L'AI cinese affonda Nvidia: -589 miliardi in Borsa

 Benvenuto al quotidiano appuntamento con l’aggiornamento sui mercati finanziari. Tonfo Nvidia: il colosso dei chip perde 589 miliardi di dollari di capitalizzazione mentre DeepSeek, la startup cinese dell'AI low-cost, fa tremare la Silicon Valley.

Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella giornata di ieri.

Le performance dei mercati finanziari principali

🇺🇸 S&P500: -1,46%

🇺🇸 NASDAQ: -3,07%

🇮🇹 FTSE MIB: -0,03%

🇪🇺 € STOXX 600: -0,07%

🇨🇳 SZSE COMPONENT: -1,33%

🇮🇳 NIFTY 50: +0,84%

🇯🇵 NIKKEI 225: -1,43%

💵 EUR/USD: -0,48%

🥇 ORO: +0,22%

Seduta pesante per Wall Street, con il Nasdaq che ha lasciato sul terreno il 3,07% e l'S&P 500 l'1,46%, affondati dall'effetto DeepSeek. La startup cinese di intelligenza artificiale ha scatenato un'ondata di vendite sui titoli tech dopo aver annunciato di aver sviluppato un modello di AI competitivo a costi molto più bassi. Nvidia ha guidato i ribassi perdendo il 16,86% e bruciando 589 miliardi di capitalizzazione, il maggior calo giornaliero della sua storia.

Più resiliente l'Europa, con Milano che ha chiuso vicino alla parità (-0,03%) e l'Euro Stoxx 600 in leggero calo dello 0,07%. A Piazza Affari riflettori puntati sul risiko bancario: Mediobanca ha chiuso in leggero rialzo (+0,18%) a 16,5 euro, mentre Mps ha ceduto il 2% a 6,362 euro, portando il valore dell'offerta di scambio a 14,63 euro, con uno sconto dell'11% rispetto al prezzo iniziale. Secondo gli analisti di IntesaSanpaolo, Siena potrebbe permettersi un rilancio cash di 1,2 euro per azione.

Performance negativa in Asia, dove il Nikkei ha perso l'1,43% e la Cina l'1,33%, con i mercati che scontano i timori per la competizione tecnologica USA-Cina. Sul mercato valutario l'euro si è indebolito dello 0,48% sul dollaro, mentre l'oro ha guadagnato lo 0,22%. La ricerca di asset rifugio ha spinto al ribasso i rendimenti dei Treasury, con il decennale USA che è sceso al 4,53%.

DeepSeek spaventa l'AI americana: Nvidia a picco

Il terremoto DeepSeek scuote Wall Street e i colossi dell'intelligenza artificiale. La startup cinese, che ha sviluppato un modello di AI competitivo a costi drasticamente inferiori, ha innescato un'ondata di vendite che ha colpito duramente il settore tech, con Nvidia che ha perso il 16,86% bruciando 589 miliardi di dollari di capitalizzazione, il maggior calo giornaliero nella storia dei mercati USA.

L'approccio low-cost di DeepSeek, che dichiara di aver sviluppato il suo modello con soli 5,6 milioni di dollari, ha messo in discussione la narrativa della Silicon Valley secondo cui servono investimenti massicci per sviluppare AI all'avanguardia. Il modello cinese, che secondo gli analisti sarebbe competitivo con ChatGPT ma a un decimo del costo, ha scatenato il panico tra gli investitori proprio mentre le big tech americane annunciano nuovi investimenti miliardari nel settore.

Il sell-off ha colpito l'intero settore dei semiconduttori: Broadcom ha perso il 16,5%, Arm il 10% e AMD il 6%. I miliardari del tech hanno visto evaporare 108 miliardi di dollari di patrimonio in un solo giorno, con il CEO di Nvidia Jensen Huang che ha perso 20,1 miliardi. Un colpo durissimo per il settore, considerando che Nvidia aveva quintuplicato il suo valore negli ultimi due anni cavalcando il boom dell'AI.

La stessa Nvidia ha cercato di rassicurare il mercato, definendo DeepSeek un "eccellente avanzamento dell'AI" che rispetta i controlli sulle esportazioni USA, sottolineando come l'inferenza richieda comunque "un numero significativo di GPU Nvidia". Ma secondo Alexandr Wang, CEO di Scale AI, le aziende cinesi potrebbero avere più chip avanzati di quanto Silicon Valley immagini: "I laboratori cinesi hanno più H100 di quanto si pensi, la mia stima è che DeepSeek ne abbia circa 50.000".

Il presidente Trump ha commentato che il lancio di DeepSeek "dovrebbe essere un campanello d'allarme" per l'industria americana, mentre Sam Altman di OpenAI ha definito R1 "un modello notevole", promettendo però che la sua azienda "continuerà a offrire modelli migliori". Pat Gelsinger, ex CEO di Intel, ha sottolineato come "le leggi sull'esportazione hanno limitato le risorse disponibili, quindi gli ingegneri cinesi dovevano essere creativi, e lo hanno fatto".

La vicenda mette in luce la crescente competizione tra USA e Cina nel settore dell'AI, con Pechino che sembra aver trovato un modo per aggirare le restrizioni americane sull'export di chip avanzati puntando su maggiore efficienza e risorse limitate. Tuttavia, rimangono ancora da chiarire molti aspetti su come DeepSeek sia riuscita a sviluppare un modello così avanzato con investimenti così contenuti: gli analisti non escludono che ci possano essere fattori chiave ancora da comprendere, dai reali costi di sviluppo all'effettivo accesso a risorse hardware avanzate. Una sfida che, al di là dei dubbi ancora da sciogliere, ha già iniziato a far vacillare le strategie di investimento della Silicon Valley.

Come muoversi da investitore

Le tensioni tra USA e Cina nel settore dell'intelligenza artificiale e il crollo di Nvidia ricordano quanto sia importante mantenere un approccio equilibrato e diversificato agli investimenti, soprattutto in settori ad alta volatilità come il tech. Se da un lato l'AI rimane uno dei megatrend più promettenti del prossimo decennio, come analizzato nel nostro articolo "Il settore dell'intelligenza artificiale è un investimento intelligente?", dall'altro è fondamentale non farsi trascinare dall'euforia di mercato.

La vicenda DeepSeek dimostra come anche i leader apparentemente incontrastati possano subire correzioni improvvise: è proprio in questi momenti che una corretta diversificazione mostra il suo valore. Vi invitiamo a consultare la nostra sezione dedicata alla "Diversificazione" per approfondire le strategie più efficaci per proteggere il proprio portafoglio dalla volatilità dei singoli settori.

Per l'investitore di lungo termine, queste fasi di turbolenza rappresentano un'opportunità per ribilanciare il portafoglio e valutare nuove opportunità con un orizzonte temporale adeguato. Nella nostra rubrica dedicata al "Lungo Termine" analizziamo proprio come mantenere una visione di ampio respiro senza farsi condizionare dalle oscillazioni di breve periodo, concentrandosi invece sui fondamentali e sulle prospettive di crescita strutturali.

Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda e noi ci sentiamo, come sempre, all’aggiornamento di domani.

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Davide Berti, consulente finanziario

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Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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