi di afflussi, sui timori di nuovi dazi USA sotto l'amministrazione Trump.

Sul fronte macro USA, l'indice ISM non manifatturiero è sceso a 52,1 punti a novembre, nettamente sotto le attese di 55,5 punti, mentre gli ordini alle imprese sono saliti dello 0,2% mensile a ottobre. Le richieste di mutui sono aumentate del 2,8% nell'ultima settimana. Sul mercato valutario l'euro si rafforza sul dollaro (+0,17%) a 1,0530, mentre l'oro è poco mosso (+0,03%). Infine, da segnalare la straordinaria performance del Bitcoin, che ha superato la soglia dei 100.000 dollari durante la notte.

Tra ordini record e ritardi: la sfida di Airbus nel mercato aeronautico

Il settore aerospaziale sta vivendo un momento di profonda trasformazione che mette in luce il divario crescente tra i giganti tradizionali e i nuovi protagonisti del mercato. Da una parte Airbus, il colosso europeo costretto ad annunciare 2.043 tagli di personale, dall'altra SpaceX che si prepara a diventare la società privata più preziosa al mondo con una valutazione di 350 miliardi di dollari.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, il costruttore europeo ha rivelato che oltre la metà dei tagli colpirà la divisione sistemi spaziali, proprio quella che compete direttamente con l'azienda di Elon Musk. Una mossa che evidenzia le difficoltà di Airbus nel tenere il passo con competitor più agili e innovativi. I tagli si distribuiranno tra Germania (689 posizioni), Francia (540) e Regno Unito (477), colpendo principalmente posizioni overhead per ridurre la base dei costi fissi.

Ma, come riportato dal Financial TImes, i problemi di Airbus non si limitano alla divisione spaziale. Il gruppo sta affrontando una vera e propria corsa contro il tempo nella sua attività principale, la produzione di aerei commerciali. Per raggiungere l'obiettivo di consegne 2024, già rivisto al ribasso da 800 a 770 unità, dovrà consegnare circa 200 jet negli ultimi due mesi dell'anno. Una sfida che molti analisti considerano eccessivamente ambiziosa, come sottolinea Max Kingsley-Jones di Cirium Ascend Consultancy: "Dovranno eguagliare o superare i volumi record di consegna".

Il CEO Guillaume Faury ha ammesso apertamente le difficoltà: "Abbiamo più domanda per i nostri prodotti di quanto possiamo consegnare". Una situazione paradossale per l'azienda che ha chiuso il 2023 con un record di 2.094 ordini e un portafoglio di 8.598 aerei. I ritardi produttivi e i problemi nella catena di fornitura, in particolare per i motori forniti da CFM International e Pratt & Whitney, stanno impedendo ad Airbus di capitalizzare sulla debolezza di Boeing, ancora alle prese con la crisi di fiducia seguita all'incidente di gennaio.

La situazione di Boeing appare infatti ancora più critica. Il costruttore americano, che un tempo dominava incontrastato il mercato aeronautico mondiale, ha visto il suo titolo perdere oltre il 60% del valore dai massimi pre-pandemia, con la capitalizzazione di mercato che oggi si attesta intorno ai 120 miliardi di dollari. Una crisi profonda, accentuata dall'incidente di gennaio che ha riportato alla luce i problemi di qualità del costruttore americano.

Airbus, nonostante le difficoltà operative, mantiene una capitalizzazione di circa 154 miliardi di dollari, avendo superato stabilmente la rivale americana. Il titolo, che ha perso solo l'1,3% da inizio anno (rispetto al -40% di Boeing) nonostante la revisione al ribasso degli obiettivi di consegna, riflette la fiducia degli investitori nella capacità dell'azienda di gestire le sfide attuali e beneficiare della crescente domanda di aerei commerciali.

Un divario che rischia di allargarsi ulteriormente se Boeing non riuscirà a recuperare rapidamente la fiducia delle compagnie aeree. Come ha sottolineato il CEO di Lufthansa Carsten Spohr in una comunicazione interna, entrambi i costruttori stanno deludendo i clienti con i ritardi nelle consegne, ma la situazione di Boeing appare più critica per le persistenti preoccupazioni sulla sicurezza.

Nel frattempo, SpaceX continua la sua ascesa vertiginosa. L'azienda di Musk, che domina il settore dei lanci spaziali commerciali, sta valutando una nuova offerta di vendita di azioni che potrebbe portare la valutazione a circa 350 miliardi di dollari. Un balzo impressionante dai 255 miliardi stimati appena un mese fa e un raddoppio rispetto ai 175 miliardi del dicembre 2023. Un successo costruito su progetti ambiziosi come la navicella Starship e la costellazione di satelliti Starlink, che continuano ad attirare la fiducia degli investitori.

Il contrasto tra le due realtà racconta la storia di un settore in profonda trasformazione. Come osserva Sash Tusa di Agency Partners, Airbus "è uscita dal Covid con più problemi di quanti probabilmente riconosca e il compito operativo di risolverli è molto significativo". Una sfida che si fa ancora più complessa considerando le potenziali tariffe USA all'orizzonte con il ritorno di Trump e la necessità di integrare un nuovo responsabile della divisione aerei commerciali, con Christian Scherer che sarà sostituito da Lars Wagner all'inizio del 2026.

Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda e noi ci sentiamo, come sempre, all’aggiornamento di domani.

 

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Davide Berti, consulente finanziario

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In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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