Benvenuto all'appuntamento settimanale in cui vediamo come sono andati i principali indici e quali sono stati i migliori titoli e i peggiori della quarta settimana di maggio 2025.
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Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici in questa settimana.
Le performance dei mercati finanziari principali
🇺🇸 S&P500: -2,61%
🇺🇸 NASDAQ: -2,47%
🇮🇹 FTSE MIB: -2,90%
🇪🇺 € STOXX 600: -0,75%
🇨🇳 SZSE COMPONENT: -0,46%
🇮🇳 NIFTY 50: -0,67%
🇯🇵 NIKKEI 225: -1,57%
💵 EUR/USD: +1,80%
🥇 ORO: +5,60%
La settimana appena conclusa ha segnato una brusca correzione sui mercati finanziari globali dopo il forte rally delle settimane precedenti. Wall Street ha guidato questo movimento ribassista, con l'S&P 500 che ha ceduto il -2,61% e il Nasdaq che ha perso il -2,47%, penalizzati principalmente dall'aumento dei rendimenti obbligazionari a lungo termine e dalle rinnovate tensioni commerciali. La correzione è arrivata dopo un rally del 20% dai minimi di aprile, con gli investitori che hanno colto l'occasione per realizzare profitti di fronte alle crescenti incertezze.
Il FTSE MIB italiano ha registrato la performance peggiore tra i principali listini, perdendo il -2,90%, risentendo di una combinazione di fattori negativi: le minacce di dazi del 50% sull'Unione Europea annunciate da Trump, la generale fuga verso la sicurezza degli investitori e lo stacco dei dividendi di diverse blue chip che ha contribuito tecnicamente al ribasso dell'indice. L'Euro Stoxx 600 ha mostrato maggiore resilienza, limitando le perdite al -0,75%, grazie alla sua maggiore diversificazione settoriale che ha attenuato l'impatto delle vendite sui titoli più esposti al commercio internazionale.
I mercati asiatici hanno mostrato performance eterogenee: il SZSE Component cinese ha registrato un contenuto -0,46%, sostenuto dalla tregua commerciale temporanea di 90 giorni con gli USA e dalle aspettative di ulteriori stimoli economici interni. Il Nifty 50 indiano ha perso lo -0,67%, influenzato dalle preoccupazioni globali sul commercio e dall'incertezza sulle politiche monetarie. Il Nikkei 225 giapponese ha ceduto l'-1,57%, penalizzato dal forte rialzo dei rendimenti obbligazionari giapponesi che hanno toccato i massimi dal 2000, creando pressioni competitive sui mercati azionari.
I catalizzatori negativi della settimana sono stati molteplici: il downgrade del rating creditizio USA da parte di Moody's ha riacceso i timori sulla sostenibilità fiscale, mentre l'approvazione alla Camera del "One Big Beautiful Bill" ha alimentato le preoccupazioni sui deficit futuri. Le nuove minacce di dazi di Trump hanno poi dato il colpo di grazia al sentiment, ricordando agli investitori che le tensioni commerciali rimangono il principale fattore di rischio.
In controtendenza, l'EUR/USD ha guadagnato un significativo +1,80%, beneficiando dell'indebolimento del dollaro dovuto alle crescenti preoccupazioni fiscali americane, mentre l'oro ha registrato un forte rimbalzo del +5,60%, confermando il suo ruolo di bene rifugio privilegiato nei momenti di incertezza geopolitica e finanziaria.
Top titoli della settimana
🇮🇹 Italia - Leonardo: +4,99%
Il colosso della difesa, aerospazio e sicurezza continua la sua marcia trionfale raggiungendo nuovi massimi storici a 51,36 euro, con un rendimento mostruoso del +97% da inizio anno. A trainare il titolo sono le continue commesse internazionali che fioccano a ritmo vertiginoso.
Dopo l'approvazione del Pentagono per la vendita di elicotteri AW-119 Kx alla Bosnia-Erzegovina per 100 milioni di dollari, è arrivata un'altra bomba di mercato: Leonardo e Weststar Aviation Services hanno presentato alla Langkawi International Maritime and Aerospace Exhibition il programma di espansione della flotta elicotteristica malese. Il piano prevede la consegna di un massimo di 28 elicotteri di diverso tipo, per un valore stimato di 3,5 miliardi di dollari, con consegne tra il 2026 e il 2027.
Inoltre, l'approvazione del piano SAFE dell'Unione Europea da 150 miliardi di euro per rafforzare la produzione militare interna ha dato ulteriore spinta al settore difesa, con Leonardo che si è affermata come miglior titolo del FTSE MIB.
🇺🇸 Stati Uniti - GE Vernova: +8,49%
GE Vernova, la società di energia e turbine nata dalla divisione di General Electric, continua il suo rally straordinario con un +250% dal debutto in borsa nell'aprile 2024, raggiungendo una capitalizzazione di circa 125 miliardi di dollari.
La società ha riportato utili del primo trimestre superiori alle aspettative con 91 centesimi per azione su ricavi di 8 miliardi di dollari, battendo facilmente le stime di Wall Street di 45 centesimi su 7,6 miliardi. Il portafoglio ordini combinato per nuove turbine a gas e servizi di manutenzione ha raggiunto i 123 miliardi di dollari.
A spingere la crescita è la domanda esplosiva di energia guidata dai data center per l'intelligenza artificiale, che ha generato la crescita più rapida della domanda di energia degli ultimi decenni. Come ha dichiarato il CEO Scott Strazik: "Gli anni 2026 e 2027 sono largamente sold-out, ci stiamo avvicinando a riempire il 2028 e stiamo iniziando a firmare accordi per gli anni successivi".
🇨🇳 Asia - Mitsubishi Heavy Industries: +13,36%
Il gigante industriale giapponese ha raggiunto nuovi massimi storici, beneficiando del rimbalzo delle azioni giapponesi sostenuto dall'indebolimento dello yen.
La società aveva precedentemente previsto una crescita degli utili operativi del 9,6% per l'anno fiscale, raggiungendo 420 miliardi di yen (2,9 miliardi di dollari), trainata dalla forte domanda nel settore della difesa. L'utile operativo dell'anno precedente aveva già registrato un impressionante balzo del 35,6% a 383,2 miliardi di yen.
Il titolo beneficia del trend globale di incremento della spesa per la difesa e della crescente domanda di tecnologie industriali avanzate, posizionando Mitsubishi Heavy come uno dei principali beneficiari di questi sviluppi geopolitici.
Flop titoli della settimana
🇮🇹 Italia - Banca MPS: -10,79%
La banca senese ha subito un forte calo principalmente dovuto allo stacco dell'importante dividendo del 10,5%. Con un dividendo di 0,86 euro per azione e un prezzo di 8,2 euro, il rendimento si attesta al 10,5%, mantenendo le aspettative di un rendimento elevato anche per il prossimo anno intorno al 10,3%.
Il Dividend Day porta con sé l'effetto tecnico automatico di riduzione del prezzo delle azioni di un ammontare pari al dividendo distribuito, spiegando gran parte del calo registrato durante la settimana.
🇺🇸 Stati Uniti - NextEra Energy: -9,65%
NextEra Energy, il principale sviluppatore di progetti rinnovabili quotato negli Stati Uniti, ha subito un forte calo del 7,8% dopo che il disegno di legge fiscale di Trump è passato alla Camera dei Rappresentanti, minacciando i grandi benefici fiscali concessi alle aziende di energia pulita durante l'era Biden.
Il progetto di legge prevede l'eliminazione anticipata dei crediti d'imposta dall'Inflation Reduction Act e modifiche alle regole che potrebbero rendere quasi impossibile per molti progetti qualificarsi. Questi crediti possono valere fino al 50% del valore di un progetto.
L'intero settore delle utilities ha sofferto, con i titoli solari in caduta libera: Enphase Energy è crollata del 16%, mentre SunRun ha perso il 39%. L'aumento dei rendimenti obbligazionari ha ulteriormente penalizzato questi titoli difensivi che pagano dividendi.
🇨🇳 Asia - Baidu: -6,10%
Il gigante cinese della ricerca ha chiuso in calo nonostante ricavi del primo trimestre superiori alle aspettative, aiutati dalla crescita dell'AI cloud. I ricavi sono aumentati del 3% anno su anno a 32,45 miliardi di yuan, battendo le stime di 31 miliardi.
Tuttavia, le vendite di marketing online sono diminuite del 6% anno su anno a 16 miliardi di yuan, con la pubblicità che rimane il business principale di Baidu sotto pressione a causa delle sfide macroeconomiche e della crescente concorrenza.
Nonostante i progressi nell'integrazione dell'AI nei risultati di ricerca mobile (dal 22% di gennaio al 35% di aprile), la monetizzazione della ricerca AI è ancora nelle fasi iniziali. Gli analisti prevedono un calo dei ricavi pubblicitari core che si amplierà a circa il 10% anno su anno nel secondo e terzo trimestre, con una graduale ripresa prevista nel quarto trimestre.
La settimana che verrà