Molto probabilmente negli ultimi anni avete sentito parlare di Cathie Wood, la fondatrice di ARK Invest, una delle figure più innovative e controverse nel panorama degli investimenti globali.
Nota per il suo approccio audace e anticonformista, Wood è diventata famosa per aver scommesso pesantemente su aziende tecnologiche emergenti e settori rivoluzionari, come veicoli elettrici, intelligenza artificiale e biotecnologia.
Ma chi è veramente Cathie Wood? Come è arrivata a sfidare le convenzioni del settore?
Origini e formazione
Nata a Los Angeles, California, 26 novembre 1955 da una famiglia di immigrati irlandesi, Cathie Wood ha sviluppato fin da subito un grande interesse per il potere della tecnologia, grazie all'influenza del padre, ingegnere di sistemi radar. Questo contesto ha contribuito a formare la sua inclinazione verso la ricerca e il finanziamento di imprese innovative.
Dopo aver frequentato la Notre Dame Academy, una scuola cattolica femminile, Wood si laureò cum laude in finanza ed economia presso l'Università della California del Sud nel 1981. Successivamente, conseguì un Master in Business Administration in finanza presso la Marshall School of Business della stessa università.
Durante i suoi studi, uno dei suoi docenti fu il noto economista Arthur Laffer, che divenne un suo importante mentore e influenzò profondamente la sua comprensione della teoria economica. Nel 1977, grazie all’aiuto di Laffer, Wood ottenne un incarico come assistente economista presso Capital Group, dove lavorò per tre anni. Successivamente, nel 1980, si trasferì a New York per lavorare presso Jennison Associates, dove ricoprì diversi ruoli di rilievo, tra cui capo economista, analista, gestore di portafoglio e direttore generale.
Nel 1998, Wood co-fondò Tupelo Capital Management, un hedge fund con sede a New York, insieme a Lulu C. Wang.
Dopo aver accumulato una vasta esperienza nel settore finanziario, nel 2001 si unì ad AllianceBernstein come Chief Investment Officer (CIO) per le strategie tematiche globali, gestendo un portafoglio di 5 miliardi di dollari. Durante il suo periodo ad AllianceBernstein, affinò la sua capacità di individuare tendenze di crescita a lungo termine e di fare investimenti strategici. La crisi finanziaria del 2008 rappresentò un momento critico: nonostante le critiche per i risultati inferiori rispetto al mercato, Wood rimase fermamente convinta che l'innovazione dirompente fosse la chiave del successo a lungo termine.
Da Wall Street ad ARK Invest
Nel 2014, dopo che AllianceBernstein giudicò troppo rischiosa la sua proposta di fondi negoziati in borsa (ETF) gestiti attivamente, Cathie Wood decise di fondare ARK Invest. Piccola curiosità: il nome "ARK" trae ispirazione biblica e fa riferimento all'Arca dell'Alleanza (la Wood non ha mai nascosto la sua profonda fede cristiana).
Nei primi anni di vita ARK crebbe grazie al sostegno dei finanziatori. Tra i primi a supportare il progetto della Wood ci fu Bill Hwang, fondatore di Archegos Capital (passato alla cronaca per il fatto di essere definito colui che ha dato il via al fallimento di Credit Suisse).
Nel corso degli anni, la società guadagnò notorietà per i suoi ETF focalizzati sull'innovazione dirompente, sebbene i risultati siano stati altalenanti.
Il 2020, è l’anno del boom, l'ARK Innovation ETF (ARKK), il fondo principale di ARK, registrò performance straordinarie, classificandosi come il miglior fondo azionario globale. Ciò fece crescere a dismisura la fama di Cathie Wood rendendola (almeno temporaneamente) una delle figure più influenti e seguite nel mondo degli investimenti.
Tuttavia, nel 2021 e nel primo trimestre del 2022, ARKK subì perdite significative, dovute principalmente al rialzo dei tassi d'interesse e alla conseguente correzione dei titoli tecnologici ad alta crescita. Questo crollo mise alla prova la fiducia degli investitori e sollevò dubbi sulla strategia di investimento di Cathie Wood.
Per il decennio conclusosi il 31 dicembre 2023, Morningstar ha classificato i fondi ARK come la famiglia di fondi peggiore in termini di "distruzione della ricchezza", a causa del notevole declino degli asset.
Nel secondo trimestre del 2024 ARK Invest aveva un valore complessivo di portafoglio di 11,27 miliardi di dollari, investiti in 190 azioni.
Di seguito una rappresentazione grafica (Grafico 1) delle principali posizioni detenute da Cathie Wood tramite Ark Invest.
Grafico 1- Portafoglio ARK Investment Management
Fonte: Elaborazione dati Hedgefollow.com (al 30/06/2024)
La filosofia di investimento
La strategia di investimento di Cathie Wood si incentra sul concetto di ricerca di "innovazione dirompenti"; tecnologie emergenti capaci di trasformare radicalmente industrie e società.
Ciò significa che la strategia della Wood si basa su un’analisi approfondita che va oltre i tradizionali dati finanziari, includendo scoperte scientifiche, sviluppi tecnologici e cambiamenti sociologici.
Attraverso ARK Invest, Wood ha sempre puntato su settori all'avanguardia. La sua strategia non si è mai limitata a seguire le tendenze attuali, ma mira a identificare e capitalizzare le innovazioni che plasmeranno il futuro, investendo in aziende pioniere che operano all'intersezione di multiple tecnologie rivoluzionarie (robotica, automazione, big data, AI, genomica…).
Uno degli esempi più significativi di investimento è stata Tesla, avvenuto quando la maggior parte degli investitori era scettica riguardo al potenziale dell'azienda di auto elettriche. Questa scelta si rivelò vincente, contribuendo in modo significativo al successo dell'ARK Innovation ETF.
Tuttavia, va sottolineato che la strategia di Wood non è priva di rischi: il focus su aziende in rapida espansione comporta una volatilità elevata, e ci sono state preoccupazioni sulla sostenibilità a lungo termine di queste scelte di investimento, specialmente dopo il crollo del mercato del 2022.
Grafico 2 - Performance ARKK ETF
Fonte: Koyfin
Cosa possiamo imparare
Da questa storia emerge un quadro complesso e affascinante, tipico di un'investitrice controversa, capace di ottenere guadagni straordinari ma anche di affrontare perdite significative. La sua carriera illustra l'importanza di una visione a lungo termine: in un mercato dominato dalle fluttuazioni, Wood ha saputo riconoscere e scommettere su tendenze emergenti mantenendo la rotta nonostante le critiche e i momenti di instabilità.
Nonostante le sfide, ha continuato a sostenere il potenziale delle innovazioni dirompenti, mostrando che il coraggio di credere in un'idea può ripagare nel lungo periodo.
Il suo percorso evidenzia però anche l'importanza di un approccio critico. Mentre ci ispiriamo alla sua audacia, dobbiamo anche discernere opportunità reali e speculazioni rischiose. È cruciale comprendere che avere l'intuizione giusta sul mercato non è sufficiente: le valutazioni e il contesto macroeconomico svolgono un ruolo fondamentale. Fattori come l'inflazione, i tassi di interesse e le politiche monetarie influenzano in modo significativo le performance delle aziende. Investire in titoli con valutazioni eccessive, anche se promettenti, può portare a grandi perdite.
Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda.
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