Nell’articolo di oggi parleremo di un elemento cardine nel processo di finanza personale di ogni risparmiatore, sto parlando del budgeting.
Che significa budgeting?
Tradotto in parole semplice significa semplicemente “fare budget”, cioè pianificare le proprie spese in anticipo avendo già presente quali guadagni avremo in cassa. Si tratta di cambiare paradigma, di non essere dominati dal denaro ma, al contrario, imparare a gestirlo secondo le proprie esigenze. Da buon padre di famiglia bisogna entrare nell’ottica di concepire il nostro nucleo familiare come una vera e propria “azienda”, ma in piccolo. Bisogna proteggere la propria famiglia e rendere solido il bilancio della nostra “azienda”, per evitare crisi economiche che potrebbero danneggiarci.
Dobbiamo imparare a prenderci cura del nostro denaro, perché la scuola non ce l’ha mai insegnato e quindi è fondamentale impararlo: tranquilli, sono qui per questo! La scuola non ci insegna a gestire il denaro, nè a risparmiarlo nè a investirlo, dobbiamo farlo da soli ed ecco che entra in gioco la mia figura, il vostro braccio destro in questo ambito.
Che si deve fare?
- Registra le uscite: Il primo step è quello di guardare gli estratti conto dei vostri conti correnti, quanto avete speso con le varie carte di credito e debito e segnarvi ogni centesimo speso negli ultimi 3 mesi.
- Categorizza le spese in diverse categorie: successivamente si devono divedere queste spese mensili in varie categorie come affitto/mutuo, spesa, cibo, abbonamenti, utenze, vacanze, regali, divertimento, distinguendo tra spese necessarie e spese non essenziali.
- Stabilisci le tue entrate: i tuoi guadagni devono essere definiti in modo preciso. Se sei un lavoratore dipendente basta guardare le ultime buste paga, al contrario, se sei un libero professionista con P. IVA, bisogna tenere una parte dei soldi per le tasse che ti verranno richieste dallo Stato.
- Controlla il tuo bilancio: va fatta una semplice operazione per capire se stiamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità, se stiamo spendendo troppo o se stiamo risparmiando qualcosa. Il calcolo è il seguente: Entrate – Uscite. Se la differenza è positiva, bene, significa che state risparmiando, al contrario, se il saldo è negativo, allora bisogna procedere per riportare questo bilancio in positivo.
Stai risparmiando?
Se spendete più di quanto guadagnate e non state risparmiando nulla non va bene. State creando debiti ora che dovranno essere ripagati in futuro. Innanzi tutto dovete pensare a far crescere il vostro risparmio e per fare ciò avete due alternative:
- Aumentare le vostre Entrate.
- Diminuire le vostre Uscite.
Sia chiaro, fare questo, specialmente agli inizi, è veramente complicato e lo capisco perché ci sono passati tutti, pure io. Aumentare le entrate non è una passeggiata, soprattutto per chi non investe. Analogamente, ridurre le spese potrebbe non essere facile rispetto al tenore di vita sostenuto in precedenza.
Lo so, non è affatto facile iniziare a risparmiare, anche perché risparmiare significa privarsi di qualcosa oggi per avere un capitale a disposizione in futuro. Spendere soldi oggi ci dà soddisfazioni. Al contrario, risparmiare non dà soddisfazioni per molti anni perché è un’operazione che richiede costanza e non è particolarmente divertente. Questo accade perché il livello di gratificazione che percepiamo nel momento in cui facciamo un acquisto, non è neanche lontanamente paragonabile a quello che sentiamo quando mettiamo la moneta nel salvadanaio.
Risparmiare però è fondamentale per ognuno di noi, senza risparmio non c’è investimento e senza investimento non c’è crescita e accumulazione del capitale a lungo termine, con tutti i benefici che ne conseguono.
Il più grande investitore di tutti i tempi, Warren Buffet, dice sempre “Non risparmiare dopo aver speso, ma spendi quello che ti rimane dopo aver risparmiato”. Questo è l’atteggiamento mentale, il paradigma nel quale porsi quando parliamo di finanza personale.
Il risparmio va allenato con costanza nel tempo: se ogni mese ci impegniamo sarà poi sempre più facile e diventerà un’abitudine, il passo più difficile è iniziare e non mollare durante questo lungo percorso. In questo contesto torna molto utile la citazione “Paga prima te stesso”. Che significa? Questa frase ci dice che bisogna per prima cosa appagare noi stessi e quindi appena si riceve la propria entrata mensile si deve mettere una parte di questa da parte come forma di risparmio, infatti, così facendo, stiamo aiutando noi stessi con un gesto automatico che ci aiuterà a raggiungere i nostri obiettivi finanziari.
Suggerimenti pratici
Sembra tutto molto complicato e facile solo nella teoria, ma ora voglio darvi un paio di consigli e suggerimenti pratici per ottimizzare il vostro bilancio:
- Usate più conti correnti, dando a ogni conto un preciso ruolo e destinazione d’uso per non commettere errori nella gestione del vostro denaro.
- Impostate bonifici automatici per non indurvi in errore o tentazione.
Ricordatevi che il risparmio non è fine a se stesso. Non stiamo risparmiando denaro per lasciarlo fermo sul conto corrente. Questo è un errore grave del quale vi ho già parlato più volte su questo blog. Questi soldi servono a costruire prima di tutto un valido Fondo per le emergenze, fedele alleato di ogni padre e madre di famiglia, ma poi questo denaro può essere usato per ripagare eventuali grossi debiti maturati o ancora meglio può essere messo in un fondo pensione complementare. Ribadisco che lasciare i vostri risparmi fermi per anni sul conto corrente non ha assolutamente senso.
Potrò sembrare un fanatico degli investimenti, lo so, ma è proprio il mio interesse a farvi prendere le decisioni finanziarie più corrette e razionali, che mi spinge a ribadire questi concetti che ho già ampiamente spiegato per voi in questo sito.
La regola del 50/30/20 per un bilancio corretto
Ed eccoci qui giunti, a questa regola d’oro che è famosa per la sua semplicità, ma anche per la sua efficacia.
La regola del 50/30/20 è stata citata per la prima volta all’interno del libro “All Your Worth: The Ultimate Lifetime Money Plan” scritto dalla senatrice statunitense Elizabeth Warren, docente di diritto commerciale a Harvard.
Funziona semplicemente dividendo il proprio budget in 3 parti:
- 50% in spese essenziali fisse come affitto/mutuo, utenze di casa, abbonamenti ai trasporti, cibo;
- 30% in spese non essenziali variabili come le vacanze, abbonamenti ai servizi streaming, intrattenimento, pranzi e cene al ristorante;
- 20% nel risparmio del tuo futuro per avere un fondo di emergenza oppure per un piano previdenziale integrativo oppure per ripagare i debiti o anche per investimenti nei mercati finanziari tramite un PAC.
Se vivi in città care (es. Milano), allora, forse, dovrai fare un 60/20/20 per l’alto costa della vita. Se sei giovane dovrai adattarti ad un 50/20/30.
Un esempio
Faccio un esempio pratico: Anna è una lavoratrice dipendente di 30 anni, vive a Genova e percepisce 2.000 euro netti di stipendio ogni mese. Con questa fantastica regola, sa che ogni mese metterà da parte il 20% del suo stipendio e quindi 400 euro. In un anno riuscirà a mettere da parte 4.800 euro, una bella cifra con la quale potrà iniziare a costruirsi un fondo di emergenza per essere al riparo da ogni imprevisto. Ogni mese sa che il 50% del suo stipendio, quindi 1.000 euro, sono destinati a coprire tutte le spese fisse che deve sostenere e che il restante 30% del suo stipendio (600 euro) potranno essere usati per le sue spese extra.
Come potete ben capire, seguire la regola del 50/30/20 non significa non doversi godere la vita, ma solo agire in modo più responsabile nella gestione del proprio denaro.
Se hai dubbi sulla definizione di una particolare spesa, chiediti semplicemente: “posso vivere senza?”. Se la risposta è sì, si tratta di un desiderio, non di una necessità.
Anche per oggi è tutto, io vi aspetto qui per il prossimo articolo.
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