I dazi di Trump scatenano la peggiore seduta dal 2020

La tempesta scatenata dai dazi di Trump travolge le Borse mondiali, con Wall Street che registra la peggior seduta dai tempi del Covid.

Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella seduta di ieri.

Le performance dei mercati finanziari principali

🇺🇸 S&P500: -4,84% 

🇺🇸 NASDAQ: -5,97%

🇮🇹 FTSE MIB: -3,60%

🇪🇺 € STOXX 600: -2,57%

🇨🇳 SZSE COMPONENT: -1,40%

🇮🇳 NIFTY 50: -1,21%

🇯🇵 NIKKEI 225: -2,80%

💵 EUR/USD: -0,18% 

🥇 ORO: -0,15%

Seduta drammatica ieri sui mercati globali, con Wall Street che ha sofferto la peggiore giornata dal 2020. L'S&P 500 ha perso il 4,84% e il Nasdaq è crollato del 5,97%, cancellando 2.000 miliardi di dollari di capitalizzazione.

I listini europei hanno seguito la stessa direzione: FTSE MIB in calo del 3,60% e Euro Stoxx 600 a -2,57%, bruciando oltre 400 miliardi di valore.

I mercati asiatici hanno esteso le perdite questa mattina, con il Nikkei giapponese in calo del 2,80% ai minimi da agosto e il Topix a -3,37%. Australia in forte ribasso con l'S&P/ASX 200 in calo del 2% ai minimi da otto mesi. Più contenute le perdite in India, con il Nifty 50 a -1,21%.

Le Borse di Cina, Hong Kong, Taiwan e Indonesia restano chiuse per festività, contribuendo ai volumi ridotti nella regione in una giornata di elevata volatilità.

Guerra commerciale: i nuovi dazi affondano Wall Street e i listini europei

La Borsa americana ha vissuto ieri la peggiore seduta dal giugno 2020, con l'indice S&P 500 che ha registrato un tonfo del 4,8%, cancellando 2.500 miliardi di dollari di capitalizzazione. Una giornata nera innescata dall'annuncio dei nuovi dazi commerciali imposti dall'amministrazione Trump.

Il Nasdaq è stato travolto ancora più pesantemente con un drammatico -5,97%, trascinato al ribasso dalle vendite sui colossi tecnologici. Apple ha ceduto il 9%, mentre Nvidia e Tesla hanno subito crolli significativi. Nel settore dell'abbigliamento, Nike ha perso il 14% dopo l'annuncio di dazi su paesi manifatturieri chiave come Vietnam e Indonesia.

L'ondata di panico non ha risparmiato i mercati europei, dove il FTSE MIB italiano ha lasciato sul terreno il 3,60% e l'Euro Stoxx 600 ha chiuso a -2,57%, bruciando oltre 400 miliardi di capitalizzazione nel Vecchio Continente.

Al centro della tempesta ci sono i nuovi dazi commerciali americani, l'aumento tariffario più ripido dell'ultimo secolo: una tariffa base del 10% su tutte le importazioni negli Stati Uniti, con misure ancora più severe per circa sessanta nazioni. Questa mossa senza precedenti ha paralizzato i mercati globali, facendo emergere seri timori di recessione.

In questo clima di crescente incertezza, la volatilità è schizzata alle stelle, con l'indice VIX balzato a 30, il livello più alto dell'anno. Gli investitori, presi dal panico, hanno cercato rifugio nei tradizionali beni difensivi come i titoli di Stato e lo yen giapponese, mentre il dollaro ha registrato il crollo più consistente mai registrato secondo l'indice Bloomberg.

Nonostante la reazione negativa dei mercati, Donald Trump non ha mostrato segni di ripensamento. Al contrario, il presidente ha avvertito che presto potrebbero essere colpiti anche i settori farmaceutico e dei chip. Trump ha commentato che la reazione dei mercati "era attesa" e ha previsto che "ci sarà un boom dell'economia", dichiarandosi disponibile a trattare solo se i paesi "offrissero qualcosa di fenomenale".

Riflettendo le preoccupazioni globali, i mercati asiatici hanno esteso le perdite nella sessione di venerdì. Il Nikkei giapponese ha perso il 2,80%, scivolando ai minimi da agosto 2024, mentre crescono i timori per le economie fortemente orientate all'export come Giappone, Cina e Corea del Sud.

Sul fronte obbligazionario, la ricerca di sicurezza ha innescato un forte rally, spingendo il rendimento dei Treasury decennali brevemente sotto la soglia psicologica del 4% per la prima volta da ottobre. In questo contesto, gli operatori hanno rapidamente rivisto le loro aspettative, scommettendo ora su quattro tagli dei tassi da parte della Federal Reserve entro fine anno.

La risposta internazionale non si è fatta attendere: l'Unione Europea ha promesso ritorsioni immediate, la Cina ha annunciato contromisure per proteggere i propri interessi, mentre il Canada ha già imposto tariffe del 25% sulle auto USA non incluse nel trattato commerciale USMCA.

Le ripercussioni della guerra commerciale hanno colpito duramente anche i miliardari della tecnologia: il fondatore di Meta, Mark Zuckerberg, ha visto evaporare 17,9 miliardi di dollari in un solo giorno, mentre il patrimonio di Jeff Bezos si è ridotto di 15,9 miliardi.

Con i mercati in bilico, gli occhi degli investitori sono ora puntati sul rapporto sull'occupazione americano in uscita oggi, il primo dato trimestrale significativo che potrebbe influenzare profondamente i mercati e orientare le prossime mosse della Fed in questo nuovo scenario di incertezza globale.

Come muoversi da investitori?

In un contesto di elevata volatilità come quello attuale, diventa fondamentale per gli investitori adottare un approccio disciplinato e consapevole. La situazione richiama molti degli elementi che abbiamo analizzato nel nostro recente articolo "Le ragioni dietro la volatilità dei mercati finanziari", dove evidenziavamo come dopo un rally che ha portato i principali indici globali a testare nuovi massimi storici, il mercato stia attraversando una fase di correzione guidata da fattori di diversa natura.

In momenti come questi, due pilastri dell'investimento finanziario diventano ancora più rilevanti: la diversificazione e la corretta gestione del rischio. Come approfondito nei nostri podcast "I pilastri dell'investimento finanziario: la diversificazione" e "I pilastri dell'investimento finanziario: il rischio finanziario", distribuire gli investimenti su classi di attività differenti e comprendere il proprio profilo di rischio può fare la differenza tra subire passivamente la volatilità o trasformarla in un'opportunità.

Gli investitori dovrebbero evitare decisioni impulsive e mantenere una prospettiva di lungo termine, ricordando che i periodi di forte volatilità spesso offrono punti di ingresso interessanti per chi ha una strategia ben definita e la disciplina per seguirla.

Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda e noi ci sentiamo, come sempre, all’aggiornamento di domani.

 

Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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