Terremoto Stellantis: lascia Carlos Tavares - 11/10/2024

Benvenuto al quotidiano appuntamento con l’aggiornamento quotidiano sui mercati finanziari. Carlos Tavares lascia Stellantis nel 2026: cambi ai vertici mentre il settore auto europeo affronta una crisi profonda e la sfida dell’elettrico.

Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.

Le performance dei mercati finanziari principali

- S&P500: -0,21%

- NASDAQ: -0,05%

- FTSEMIB: +0,43%

- € STOXX 600: -0,18%

- SZSE COMPONENT: -2,62%

- NIFTY 50: -0,03%

- NIKKEI 225: +0,56%

- EUR/USD: +0,01%

- ORO: +1,41%

Wall Street ha chiuso in lieve ribasso, con l'S&P 500 in calo dello 0,21% e il Nasdaq dello 0,05%. I mercati hanno mostrato segnali contrastanti dopo la pubblicazione del dato sull'inflazione: a settembre, l'indice CPI è aumentato del 2,4%, superando le attese del 2,3%. Tuttavia, questo dato è inferiore al 2,5% di agosto e rappresenta il valore più basso registrato negli ultimi tre anni.

Chiude in territorio negativo anche l'Europa (-0,18%), positiva Milano (0,43%) trascinata dalla perfomance di Bper Banca.

Sui mercati asiatici male la Cina (-2,62%) mentre è positivo il Nikkei giapponese (+0,56%). India invariata (-0,03%)

Sul mercato valutario, euro/dollaro sulla parità. Oro positivo (+1,41%).

Terremoto Stellantis: lascia Carlos Tavares

Stellantis ha avviato una serie di cambiamenti strategici per rilanciare vendite e bilanci dopo il recente profit warning. Durante il lungo consiglio di amministrazione a Detroit, Carlos Tavares ha annunciato che lascerà il suo ruolo di amministratore delegato nel 2026. Ci sono stati anche avvicendamenti tra i top manager: il CFO Richard Knight è stato sostituito da Doug Ostermann, e Davide Grasso, ex AD di Maserati, ha ceduto il posto a Santo Ficili, già responsabile di Stellantis in Italia.

I problemi non riguardano solo Stellantis, ma tutto il settore automobilistico europeo, che sta affrontando una crisi profonda. Uno dei principali ostacoli è la difficoltà nel passaggio all'elettrico puro, con le vendite di veicoli elettrici in netto calo rispetto al 2023. Le ragioni di queste diffioltà nella transizione sono molteplici: problemi tecnici (usura delle batterie, difficoltà di riparazione), finanziari (svalutazione sul mercato dell'usato, scarsi incentivi fiscali) e pratici (ad esempio, la facilità di ricarica).

Questi problemi si sono aggravati nel corso dell'anno, con altre difficoltà specifiche per le singole case automobilistiche. Volkswagen ha adottato misure di austerità, incluso tagli e la possibile chiusura di uno stabilimento, mentre BMW ha dovuto gestire un massiccio richiamo di veicoli.

Un ulteriore ostacolo per il settore è rappresentato dalle stringenti normative europee sulle emissioni di CO2 che entreranno in vigore nel 2025, oltre alla scadenza del 2035 per la completa elettrificazione della produzione. Infine, le case automobilistiche europee devono fare i conti con la forte concorrenza dei produttori stranieri, in particolare dalla Cina.

La strada da percorrere è complessa, ma ci troviamo in una fase cruciale per la rinascita del settore automobilistico europeo, in cui la capacità di reinventarsi e adattarsi alle nuove sfide sarà determinante per il successo futuro.

Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda e noi ci sentiamo, come sempre, all’aggiornamento di domani.

 

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Davide Berti, consulente finanziario

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Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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