TikTok a Musk: il piano B della Cina?

Benvenuto al quotidiano appuntamento con l’aggiornamento sui mercati finanziari. La Cina valuta la cessione di TikTok USA a Musk per evitare il ban.

Prima di affrontare nel dettaglio questi sviluppi, diamo uno sguardo all'andamento dei principali indici nella giornata di ieri.

Le performance dei mercati finanziari principali

🇺🇸 S&P500: +0,16%

🇺🇸 NASDAQ: -0,38%

🇮🇹 FTSE MIB: -0,83%

🇪🇺 € STOXX 600: -0,55%

🇨🇳 SZSE COMPONENT: +3,42%

🇮🇳 NIFTY 50: +0,36%

🇯🇵 NIKKEI 225: -1,92%

💵 EUR/USD: +0,13%

🥇 ORO: +0,18%

Seduta contrastata sui mercati globali. Forte rimbalzo della Cina con lo Shenzhen Component che sale del 3,42% dopo l'intervento della CSRC (l'autorità di regolamentazione dei mercati) che ha promesso misure per stabilizzare i mercati. Un intervento che non si vedeva dal 2015.

Pesante il Nikkei (-1,92%) mentre i rendimenti dei bond giapponesi a 10 anni toccano l'1,25%, massimi da 14 anni, sulle attese di un rialzo dei tassi da parte della Bank of Japan la prossima settimana.

In Europa prevale il segno meno con il FTSE MIB che cede lo 0,83% e l'Euro Stoxx 600 che perde lo 0,55%. Wall Street chiude contrastata con l'S&P 500 in leggero rialzo (+0,16%) e il Nasdaq in calo (-0,38%). Gli investitori attendono i dati sull'inflazione USA di mercoledì, mentre secondo Bloomberg il team di Trump sta valutando aumenti graduali dei dazi tra il 2% e il 5% mensili.

Sul fronte valutario, l'euro guadagna lo 0,13% sul dollaro, mentre l'oro avanza dello 0,18%.

TikTok cerca la via d'uscita al ban: Musk in pole position

La partita di TikTok negli Stati Uniti potrebbe avere un colpo di scena: secondo Bloomberg, il governo cinese sta valutando come possibile opzione la vendita delle operazioni americane dell'app a Elon Musk se non riuscirà a evitare il ban previsto per il 19 gennaio. Una notizia che aggiunge un nuovo capitolo alla saga del social network più discusso degli ultimi anni.

Sebbene Pechino preferisca mantenere TikTok sotto il controllo di ByteDance, l'orientamento della Corte Suprema durante le udienze del 10 gennaio suggerisce che la legge sul divieto sarà probabilmente confermata. Una vendita a Musk, stretto alleato del presidente eletto Trump che ha speso oltre 250 milioni per la sua rielezione, potrebbe rappresentare un compromesso accettabile per il governo cinese.

Secondo lo scenario discusso, X (ex Twitter) potrebbe prendere il controllo di TikTok USA e gestire le due piattaforme insieme. Con oltre 170 milioni di utenti negli Stati Uniti, TikTok rafforzerebbe significativamente l'attrattiva pubblicitaria di X, mentre xAI, la società di intelligenza artificiale di Musk, potrebbe beneficiare dell'enorme mole di dati generati dall'app. La valutazione delle operazioni USA si aggirerebbe tra i 40 e 50 miliardi di dollari.

Il presidente eletto, che si insedierà il 20 gennaio, ha chiesto di ritardare il divieto per cercare una "soluzione politica" e ha incontrato il CEO di TikTok Shou Chew a Mar-a-Lago a dicembre. Altri potenziali acquirenti includono il miliardario Frank McCourt e l'investitore Kevin O'Leary attraverso il Project Liberty, mentre in passato anche Microsoft e Oracle avevano mostrato interesse.

Una vendita richiederebbe comunque l'approvazione di Pechino, che detiene una "golden share" in ByteDance e dovrebbe autorizzare la cessione dell'algoritmo di raccomandazione, considerato il vero asset strategico della piattaforma. Gli avvocati di TikTok hanno definito il report "pura finzione", evidenziando inoltre le significative difficoltà tecniche nel separare le operazioni USA dal resto del business globale.

Questa situazione sottolinea non solo le complessità tecniche e regolamentari legate a una potenziale cessione, ma anche il crescente intreccio tra dinamiche geopolitiche e interessi economici, un aspetto cruciale per chi investe nei mercati globali.

Come muoversi da investitore

La vicenda TikTok evidenzia come le tensioni geopolitiche possano influire sui mercati, specialmente quelli emergenti. Investire in queste realtà richiede una conoscenza approfondita dei fondamentali finanziari, ma anche del contesto politico e regolamentare, come dimostrano i casi cinesi legati a normative particolari e restrizioni tecnologiche.

In un contesto globale sempre più complesso, diversificare a livello geografico e settoriale è fondamentale per costruire un portafoglio resiliente. Ti invito a scoprire di più leggendo il mio articolo dedicato all'azionario dei mercati emergenti: "Azionario dei Paesi Emergenti", e consultando la mia raccolta di articoli sulla diversificazione per approfondimenti pratici e strategici.

Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda e noi ci sentiamo, come sempre, all’aggiornamento di domani.

 

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Davide Berti, consulente finanziario

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Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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