Fallimento Nikola: svanisce il sogno della Tesla dei camion

Nikola dichiara bancarotta, ponendo fine a un'ambiziosa corsa verso l'innovazione nei camion elettrici.

La startup Nikola ha presentato istanza di fallimento

Nikola Corporation, la startup americana di camion elettrici e a idrogeno, ha ufficialmente presentato istanza di fallimento volontario ai sensi del Chapter 11 del Codice fallimentare degli Stati Uniti presso la Corte del Distretto del Delaware. Il titolo Nikola (NKLA) crolla del 40%, toccando il valore simbolico di 0,46 dollari per azione. Simbolico perchè il titolo è arrivato a perdere il 99,9% dalla sua quotazione avvenuta poco più di 4 anni fa nel 2020.

2025 02 19 Nikola bancarottaL’azienda, un tempo considerata una delle più promettenti nel settore dei veicoli a zero emissioni, si trova ora ad affrontare un processo di vendita dei suoi asset per cercare di massimizzare il valore per i suoi stakeholder.

La decisione di Nikola arriva dopo anni di difficoltà finanziarie e operative, con un capitale sempre più limitato e un mercato dei veicoli elettrici in rallentamento. Con circa 47 milioni di dollari di liquidità disponibile, l'azienda ha annunciato che continuerà a fornire un servizio limitato per i camion attualmente in circolazione fino alla fine di marzo 2025, mentre cercherà di individuare nuovi partner per garantire la continuità operativa.

L’istanza di fallimento riporta passività comprese tra 1 e 10 miliardi di dollari e un numero di creditori stimato tra 1.000 e 5.000. Per tentare di contenere il danno e salvaguardare il valore degli asset, Nikola ha richiesto l’autorizzazione della Corte per avviare un’asta e un processo di vendita ai sensi della Sezione 363 del Codice fallimentare.

Fondata nel 2015 con l’ambizione di diventare la "Tesla dei camion", Nikola aveva attirato l’attenzione degli investitori e delle grandi aziende del settore, arrivando nel 2020 a una valutazione di oltre 30 miliardi di dollari, superando perfino Ford. Tra le partnership più importanti, quella con General Motors, che inizialmente prevedeva un investimento da 2 miliardi di dollari nella startup, e l'italiana Iveco, con la quale era stata lanciata una joint venture per offrire veicoli commerciali pesanti a zero emissioni in Nord America ed Europa 

Tuttavia, la situazione è rapidamente precipitata a seguito di numerosi problemi interni e scandali societari. Il fondatore e ex CEO Trevor Milton è stato condannato per frode nel 2022 per aver ingannato gli investitori sulla reale tecnologia di Nikola. Le rivelazioni di Hindenburg Research hanno ulteriormente minato la credibilità dell’azienda, portando a una crisi di fiducia e a un crollo del valore azionario.

Nikola non è l’unica azienda a soffrire la crisi dei veicoli elettrici. Il settore sta affrontando un periodo turbolento a causa dell’aumento dei costi di produzione, della riduzione degli incentivi governativi e della crescente concorrenza da parte delle case automobilistiche tradizionali. L’azienda ha cercato di raccogliere nuovi fondi, ridurre le passività e ottimizzare le proprie operazioni, ma gli sforzi non sono stati sufficienti a garantire la sopravvivenza a lungo termine.

Nonostante le difficoltà, Nikola ha continuato a produrre camion elettrici e a idrogeno fino al 2023, introducendo sul mercato modelli di Classe 8 e sviluppando una rete di rifornimento Hyla in California. Tuttavia, con solo 600 veicoli prodotti e costi operativi elevati, l’azienda non è riuscita a sostenere la sua crescita.

“Abbiamo affrontato molteplici fattori di mercato e macroeconomici che hanno influenzato la nostra capacità operativa,” ha dichiarato Steve Girsky, presidente e CEO di Nikola. Sfortunatamente, i nostri sforzi non sono stati sufficienti per superare queste sfide e il Consiglio ha determinato che il Chapter 11 rappresenta il miglior percorso possibile per la società e i suoi stakeholder.”

Il futuro di Nikola dipenderà ora dal successo del processo di vendita e dalla capacità di attrarre acquirenti interessati agli asset rimanenti. Il sogno di rivoluzionare il trasporto pesante con soluzioni a zero emissioni sembra dunque destinato a dissolversi, almeno per ora.

Come muoversi sui mercati

Investire in megatrend come le batterie elettriche e l’idrogeno può sembrare un’opportunità irresistibile, ma è importante ricordare che trovare la "nuova Tesla" è estremamente difficile e comporta rischi elevati. Come ho spiegato nei miei articoli su le batterie elettriche e l’idrogeno, se da un lato ci sono enormi potenzialità, dall’altro il fallimento di realtà come Nikola dimostra quanto sia pericoloso puntare su aziende emergenti in settori ancora in fase di sviluppo.

Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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