Stellantis frena ancora: pesa l’effetto dazi

Stellantis ha chiuso il primo trimestre 2025 con ricavi in calo del 14% a 35,8 miliardi di euro e ha sospeso la guidance per l'anno in corso a causa dell'incertezza legata ai dazi imposti da Trump

Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.

Le performance dei mercati finanziari principali

🇺🇸 S&P500: +0,58% 

🇺🇸 NASDAQ: +0,55%

🇮🇹 FTSE MIB: +1,09%

🇪🇺 € STOXX 600: -0,17%

🇨🇳 SZSE COMPONENT: +0,74%

🇮🇳 NIFTY 50: -0,01%

🇯🇵 NIKKEI 225: +0,54%

💵 EUR/USD: -0,03% 

🥇 ORO: -0,49%

Wall Street ha chiuso la giornata di ieri con in liggero rialzo, con l'S&P 500 in rialzo dello 0,58% e il Nasdaq che ha segnato un +0,55%, sostenuti dalle aspettative di un possibile allentamento delle tensioni commerciali.

In Europa, Piazza Affari ha brillato con il FTSE MIB che ha messo a segno un progresso dell'1,09%, sovraperformando nettamente il resto del continente, come testimoniato dal calo dello 0,17% dell'Euro Stoxx 600.

I mercati asiatici presentano stamattina un quadro misto, con movimenti contenuti mentre gli investitori digeriscono i dati economici. Il Nikkei giapponese avanza dello 0,54%, tornando agli scambi dopo la festività pubblica, mentre il Component di Shenzhen sale dello 0,74%. Più debole l'India, con il Nifty 50 in leggera flessione (-0,01%) a causa delle crescenti tensioni con il Pakistan.

Sul fronte macroeconomico, pesano i dati deludenti dell'attività manifatturiera in Cina e Giappone, fortemente influenzati dalle tensioni commerciali e dai dazi imposti dall'amministrazione Trump. Il PMI manifatturiero cinese è sceso a 49,0 in aprile, segnalando una contrazione dell'attività industriale, mentre la produzione industriale giapponese è calata dell'1,1% mensile.

Nonostante questi segnali di rallentamento, i mercati sembrano trovare supporto nelle dichiarazioni di Donald Trump che ha ammorbidito la posizione sui dazi automobilistici e ha aperto alla possibilità di un accordo con Pechino: "La Cina vuole fare un accordo, noi vogliamo fare un accordo".

Sul mercato valutario, l'euro/dollaro si mantiene stabile con una minima variazione dello 0,03%, mentre l'oro prosegue la correzione dai recenti massimi con un calo dello 0,49%. Decisamente negativo il petrolio, con il Brent in discesa dell'1,15% a 62,55 dollari, avviandosi verso la maggiore perdita mensile di sempre per il mese di aprile.

Stellantis sospende le previsioni 2025: ricavi giù del 14% e incubo dazi

Il colosso automobilistico italo-francee attraversa chiude un altro trimestre difficile e decide di non fornire previsioni per l'anno in corso, citando l'incertezza legata alle politiche tariffarie di Trump.

Stellantis ha chiuso i primi tre mesi del 2025 con ricavi netti pari a 35,8 miliardi di euro, in drastico calo del 14% rispetto ai 41,7 miliardi registrati nello stesso periodo dell'anno precedente. Un risultato che conferma le difficoltà del gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA, già evidenti nel 2024.

A pesare sui conti è stato soprattutto il crollo dei volumi: le spedizioni consolidate sono diminuite del 9% a 1,217 milioni di unità, mentre quelle combinate (incluse le joint venture non consolidate) hanno registrato una flessione ancora più marcata del 10% a 1,233 milioni.

La performance più deludente arriva dal mercato nordamericano, tradizionalmente il più redditizio per il gruppo. In questa regione le spedizioni sono crollate del 20% a 325 mila veicoli, mentre i ricavi hanno subito un tracollo ancora più pesante del 25% a 14,42 miliardi.

Stellantis attribuisce questo risultato a diversi fattori: un'estesa chiusura degli impianti a gennaio, rallentamenti legati alla transizione verso nuovi modelli e l'effetto di un mix prodotto meno favorevole.

Anche nel Vecchio Continente i numeri sono negativi, ma in misura più contenuta. Nell'Europa allargata le spedizioni sono scese dell'8% a 567 mila auto, mentre i ricavi hanno registrato una contrazione del 3% a 13,57 miliardi.

La decisione più significativa riguarda però le prospettive future. Stellantis ha annunciato la sospensione della guidance per l'intero esercizio 2025, motivandola con l'incertezza legata ai dazi imposti alle auto dall'amministrazione Trump e alla difficoltà di prevedere l'impatto sui volumi e sulla competitività.

La mossa arriva proprio mentre il presidente americano cerca di ammorbidire parzialmente l'impatto dei dazi del 25% imposti sulle auto importate. Trump ha infatti firmato ieri due ordini che offrono alle case automobilistiche crediti e altri meccanismi compensativi per attenuare l'effetto delle tariffe sui componenti importati usati nella produzione americana.

Nonostante il quadro generale negativo, Stellantis evidenzia alcuni segnali incoraggianti. In Europa, la quota di mercato EU30 è salita al 17,3% nel primo trimestre, in aumento di 1,9 punti percentuali rispetto al quarto trimestre del 2024, grazie soprattutto al successo di modelli recentemente lanciati.

In Nord America, le vendite retail di modelli strategici come Jeep Grand Cherokee, Compass e Ram 1500/2500 sono aumentate di oltre il 10% anno su anno. Particolarmente significativo il balzo degli ordini retail nel mese di marzo 2025: +82% rispetto a marzo 2024, il miglior risultato mensile dal giugno 2023.

Particolarmente negativa la performance del brand italiano di lusso Maserati, che ha visto un crollo del 48% delle spedizioni (da 3.300 a 1.700 unità) e del 50% dei ricavi, passati da 313 a 157 milioni. Sulle sorti del marchio del Tridente circolano da tempo voci di una possibile cessione, prontamente smentite da un portavoce della società: "Con tutto il rispetto, Maserati non è in vendita".

La presentazione dei risultati avviene in un momento di transizione per la governance del gruppo. Stellantis ha confermato che il processo di selezione del nuovo amministratore delegato è in corso e si concluderà nel primo semestre 2025, dopo l'uscita di scena di Carlos Tavares avvenuta a inizio dicembre 2024.

Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda e noi ci sentiamo, come sempre, all’aggiornamento di domani.

 

 

 

Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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