Riconoscere un buon consulente finanziario

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Tempo di lettura: 6 min

Riconoscere un buon consulente finanziario è fondamentale per chi vuole avere una rivalutazione di qualità del proprio denaro nel tempo e soprattutto per evitare spiacevoli sorprese.

Ho pensato di darvi delle linee guida generali relative ai punti cardine che è necessario andare a toccare per comprendere se il consulente finanziario con cui si sta interagendo o si vorrà andare ad interagire può essere un’ottima scelta o meno per voi.

Quali potrebbero essere le domande e gli aspetti sui quali è fondamentale indagare per essere più tranquilli sul conto della persona alla quale si sta valutando o si è scelto di delegare la gestione ed il destino dei propri investimenti e di conseguenza dei propri risparmi?

Chi comanda domanda

Nel marketing e nel mondo delle trattative spesso viene ripetuta questa frase: “Chi domanda comanda”. Ciò vuol dire che, in media, chi fa le domande guida la conversazione. Spesso capita che i venditori non facciano altro che fare domande al cliente, facendolo parlare per avere più informazioni possibili sul suo conto, per provare a vendere un prodotto o servizio.

Questo è lecito, ma può essere sfruttato anche dal potenziale cliente per conoscere il professionista con cui sta interagendo e per capire se i suoi prodotti o servizi possono rivelarsi utili. Quando si interagisce con un professionista, a prescindere dalla categoria di cui fa parte, è importante fare domande per cercare di estrapolare maggiori informazioni possibili sulla sua persona e sul suo modo di lavorare. Spesso infatti non vengono poste delle vere e proprie domande, ma delle semplici richieste di rassicurazione che servono a poco o nulla per conoscere la vera identità, modo di lavorare del consulente. Ma non è sulle rassicurazioni che bisogna andare a focalizzarsi nella fase preliminare, ovvero in quella fase in cui si sta valutando se la persona con la quale si sta interagendo è di qualità o no ed è idonea per essergli affidata la gestione dei propri risparmi.

I punti cardine per la scelta

I punti cardine da tenere in considerazione, a mio parere, sono essenzialmente 4:

  1. Per prima cosa è importante fare all’ipotetico consulente finanziario (o comunque a qualsiasi professionista con il quale entriamo in contatto) domande relative alla sua persona. Questo è un punto critico, in quanto è fondamentale avere un’interazione con una bella persona. Bella persona ovviamente non dal punto di vista estetico, ma sotto l’aspetto dei valori etici e morali (almeno a parole). È necessario capire se chi abbiamo davanti è una persona buona, che si interessa effettivamente degli altri e mette in primo piano gli interessi del cliente senza avere un approccio egoistico. Questo per poter instaurare una relazione di qualità e di fiducia.  Indagare questi aspetti non è poi così difficile perché già a pelle si può capire se la persona con cui si sta interagendo è veramente interessata al cliente oppure è interessata semplicemente ai nostri soldi.
  2. Successivamente è necessario cercare di capire quali sono stati gli studi effettuati dal consulente finanziario durante la sua vita ed i risultati e i riconoscimenti che ha ottenuto durante la sua carriera. Ovviamente non si può fare di tutta l’erba un fascio: esistono sicuramente professionisti che non sono laureati e fanno consulenza finanziaria che sono molto più competenti di consulenti laureati. Tendenzialmente però se una persona ha portato a termine determinati studi, ha conseguito master o doppie lauree potrà avere delle competenze in più o comunque delle larghe vedute e ciò lo potrebbe aiutare nel lavoro in generale e di conseguenza anche nella gestione dei vostri risparmi. Anche i risultati e i riconoscimenti ottenuti durante la carriera sono importanti ai fini della valutazione: se il consulente finanziario ha ottenuto certificazioni e riconoscimenti di un certo tipo e livello, acquisisce sempre più una presenza all’interno del settore e si afferma giorno dopo giorno come professionista. Non bisogna quindi aver paura di chiedere al professionista quali risultati ha raggiunto e come li ha raggiunti sia dal punto di vista degli studi che delle certificazioni e risultati.
  3. In terzo luogo è fondamentale porre consulente finanziario la seguente domanda: “Come guadagni?”. Questo è un quesito che quasi mai viene posto dal potenziale cliente, forse per pudore o forse per timidezza. Probabilmente voi che mi seguite online siete i più “lanciati” e fate domande più giuste e mirate rispetto alle persone con le quali interagisco nel mondo reale, in quanto potreste essere maggiormente istruiti in campo finanziario. Comunque sia è fondamentale sapere come il professionista guadagna perché se la sua remunerazione è fatta in funzione dei prodotti che vende, per quanto il consulente possa essere ottimo nei punti precedentemente elencati, si troverà comunque in conflitto di interesse con voi per il fatto che la tipologia di investimenti proposta sarà influenzata dalla tipologia di prodotti che gli danno una remunerazione maggiore. È quindi fondamentale che il consulente finanziario con il quale si interagisce lavori in consulenza e di conseguenza guadagni sulla consulenza e non sul prodotto venduto. In questo modo i consigli che verranno dispensati saranno molto più efficaci ed efficienti per la crescita del vostro risparmio. Il suo unico interesse, infatti, sarà quello di far crescere sempre di più il denaro investito, poiché prende una percentuale sui vostri guadagni (più crescono i soldi, più cresce la sua percentuale di guadagno).
  4. È vero che è possibile trovare fin dal primo momento un buon consulente finanziario, con ottimi studi e risultati ed una onesta metodologia di remunerazione, ma non è troppo corretto fermarsi al primo consulente che si incontra. È più corretto e sicuro andare a fare un check con eventuali altri professionisti. In questo modo il cliente può avere sia una visione più ampia circa la qualità dei professionisti che il mercato offre sia può essere messo nella condizione di avere un rafforzativo rispetto alla persona scelta e quindi essere più convinto del consulente finanziario selezionato.

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Davide Berti, consulente finanziario

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Cosa fa il consulente finanziario?

Investire è importante, ma non è facile. In questo mondo così complesso è necessario affidarsi ad un professionista per ogni cosa. Ma se investire da soli è complicato e rischioso per questioni di esperienza, investire mal accompagnati potrebbe essere catastrofico. Acquisire le basi per comprendere se un professionista sa fare bene il suo lavoro e tratta i suoi clienti nel modo corretto non è così difficile. Scopriamo assieme quali sono le caratteristiche che deve avere un buon consulente finanziario.

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Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.