BCE taglia 25 punti e segnala pausa

La BCE taglia i tassi per la sesta volta, ma segnala una possibile pausa mentre l'Europa si prepara ad affrontare nuove sfide geopolitiche e commerciali.

BCE taglia ancora, ma frena sull'allentamento

La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di interesse per la sesta volta consecutiva da giugno, abbassando il tasso sui depositi di 25 punti base al 2,50% con una decisione quasi unanime (solo il governatore austriaco Robert Holzmann si è astenuto), descrivendo la propria politica monetaria come "significativamente meno restrittiva" - un segnale interpretato dagli analisti come l'indicazione che il ciclo di allentamento monetario potrebbe rallentare o addirittura fermarsi nei prossimi mesi.

La presidente Christine Lagarde ha sottolineato durante la conferenza stampa che le future decisioni dipenderanno strettamente dai dati economici, mantenendo un approccio flessibile e senza impegnarsi in un percorso predeterminato: "Se i dati indicano che la posizione più appropriata è un taglio, sarà un taglio. Se, d'altra parte, i dati indicano che la decisione più appropriata è non tagliare, allora ci sarà una pausa". Contemporaneamente, la BCE ha rivisto al rialzo le proiezioni di inflazione per il 2025 al 2,3% dal precedente 2,1%, citando i prezzi energetici più elevati, e ha indicato che l'obiettivo del 2% sarà raggiunto solo "all'inizio del 2026" anziché entro la fine di quest'anno come precedentemente previsto. Sul fronte della crescita, le previsioni sono state abbassate allo 0,9% per il 2025 (dal precedente 1,1%) e all'1,2% per il 2026 (dal 1,4%), riflettendo "esportazioni più basse e una persistente debolezza negli investimenti".

Queste revisioni sono influenzate dalle incertezze geopolitiche legate al disimpegno militare americano dall'Ucraina, con l'UE che valuta di mobilitare circa 800 miliardi di euro per la difesa. In Germania, Friedrich Merz ha promesso un cambio di rotta fiscale, con un nuovo fondo da 500 miliardi per infrastrutture e difesa. A complicare il quadro ci sono le tensioni commerciali con gli USA e il rischio di tariffe reciproche. Questa combinazione di fattori pone la BCE in una posizione delicata tra sostenere la crescita e controllare l'inflazione, richiedendo un equilibrio sottile e una continua vigilanza sui dati economici, come ha sottolineato Lagarde affermando che il consiglio dovrà essere "estremamente vigile e agile" per rispondere a uno scenario in rapida evoluzione.

Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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