Elezioni negli Stati Uniti e mercati finanziari: cosa ci insegna la storia e cosa aspettarci nei prossimi mesi?

Difficoltà:

Tempo di lettura: 6 min

Il 5 novembre 2024, a distanza di quattro anni dall’inizio del mandato di Biden, i cittadini americani aventi diritto di voto sceglieranno il prossimo presidente degli Stati Uniti.

Gli ultimi mesi di campagna elettorale hanno visto un susseguirsi di colpi di scena, dapprima con il tentativo di assassinio di Donald Trump e successivamente con il ritiro dalla corsa di Biden. 

Prima del primissimo dibattito pubblico tra l’ex candidato democratico, Biden, e Trump, le attese erano per una lotta serrata voto a voto; dopo che l’attuale presidente degli Stati Uniti si è mostrato confuso e disorientato nel corso del primo dibattito pubblico contro Trump, con i sondaggi che hanno visto sprofondare una potenziale vittoria dei democratici (grafico 1), Biden si è ritirato dalla campagna elettorale

Grafico 1 – Chi vincerà le elezioni statunitensi, la reazione dopo il primo dibattito pubblico

Grafico 1 – Chi vincerà le elezioni statunitensi, la reazione dopo il primo dibattito pubblico

Dopo il ritiro di Biden dalla corsa elettorale, i sondaggi davano Trump favorito su tutti i potenziali sostituiti dell’attuale presidente degli Stati Uniti, con Kamala Harris che tra le preferenze democratiche è sembrata la più apprezzata (vedi immagine 1).

Immagine 1 – Trump è favorito su ogni candidato democratico, 25 luglio 2024)

 Immagine 1 – Trump è favorito su ogni candidato democratico, 25 luglio 2024)

Fonte: https://www.telegraph.co.uk/world-news/0/us-election-2024-poll-tracker-trump-desantis-biden/

Oltre ad una tendenza di rendimento medio positivo, l’anno delle elezioni ha storicamente avuto anche il range di oscillazione del rendimento più ampio rispetto agli altri anni, range compreso tra un meno 40% ed un più 33%.

La prima evidenza che emerge dall’analisi storica dei rendimenti dello S&P500 è quindi molto contrastata, evidenziando l’andamento randomico dei mercati con range di oscillazione molto ampi e non determinati dall’esito delle elezioni quanto piuttosto da fattori esogeni. 

Un’evidenza che emerge è quindi il fatto che le elezioni politiche nei paesi sviluppati non hanno grande rilevanza per i mercati finanziari la cui performance sembra non essere intaccata dal contesto interno; d’altra parte invece le elezioni politiche hanno notevole rilevanza nei paesi emergenti influenzandone direttamente i corsi dell’azionario domestico. Un esempio recente sono le elezioni politiche in India del giugno del 2024, con il Nifty50, indice che replica l’andamento dell’azionario indiano, che nel giorno dei risultati delle elezioni ha perso il 6%.

Compreso come il rendimento dell’azionario statunitense non sia tendenzialmente influenzato dalle elezioni andiamo a vedere se storicamente il mercato ha preferito il partito democratico o quello repubblicano, evidenziando quello che è stato il rendimento medio dell’S&P500 nell’anno successivo alle elezioni a seconda dello schieramento vincente e provando a capire se al mercato piaccia di più un partito piuttosto che l’altro.

L’immagine 2 mostra il rendimento dell’azionario statunitense nell’anno successivo alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti evidenziando il rendimento fatto registrare dallo S&P500 nel caso di vittoria repubblicana o vittoria democratica. 

Come mostrato dall’immagine, che analizza l’andamento dell’anno successivo all’esito delle elezioni a partire dal 1971 in poi, lo S&P500 ha avuto un rendimento medio che ha sfiorato il 16% nel caso di vittoria democratica, circa 9 punti percentuali al di sopra della media di rendimenti fatti registrare dall’S&P500 nell’anno successivo alle elezioni nel caso di vittoria repubblicana.

Immagine 2 – il rendimento dell’S&P500 nell’anno successivo alle elezioni statunitensi, 1971-2021

 Immagine 2 – il rendimento dell’S&P500 nell’anno successivo alle elezioni statunitensi, 1971-2021

Fonte: elaborazione Saxo su dati Bloomberg

La tendenza appena descritta potrebbe portare i più a concludere, erroneamente, che in caso di vittoria democratica l’azionario USA salirà di più che in caso di vittoria repubblicana: tale affermazione non ha solidità in quanto non c’è un nesso di causalità tra performance dell’azionario e partito vincitore delle elezioni. Restringendo infatti il focus sugli ultimi 4 mandati la tendenza vede un mercato azionario che è cresciuto maggiormente sotto l’amministrazione repubblicana di Trump (2017-2020) rispetto a quanto fatto nella precedente amministrazione Obama (2009-2016), confutando di fatto la tesi secondo la quale lo S&P500 preferisca una vittoria democratica ad una vittoria repubblicana.

 

Quindi cosa possiamo attenderci dalle elezioni presidenziali che si terranno a novembre? 

Una vittoria repubblicana piuttosto che una vittoria democratica non avrà un impatto diretto sul mercato in quanto guardando alle serie storiche non è stato rilevato alcun nesso di causalità tra partito vincitore e andamento dei mercati finanziari. 

Invesco, nel proprio outlook dedicato alle elezioni presidenziali, ha ribadito il concetto con una frase semplice ma efficace: “Investing and politics don’t mix”. Nel medesimo outlook gli analisti di Invesco hanno mostrato l’andamento simulato di 3 portafogli nel periodo compreso tra il 1900 e il 2023: uno sempre investito nell’indice Dow Jones Industrial Average sia che ci fossero repubblicani che democratici al governo, uno investito nell’indice solo in caso di guida repubblicana e uno investito nell’indice solo in caso di guida democratica. La simulazione è stata fatta ipotizzando l’investimento nel 1900 di 10.000$ e il risultato è mostrato dal grafico 1.

Grafico 2 – L’andamento dell’investimento di 10.000$ nel Dow Jones Industrial Average, sempre investito a mercato vs investito a mercato solo in caso di vittoria democratica o repubblicana, 1900-2023

 Grafico 1 – L’andamento dell’investimento di 10.000$ nel Dow Jones Industrial Average, sempre investito a mercato vs investito a mercato solo in caso di vittoria democratica o repubblicana, 1900-2023

Fonte: Invesco

Come mostrato dal grafico, la strategia di rimanere investiti a mercato ha portato i 10.000$ dell’investitore del 1900 a quasi 10 milioni di dollari nel 2023. La strategia invece di investire solamente in caso di amministrazione democratica ha trasformato i 10.000$ in 528.000$ mentre la strategia di investire nell’indice statunitense solamente in caso di vittoria repubblicana ha portato l’investitore a guadagnare solamente 181.000$ in 123 anni. 

La scelta di mantenere l’investimento nell’azionario statunitense nel lungo periodo è stata quindi quella che ha maggiormente premiato, grazie soprattutto al potere dell’interesse composto (https://www.davideberti.it/blog/interesse-composto-la-piu-forte-arma-per-i-tuoi-investimenti). 

Una vittoria repubblicana o democratica quindi non andrà ad intaccare una pianificazione efficace ed efficiente di lungo periodo. 

I catalizzatori che determineranno l’andamento dei mercati azionari nel corso del 2024 saranno i medesimi che hanno accompagnato gli investitori in questi ultimi anni: l’andamento delle aspettative di inflazione e tassi di interesse e i fondamentali del mercato azionario. 

Nella prima parte del 2024 i cambi di aspettative degli operatori di mercato circa la politica monetaria adottata dalla Federal Reserve hanno portato a giornate volatili in un contesto comunque decisamente rialzista: a dati sull’inflazione o sull’indice dei prezzi alla produzione sopra le aspettative sono seguite tendenzialmente giornate negative sul fronte dell’azionario, con le perdite dei principali indici azionari recuperate nelle sedute borsistiche successive, sedute trainate da catalizzatori positivi come ad esempio le trimestrali delle Big Tech o dati macro che testimoniavano potenziali rallentamenti della crescita dei prezzi. 

In sintesi quindi, anziché focalizzarsi sul possibile esito che le elezioni presidenziali potrebbero avere sui mercati, gli investitori dovrebbero mantenere il focus sull’andamento del ciclo economico e del ciclo monetario al fine di comprendere la direzionalità dei mercati azionari statunitensi di breve, consapevoli che il lungo periodo è il principale alleato per l’andamento dell’azionario. 

Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda.

Hai dubbi sull'efficienza o la pianificazione del tuo portafoglio di investimenti? Clicca qui e compila il modulo!

Davide Berti, consulente finanziario

Se vuoi rimanere aggiornato sui contenuti finanziari in tempo reale seguimi sulla mia pagina instagram!

Macroeconomia e analisi di mercato

Sostenibilità e finanza innovativa sono due importanti driver per il futuro degli investimenti. La sostenibilità deve considerare il rispetto di determinati criteri da parte di strumenti e/o aziende, con un occhio di riguardo verso l’ambiente e la parità di genere; la finanza innovativa sarà un importante driver che porterà alla creazione di nuove soluzioni di investimento: essere al corrente delle principali è fondamentale.

Gli ultimi articoli dal blog

  • La new economy italiana e il caso Tiscali: storia di una bolla made in Italy 2024-09-11

    Era il lontano 1999 e negli Stati Uniti, da qualche anno, le quotazioni delle aziende tecnologiche del Nasdaq continuavano a gonfiarsi imperterrite, alimentate dall’euforia irrazionale degli investitori statunitensi. In Italia l’onda dell’euforia statunitense inizio ad arrivare con i primi mesi...

    Leggi tutto …

  • Come un’eredità milionaria può darti problemi 2024-09-04

    L'eredità è un fenomeno complesso che va oltre la semplice trasmissione di beni materiali da una generazione all'altra. Essa racchiude una serie di aspetti psicologici che possono influenzare profondamente la mente e le emozioni dei soggetti coinvolti che devono essere pronti nella gestione – nel...

    Leggi tutto …

  • TFR in azienda o nel fondo pensione? 2024-08-28

    Il Tfr , acronimo di Trattamento di Fine Rapporto, è una parte della retribuzione del lavoratore dipendente che è accantonata su base mensile dal datore di lavoro e viene – se lasciata in azienda - erogata al termine del rapporto di lavoro.

    Leggi tutto …

  • Come evitare imposte di successione grazie alle donazioni 2024-08-21

    La tematica successoria è per molte persone un tabù e, in moltissime famiglie, si tende ad evitare il discorso per paura di “fare i conti in tasca” ad un genitore o ad un parente stretto o per timore di affrontare una tematica molto spinosa. Un’efficiente pianificazione finanziaria deve...

    Leggi tutto …

Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.