Microsoft e Meta hanno superato nettamente le attese degli analisti nel primo trimestre, mostrando resilienza nonostante le incertezze economiche legate ai dazi commerciali.
Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.
Le performance dei mercati finanziari principali
🇺🇸 S&P500: +0,15%
🇺🇸 NASDAQ: -0,09%
🇮🇹 FTSE MIB: -0,71%
🇪🇺 € STOXX 600: +0,46%
🇨🇳 SZSE COMPONENT: +0,51%
🇮🇳 NIFTY 50: -0,01%
🇯🇵 NIKKEI 225: +1,22%
💵 EUR/USD: -0,19%
🥇 ORO: -2,20%
Wall Street chiude contrastata, oro in picchiata mentre l'Asia osserva la festività del Lavoro
Wall Street ha chiuso ieri con una performance contrastante in una seduta caratterizzata da elevata volatilità. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,3% e l'S&P 500 ha chiuso in positivo dello 0,15%, mentre il Nasdaq ha ceduto marginalmente lo 0,09%, limitando le perdite dopo un avvio decisamente negativo.
A pesare sul sentiment è stato il PIL americano del primo trimestre, sceso a sorpresa dello 0,3% contro attese di crescita dello 0,4%. Si tratta della prima contrazione dell'economia statunitense dal 2022, un segnale preoccupante che il presidente Trump ha prontamente attribuito "all'eccesso di Biden", esortando alla pazienza mentre le sue politiche iniziano a fare effetto.
In Europa, giornata in chiaroscuro con l'Euro Stoxx 600 che ha guadagnato lo 0,46%, mentre il FTSE MIB italiano ha perso terreno chiudendo a -0,71%, penalizzato dal comparto bancario e industriale.
Questa mattina l'attività sui mercati asiatici è fortemente ridotta, con la maggior parte delle borse chiuse per la festività del Lavoro, incluse quelle di Cina, Hong Kong, Corea del Sud e Singapore. Il Nikkei giapponese mostra tuttavia una performance brillante con un rialzo dell'1,22%, sostenuto dalla decisione della Bank of Japan di mantenere invariati i tassi di interesse allo 0,5% nonostante l'inflazione resti sopra il target del 2%. La banca centrale nipponica ha però tagliato le previsioni di crescita per l'anno fiscale 2025 dal precedente 1,1% allo 0,5%, citando le incertezze globali alimentate dai dazi statunitensi.
Particolarmente significativo il crollo dell'oro, che subisce una flessione marcata del 2,20%, estendendo le perdite per la terza sessione consecutiva. Il metallo prezioso scende a 3.240 dollari l'oncia, il livello più basso dal 16 aprile, mentre diminuisce l'appeal dei beni rifugio grazie alle speranze di possibili colloqui commerciali tra Stati Uniti e principali partner, in particolare la Cina.
Sul mercato valutario, l'euro cede lo 0,19% contro il dollaro, mentre gli investitori attendono con cautela i prossimi dati macroeconomici, in particolare il rapporto mensile sull'occupazione americana previsto nei prossimi giorni.
Trimestre record per Microsoft: l'AI traina i risultati oltre le previsioni
I due colossi tech superano ampiamente le previsioni degli analisti, con Microsoft che registra il miglior trimestre della sua storia e Meta che dimostra una notevole resistenza alle incertezze economiche.
Microsoft ha chiuso il trimestre con ricavi record di 70,07 miliardi di dollari, superando nettamente le previsioni degli analisti che si aspettavano 68,42 miliardi. L'utile per azione ha raggiunto i 3,46 dollari, ben al di sopra dei 3,22 dollari attesi, con un aumento dell'utile netto del 18% a 25,8 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
La reazione del mercato è stata immediata: le azioni Microsoft sono balzate di circa il 9% nelle contrattazioni after-hours, raggiungendo i 420 dollari, un segnale chiaro della fiducia degli investitori nella strategia AI dell'azienda guidata da Satya Nadella.
Anche Meta ha brillato, con ricavi trimestrali pari a 42,31 miliardi di dollari, rispetto ai 41,4 miliardi previsti dagli analisti. L'utile per azione si è attestato a 6,43 dollari, superando di gran lunga le stime di 5,23 dollari. Il titolo della società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp è salito di circa il 5% a oltre 570 dollari nelle contrattazioni dopo la chiusura.
I risultati di Microsoft sono stati trainati principalmente da Azure, la divisione cloud dell'azienda, che ha registrato una crescita del 33%, con 16 punti percentuali attribuibili all'intelligenza artificiale. Gli analisti si aspettavano una crescita di Azure intorno al 30%.
Amy Hood, direttore finanziario di Microsoft, ha evidenziato che la domanda di infrastrutture AI sta crescendo più rapidamente del previsto: "Pertanto, ora prevediamo di avere alcune limitazioni di capacità AI anche oltre giugno". Un segnale positivo che sottolinea la forte domanda per le soluzioni di intelligenza artificiale dell'azienda.
Microsoft ha anche rivelato che più di 15 milioni di persone stanno ora utilizzando GitHub Copilot, il suo assistente di programmazione basato sull'AI, quattro volte di più rispetto all'anno scorso.
Meta ha dimostrato che i suoi strumenti basati sull'intelligenza artificiale stanno aiutando l'azienda ad attrarre investimenti pubblicitari nonostante i timori di rallentamento economico legati ai dazi.
La massiccia base utenti sulle piattaforme social di Meta la rende un punto di riferimento affidabile per gli inserzionisti in un momento in cui l'incertezza indotta dai dazi statunitensi ha spinto molte aziende a ridurre i budget di marketing e a ritardare le campagne.
Per il secondo trimestre, Meta prevede ricavi tra 42,5 e 45,5 miliardi di dollari, ben al di sopra delle proiezioni di consensus pari a 41,3 miliardi, un segnale di fiducia significativo in un contesto economico incerto.
Ciò che ha colpito maggiormente gli investitori sono state le previsioni sorprendentemente positive di entrambe le aziende, nonostante le incertezze legate ai dazi imposti dall'amministrazione Trump all'inizio di aprile.
Microsoft ha previsto ricavi tra 73,15 e 74,25 miliardi di dollari per il prossimo trimestre, superiori alle attese di 72,26 miliardi. La società ha inoltre confermato che le spese in conto capitale continueranno a crescere nel nuovo anno fiscale, anche se a un ritmo più lento rispetto all'attuale.
Questi risultati e le previsioni ottimistiche sono particolarmente significativi perché "retrospettivi" rispetto all'implementazione dei dazi di Trump. Il fatto che entrambe le aziende mantengano una visione positiva nonostante le incertezze commerciali ha fornito un certo sollievo agli investitori, preoccupati per come le imprese tech affronteranno il resto dell'anno.
La prossima settimana sarà cruciale per il settore tecnologico, con i report trimestrali di Amazon e Apple previsti per oggi, che offriranno ulteriori indicazioni su come le grandi aziende tech stanno affrontando le sfide economiche attuali.