Nel mondo degli investimenti, la ricerca di strategie efficaci è sempre stata al centro dell'attenzione degli investitori, siano essi professionisti o principianti. Una di queste strategie che ha guadagnato notevole popolarità negli ultimi anni è la strategia "momentum".
Questo approccio si basa su un principio tanto semplice quanto controintuitivo: i titoli che hanno performato bene nel recente passato tendono a continuare a farlo nel prossimo futuro.
Gli investimenti basati sul momentum sono spesso implementati tramite strumenti come gli ETF, che consentono agli investitori di ottenere esposizione a questa strategia in modo semplice ed efficiente. In questo articolo, vedremo in dettaglio cos’è la strategia momentum, come funzionano gli ETF momentum, i loro pro e contro, e come possono essere utilizzati in un portafoglio diversificato.
Cos’è la Strategia Momentum?
La strategia momentum si basa sull'osservazione che i titoli che hanno avuto una performance positiva tendono a mantenere questa tendenza per un periodo di tempo, mentre quelli che hanno avuto performance negative tendono a continuare a performare male. In sostanza, l’idea è di “cavalcare l'onda” del trend positivo, acquistando titoli con buone performance recenti e vendendo o evitando quelli con scarse performance.
Questa strategia si basa su fattori psicologici ed economici. Gli investitori tendono spesso a sovrastimare l’impatto di notizie positive o negative nel breve termine, facendo sì che il prezzo dei titoli si sposti in modo eccessivo rispetto al loro reale valore. Questo crea delle opportunità che gli investitori momentum cercano di sfruttare.
Un esempio di funzionamento della strategia momentum è quanto accaduto nell’immediato post Covid, periodo durante il quale dopo un rapido bear market è seguita la forte crescita dell’azionario tech statunitense, crescita sospinta dalla politica monetaria ultra-espansiva della FED. Molte azioni tech hanno registrato una crescita esplosiva, e la strategia momentum avrebbe suggerito di continuare a investire in questi titoli che stavano sovraperformando rispetto al resto del mercato.
Il grafico 1 mostra l’andamento di due ETF: l’MSCI World e l’MSCI World Momentum di iShares, andamento mostrato dal 2018 a metà 2024. Nel grafico è stato evidenziato il periodo post prima ondata di Covid, ossia il periodo caratterizzato da una decisa ripresa dei mercati dopo il crollo registratosi nel mese di marzo 2020.
Grafico 1 - l’andamento di MSCI World e MSCI World Momentum, 2018-2024
Fonte: elaborazione Ufficio Studi Davide Berti su dati yahoo finance
Come evidenziato dal grafico, nel periodo 2020-2022, la strategia momentum (linea rossa) ha decisamente sovraperformato l’MSCI World (linea blu) grazie alla sovra-esposizione a quelle azioni tech che hanno trainato la ripresa dei mercati. Con il finire del bull market nel 2022 l’ETF momentum ha iniziato a sottoperformare l’MSCI World, che rispetto all’MSCI World momentum ha fatto registrare negli anni una minor volatilità.
Gli strumenti per implementare la strategia momentum in portafoglio
Compresa quindi la strategia ed il funzionamento della stessa abbiamo già introdotto un modo per introdurla nel proprio portafoglio investimenti: gli ETF momentum. Gli ETF momentum sono strumenti finanziari che replicano la performance di un indice basato sulla strategia momentum. In altre parole, un ETF momentum seleziona e investe in azioni che mostrano una forte performance recente, nella speranza che continueranno a performare bene.
Questi ETF utilizzano algoritmi e criteri specifici per scegliere i titoli da includere nel portafoglio, generalmente basandosi su metriche come il rendimento degli ultimi 6-12 mesi. La costruzione del portafoglio viene aggiornata regolarmente, tipicamente ogni trimestre, per assicurarsi che includa sempre i titoli che mostrano il momentum più forte.
Pro e contro degli ETF momentum
Gli ETF momentum sono caratterizzati da numerosi pro e contro che ogni investitore dovrebbe conoscere prima di inserire tale tipologia di strumento in portafoglio.
Tra i pro rientrano:
- Semplicità e accessibilità Uno dei maggiori vantaggi degli ETF momentum è la loro semplicità. Invece di selezionare manualmente azioni basate su criteri di momentum, gli ETF consentono agli investitori di accedere a questa strategia in un'unica operazione. Basta acquistare un singolo ETF per avere esposizione a un paniere di titoli ad alto momentum.
- Diversificazione Gli ETF momentum offrono una diversificazione automatica, investendo in decine o centinaia di azioni con forti tendenze di crescita. Questo riduce il rischio specifico legato a una singola azienda, bilanciando il portafoglio e limitando le potenziali perdite.
- Potenziale di sovraperformance Studi accademici e ricerche di mercato hanno dimostrato che, nel medio periodo, le azioni con alto momentum tendono a sovraperformare rispetto al mercato più ampio. Gli ETF momentum, quindi, possono offrire un'opportunità per generare rendimenti superiori, specialmente durante fasi di mercato fortemente rialziste.
- Trasparenza e liquidità Come tutti gli ETF, quelli momentum sono quotati in borsa e possono essere acquistati e venduti durante l'orario di mercato. Questo li rende molto liquidi e trasparenti, permettendo agli investitori di monitorare facilmente le loro posizioni e prendere decisioni in tempo reale.
Analizzati i pro degli ETF momentum vediamo ora quelli che sono i contro di tale tipologia di strumenti:
- Rischio di reversal Uno dei principali rischi associati alla strategia momentum è il cosiddetto "reversal" o inversione di tendenza. Titoli che hanno avuto una forte performance possono subire bruschi ribassi, soprattutto in mercati volatili o in fasi di correzione. Gli ETF momentum, che sono costruiti per seguire i titoli migliori in termini di performance recente, possono essere esposti a rapidi cambiamenti di direzione.
- Rotazione frequente e costi elevati Poiché gli ETF momentum ribilanciano frequentemente il loro portafoglio per includere sempre i titoli con la migliore performance recente, questo comporta costi di transazione superiori rispetto a ETF passivi che replicano indici tradizionali. Anche se questi costi sono spesso mascherati all'interno delle commissioni di gestione dell'ETF, possono comunque influire sui rendimenti complessivi nel lungo periodo.
- Limitazioni in mercati laterali o ribassisti La strategia momentum funziona bene in mercati rialzisti, dove ci sono chiare tendenze di crescita. Tuttavia, in mercati laterali o ribassisti, dove non ci sono trend evidenti, la strategia può perdere efficacia. In questi contesti, gli ETF momentum potrebbero non riuscire a generare rendimenti interessanti o, peggio, potrebbero subire perdite considerevoli. L’esempio del periodo post Covid è emblematico: durante il bull market (fino al 2022) l’ETF momentum sull’azionario globale ha sovraperformato l’MSCI world, sottoperformandolo durante la fase ribassista iniziata con il 2022.
- Sovraesposizione a Settori Specifici Un altro rischio degli ETF momentum è la loro potenziale sovraesposizione a settori specifici. Poiché certi settori (come quello tecnologico) tendono a mostrare più frequentemente un alto momentum, gli ETF possono diventare fortemente sbilanciati verso questi settori, aumentando il rischio di concentrazione.
Come Utilizzare gli ETF Momentum nel Tuo Portafoglio
Nonostante i rischi, gli ETF momentum possono essere un'utile aggiunta a un portafoglio diversificato se utilizzati correttamente. Ecco alcune strategie per integrare questi strumenti nel tuo piano di investimento:
- Parte di una Strategia Fattoriale Più Ampia Gli ETF momentum sono spesso utilizzati come parte di un approccio basato su fattori, in cui gli investitori combinano diversi fattori come il "value", il "quality" e il "low volatility". In questo modo, il momentum può essere bilanciato da fattori che tendono a performare meglio in periodi di mercato differenti.
- Allocazione Moderata Per minimizzare i rischi associati alla volatilità e ai cambi di tendenza, gli investitori alle prime armi dovrebbero considerare di allocare solo una parte del loro portafoglio agli ETF momentum, sempre considerando la propria propensione al rischio ed il proprio orizzonte temporale. In questo modo si può beneficiare del potenziale di sovraperformance senza esporre l’intero portafoglio ai rischi associati a questa strategia.
- Monitoraggio Regolare A differenza di altre strategie d’investimento più passive, la strategia momentum richiede un monitoraggio regolare. Gli ETF momentum, infatti, possono performare in modo molto diverso a seconda del contesto di mercato. È importante rimanere informati sui cambiamenti e sull’andamento dell’ETF scelto per evitare di essere sorpresi da eventuali inversioni di tendenza.
Conclusioni
La strategia momentum, implementata attraverso gli ETF, offre una strategia di investimento con il potenziale di generare extra-rendimento durante i bull market. Tuttavia, come qualsiasi strategia, presenta sia vantaggi che svantaggi. Gli ETF momentum possono sovraperformare durante i mercati rialzisti, ma sono anche soggetti a rischi elevati in caso di inversioni di tendenza o mercati laterali.
Per gli investitori alle prime armi, è fondamentale comprendere appieno il funzionamento di questa strategia prima di adottarla per il proprio portafoglio investimenti. Allocare una piccola porzione del portafoglio agli ETF momentum e combinarli con altre strategie fattoriali potrebbe essere un buon punto di partenza per sfruttare i vantaggi del momentum senza esporre eccessivamente il capitale ai suoi rischi intrinseci.
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