Trump: da aprile dazi al 25% su auto, farmaci e semiconduttori

Benvenuto al quotidiano appuntamento con l’aggiornamento sui mercati finanziari. Auto, farmaci e semiconduttori: dazi del 25% sui tre settori strategici nel mirino di Donald Trump.

Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella giornata di ieri.

Le performance dei mercati finanziari principali

🇺🇸 S&P500: +0,24%

🇺🇸 NASDAQ: +0,07%

🇮🇹 FTSE MIB: +0,59%

🇪🇺 € STOXX 600: +0,32%

🇨🇳 SZSE COMPONENT: +1,46%

🇮🇳 NIFTY 50: -0,09%

🇯🇵 NIKKEI 225: -0,34%

💵 EUR/USD: +0,08%

🥇 ORO: +0,13%

Mercati in ordine sparso, in una seduta dominata dall'attesa per i verbali della Federal Reserve e dalle nuove minacce sui dazi del presidente Trump, che ha ventilato tariffe del 25% su auto, farmaci e semiconduttori.

Wall Street chiude con variazioni contenute: l'S&P 500 guadagna lo 0,24% e il Nasdaq si ferma a +0,07%, con gli investitori che sembrano reagire con minor preoccupazione alle tensioni commerciali, interpretando le mosse di Trump più come una tattica negoziale.

Prevale il segno più in Europa, dove il FTSE MIB avanza dello 0,59% e l'Euro Stoxx 600 sale dello 0,32%. A sostenere il sentiment il calo dello spread italiano in area 105 punti, ai minimi dal 2021, mentre prosegue con successo il collocamento del BTP Più con richieste per 9,3 miliardi.

In Asia performance divergenti: forte rialzo per la Cina con lo SZSE Component a +1,46%, mentre il Nikkei giapponese cede lo 0,34%, penalizzato dal comparto auto dopo l'annuncio di possibili dazi USA. Toyota e Honda hanno perso rispettivamente l'1,7% e il 2,3%. Leggermente negativo l'indice Nifty 50 indiano (-0,09%).

Sul fronte valutario, l'euro si rafforza marginalmente sul dollaro (+0,08%), mentre l'oro registra un modesto +0,13%, mantenendosi comunque vicino ai massimi storici nel clima di incertezza sui futuri sviluppi delle tensioni commerciali.

Trump prepara i super-dazi: 25% su auto, farmaci e semiconduttori

Il presidente americano Donald Trump annuncia una nuova offensiva nella guerra commerciale globale. A partire da aprile, l'amministrazione USA potrebbe imporre dazi del 25% su automobili, semiconduttori e prodotti farmaceutici importati, in quella che si preannuncia come la più ampia espansione delle barriere commerciali dall'inizio del suo mandato.

"Probabilmente vi dirò il 2 aprile, ma sarà nell'ordine del 25%", ha dichiarato Trump ai giornalisti presso il suo club di Mar-a-Lago in merito alle tariffe sulle auto. Per farmaci e semiconduttori, ha aggiunto che i dazi "saranno del 25% o superiori, e aumenteranno sostanzialmente nel corso dell'anno".

L'impatto potrebbe essere particolarmente significativo per il settore automobilistico: nel 2024 circa 8 milioni di auto e veicoli leggeri importati negli USA hanno rappresentato la metà delle vendite totali. Tra i più colpiti i costruttori europei come Volkswagen e asiatici come Hyundai. Per Toyota e Honda, secondo le stime di Bloomberg Intelligence, un dazio del 25% equivarrebbe rispettivamente a un terzo e alla metà dei profitti previsti per l'anno fiscale 2025.

Il presidente ha precisato che le misure mirano a incentivare la produzione negli Stati Uniti: "Quando hanno il loro stabilimento qui non c'è alcun dazio, quindi vogliamo dare loro una possibilità". Non è ancora chiaro se le misure colpiranno specifici paesi o si applicheranno a tutte le importazioni, né se le auto prodotte nell'ambito dell'accordo di libero scambio con Canada e Messico saranno esentate.

Gli analisti avvertono che i nuovi dazi potrebbero avere effetti a catena, tra cui prezzi più alti per i consumatori e costi significativi per l'industria. Secondo Bloomberg Economics, i paesi più esposti sono il Messico e la Corea del Sud, dove le esportazioni di auto verso gli USA rappresentano rispettivamente il 2,4% e l'1,8% del PIL. Nel settore dei chip, Malaysia e Singapore risultano tra i più vulnerabili.

Gli altri paesi hanno già promesso una rapida ritorsione una volta che i dazi di Trump entreranno in vigore, puntando a colpire beni politicamente sensibili prodotti negli stati repubblicani. La commissaria europea al Commercio si recherà questa settimana a Washington per un ultimo tentativo di evitare i dazi di aprile. Trump, tuttavia, ha segnalato che nessun paese potrà sfuggire alle tariffe se riterrà che le relazioni commerciali siano squilibrate.

Come muoversi da investitori?

In un contesto di crescenti tensioni commerciali e possibile escalation dei dazi, diventa fondamentale valutare attentamente l'impatto sui portafogli di investimento, l'importanza della diversificazione e di una prospettiva di lungo termine.

Per approfondire le possibili conseguenze della nuova era Trump sui mercati finanziari e le principali asset class, vi invitiamo a leggere il nostro articolo "Quale impatto potrebbe avere sulle principali asset class la vittoria di Trump?", dove analizziamo nel dettaglio le implicazioni di un ritorno al protezionismo.

Per navigare questo periodo di incertezza, suggeriamo di consultare due interessanti raccolte di approfondimenti:

  • La sezione "Diversificazione", dove troverete analisi e strategie su come costruire un portafoglio resiliente
  • Gli articoli dedicati al "Lungo Termine", che spiegano l'importanza di mantenere un orizzonte temporale adeguato nelle scelte di investimento

Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento, è fondamentale valutare attentamente il proprio profilo di rischio e orizzonte temporale, considerando che l'incertezza sulle politiche commerciali potrebbe portare a un aumento della volatilità sui mercati.

Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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