Benvenuto all'appuntamento settimanale in cui vediamo come sono andati i principali indici e quali sono stati i migliori titoli e i peggiori della terza settimana di maggio 2025.
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Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici in questa settimana.
Le performance dei mercati finanziari principali
🇺🇸 S&P500: +5,27%
🇺🇸 NASDAQ: +7,15%
🇮🇹 FTSE MIB: +3,27%
🇪🇺 € STOXX 600: +2,10%
🇨🇳 SZSE COMPONENT: +0,52%
🇮🇳 NIFTY 50: +4,21%
🇯🇵 NIKKEI 225: +0,67%
💵 EUR/USD: -0,75%
🥇 ORO: -4,69%
La settimana appena conclusa ha segnato un deciso ritorno degli acquisti sui mercati finanziari globali, con tutti i principali indici che hanno registrato performance ampiamente positive. Wall Street ha guidato questo slancio rialzista, con il Nasdaq che ha chiuso con un ragguardevole +7,15% e l'S&P 500 in crescita del +5,27%, riportando quest'ultimo in territorio positivo da inizio anno (+1,3%). Anche i listini europei hanno mostrato una buona tenuta, con il FTSE MIB italiano che ha guadagnato il +3,27% e l'Euro Stoxx 600 che ha messo a segno un +2,10%. I mercati asiatici hanno avuto performance più contenute, con il SZSE Component cinese che ha registrato un modesto +0,52% e il Nikkei 225 giapponese un +0,67%, mentre l'indice Nifty 50 indiano ha brillato con un guadagno del +4,21%.
Il catalizzatore principale di questo rally è stato il significativo miglioramento delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, con l'annuncio che entrambe le parti hanno concordato di ridurre i dazi reciproci dal 125% al 10% per un periodo di 90 giorni mentre lavorano a un accordo a più lungo termine. Durante questo periodo, gli Stati Uniti ridurranno la propria tariffa sulla maggior parte delle importazioni al 30% (che include un dazio del 20% legato alla lotta contro il fentanil), mentre la Cina ridurrà la propria tariffa al 10% sulla maggior parte delle merci statunitensi e allenterà alcune restrizioni commerciali non tariffarie, come quelle sui minerali delle terre rare.
Un altro fattore che ha sostenuto i mercati è stato l'annuncio dell'amministrazione USA di allentare le restrizioni commerciali relative ai chip per l'intelligenza artificiale, facilitando gli accordi commerciali tra le aziende tecnologiche statunitensi e altri paesi. Questa notizia, insieme all'accordo annunciato tra NVIDIA e Arabia Saudita, ha fornito un'ulteriore spinta al settore tecnologico.
Sul fronte macroeconomico, i dati sull'inflazione si sono rivelati più miti del previsto nonostante i recenti annunci sui dazi. L'indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dello 0,2% su base mensile e del 2,3% su base annua, in calo rispetto al 2,4% di marzo. Anche l'indice dei prezzi alla produzione (PPI) ha sorpreso al ribasso, diminuendo dello 0,5% su base mensile, segnalando un possibile allentamento delle pressioni inflazionistiche.
In controtendenza, l'oro ha registrato un forte calo del -4,69%, interrompendo il suo recente rally, mentre sul fronte valutario l'EUR/USD ha ceduto lo -0,75%, riflettendo un rafforzamento del dollaro americano.
Top titoli della settimana
🇮🇹 Italia - Iveco: +13,75%
Il titolo del produttore di veicoli commerciali e industriali ha toccato i massimi storici superando i 16 euro, trascinato dal crescente interesse per la sua divisione Defence Vehicles (IDV). La performance di Iveco è stata alimentata dalla battaglia di offerte in corso per il business della difesa, che ha attratto proposte da grandi nomi europei del settore. Leonardo, insieme al gruppo tedesco Rheinmetall, ha presentato un'offerta non vincolante, seguita da una proposta della società spagnola Indra. Secondo le indiscrezioni, anche KNDS (joint venture franco-tedesca) potrebbe aver avanzato un'offerta valutata intorno a 1,5 miliardi di euro. La valutazione di IDV è diventata centrale per gli investitori, considerando che rappresenta circa 4-5,5 euro per azione Iveco. Nei risultati del primo trimestre, il settore Defence ha brillato con ricavi in aumento del 30,5% a 278 milioni e un margine operativo salito al 12,9%, mentre l'azienda ha confermato i piani di spin-off della divisione difesa entro fine 2025.
🇺🇸 Stati Uniti - Super Micro Computer: +44,26%
Il produttore di server ha registrato una performance spettacolare, trainata dall'annuncio di una partnership pluriennale da 20 miliardi di dollari con DataVolt, azienda saudita di data center. L'accordo prevede la fornitura di soluzioni server e sistemi rack per il cloud computing AI in Arabia Saudita e negli Stati Uniti. Questa notizia arriva in un momento cruciale per Supermicro, aiutando il titolo a recuperare dopo il crollo subito a causa del ritardo nella pubblicazione dei resoconti finanziari. Mizuho Securities ha aumentato il suo target price a 40 dollari dai precedenti 32 dollari, pur mantenendo un rating Neutral, riconoscendo la solida posizione dell'azienda nel mercato dei server per l'intelligenza artificiale. Gli analisti prevedono una forte crescita del settore dei server AI fino al 2026 e oltre, e Supermicro, con la sua impressionante crescita dei ricavi dell'82,49% negli ultimi dodici mesi, sembra ben posizionata per capitalizzare su questa tendenza.
🇨🇳 Asia - Netease: +16,07%
Il gigante cinese dei videogiochi e dei servizi internet ha visto le sue azioni schizzare verso l'alto dopo aver superato ampiamente le stime degli analisti sui risultati del primo trimestre. Netease ha riportato un utile per azione rettificato di 3,50 yuan (0,49 dollari), ben al di sopra delle previsioni di 2,80 yuan, su ricavi saliti del 7% a 28,83 miliardi di yuan (4 miliardi di dollari). Il segmento principale dell'azienda, giochi e servizi a valore aggiunto, ha registrato un balzo del 12% a 24,05 miliardi di yuan, compensando ampiamente i cali nelle divisioni più piccole come Youdao, NetEase Cloud Music e business innovativi. Il CEO William Ding ha evidenziato che, oltre alle forti performance dei nuovi titoli come "Marvel Rivals", i franchise consolidati dell'azienda continuano a prosperare grazie ad aggiornamenti dei contenuti e miglioramenti del gameplay.
Flop titoli della settimana
🇮🇹 Italia - Nexi: -1,87%
Il titolo della società di pagamenti digitali è stato uno dei pochi in territorio negativo durante una settimana generalmente positiva per i mercati. Questa performance si inserisce in un trend di debolezza di lungo periodo, con il titolo che ha perso quasi il 15% nell'ultimo anno e oltre il 62% negli ultimi cinque anni. La performance settimanale riflette una fase di incertezza per Nexi, con gli investitori che sembrano temporeggiare in attesa di nuovi sviluppi o catalizzatori positivi. Nonostante i recenti sforzi di razionalizzazione delle attività e le voci su possibili operazioni straordinarie, incluse potenziali fusioni o acquisizioni nel settore dei pagamenti europeo, il mercato continua a mostrare cautela verso un'azienda che opera in un segmento sempre più competitivo e in rapida evoluzione tecnologica.
🇺🇸 Stati Uniti - UnitedHealthcare: -23,31%
Il colosso delle assicurazioni sanitarie ha subito un crollo drammatico, toccando i minimi degli ultimi cinque anni e perdendo oltre il 50% del suo valore nell'ultimo mese. La spirale negativa è continuata questa settimana con le dimissioni a sorpresa del CEO Andrew Witty per "motivi personali", sostituito da Stephen Hemsley, che aveva già guidato l'azienda dal 2006 al 2017. Contemporaneamente, UnitedHealth ha sospeso le sue previsioni finanziarie per il 2025, citando l'aumento dei costi medici. A peggiorare ulteriormente la situazione, il Wall Street Journal ha rivelato che l'azienda è oggetto di un'indagine criminale federale per possibili frodi Medicare. UnitedHealth ha definito l'articolo "profondamente irresponsabile", riferendosi a una "presunta" indagine e affermando di sostenere l'integrità del suo programma Medicare Advantage. Le sfide dell'azienda sono molteplici: aumento dei costi, pressioni politiche sulla sua dimensione, controlli da parte della Federal Trade Commission e del Dipartimento di Giustizia, oltre alle critiche per l'uso dell'intelligenza artificiale nell'elaborazione dei sinistri.
🇨🇳 Asia - Meituan: -6,81%
Il gigante cinese delle consegne di cibo ha subito pressioni significative, perdendo quasi il 7% questa settimana e accumulando un calo del 12,75% da inizio anno. La pressione sul titolo deriva principalmente dall'intensificarsi della concorrenza nel settore della consegna di cibo in Cina, con JD.com che ha registrato un balzo del 15,8% dei ricavi nel primo trimestre, in parte grazie alla sua aggressiva espansione in questo mercato. JD.com ha lanciato il suo servizio di consegna pasti a febbraio, offrendo commissioni zero per i ristoranti registrati prima del 1° maggio, in un chiaro tentativo di sottrarre quote di mercato a Meituan e Ele.me di Alibaba. La situazione ha attirato l'attenzione delle autorità cinesi: l'Amministrazione Statale per la Regolamentazione del Mercato ha convocato recentemente tutti i principali fornitori di consegne alimentari, tra cui Meituan, JD.com ed Ele.me, per discutere di "problemi evidenti nella competizione" nel settore, esortandoli a rispettare le leggi sul commercio elettronico e a promuovere uno "sviluppo standardizzato, sano e ordinato dell'economia delle piattaforme".
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