Azionario growth: tutto quello che devi sapere sull’asset class

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Tempo di lettura: 7 min

Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare sempre più di frequente di azioni growth. L’euforia sul mercato per questa tipologia di azioni è esplosa al punto tale che la crescita delle quotazioni di alcuni titoli è sembrata inarrestabile. Mentre molti investitori beneficavano di guadagni stellari altri investitori meno fortunati, incorrevano in perdite devastanti.

Come mai? Cosa sono le azioni growth? Conviene inserire nel portafoglio questa tipologia di azioni oppure rappresenta un rischio eccessivo per il nostro portafoglio?

In questo articolo andremo ad approfondire a 360 gradi la tematica delle società growth cercando di evidenziare tutti gli aspetti necessari al fine di comprendere questa classe di investimento.

Le caratteristiche

Le azioni growth (che tradotto dall’inglese significa letteralmente “crescita”) sono una categoria di titoli azionari relativi ad aziende giovani o innovative che operano in settori in rapida espansione. 

Queste società si contraddistinguono per il fatto che concentrano i loro sforzi sulla crescita dei profitti e dei ricavi piuttosto che sulla distribuzione di dividendi ai propri azionisti. Tendono ad investire gran parte delle risorse in progetti di sviluppo, ricerca e marketing al fine di aumentare la loro quota di mercato ed ampliare il loro business.

Si contrappongono alle società “value” che sono quelle di società solide e mature e sono generalmente più rischiose (in termini di rischi finanziari) ma possono offrire rendimenti più elevati nel lungo periodo. 

Nel grafico 1 abbiamo un macro-confronto tra società growth e value. Da un punto di vista fondamentale le azioni growth si caratterizzano per valutazioni tradizionalmente più elevate rispetto ai titoli value: sia in termini sia di rapporto prezzo/utile (P/E) che di prezzo/valore contabile (P/BV). Questo maggior valore è giustificato dal fatto che le azioni growth appartengono a società con un potenziale di crescita elevato che giustifica appunto il maggior prezzo pagato dagli investitori.

Grafico 1: Growth vs Value

 Grafico 1: Growth vs Value

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Davide Berti

A riprova di quanto detto, nella tabella 1 abbiamo, a titolo di esempio, un confronto tra un indice growth ed il generico indice azionario globale. Chiaramente si può notare la differenza in termini di valutazioni (P/E e P/BV) oltre che la differente politica di dividendi.

Tabella 1: MSCI Global Growth vs MSCI Global

 Tabella 1: MSCI Global Growth vs MSCI Global

Fonte: MSCI

Riassumendo gli elementi distintivi delle società growth sono:

  1. Tasso di crescita elevato

    Tendono a mostrare un tasso di crescita significativamente più elevato rispetto al tasso medio di crescita di mercato. Ciò implica che le azioni crescono a un ritmo più veloce rispetto alla media delle azioni sul mercato.

      2. Bassi o nulli dividendi 

      Di solito pagano dividendi bassi o addirittura nulli. Questo perché si tratta di aziende che stanno crescendo ad un ritmo molto rapido e quindi di solito vogliono reinvestire i loro utili trattenuti nell'azienda per potenziare la capacità di generare entrate del business.

        3. Vantaggio competitivo 

        Queste aziende dimostrano un tasso di crescita significativamente più elevato perché tendono a possedere qualche tipo di vantaggio competitivo rispetto ad altre aziende dello stesso settore. 

        Quali sono oggi esempi di società di questo tipo?

        A titolo esemplificativo possiamo prendere in considerazione l’indice MSCI Global Growth, che rappresenta uno dei benchmark di riferimento sul mercato per l’asset class growth. Le sue principali posizioni sono raffigurate nella tabella 2:

        Tabella 2: Principali posizioni MSCI Global Growth

         Tabella 2: Principali posizioni MSCI Global Growth

        Fonte: MSCI

        Come si può notare, rispetto a quello che si può pensare si tratta di società di grande dimensione che appartengono a settori innovativi in rapida crescita. 

        Il ruolo di una strategia growth: potenzialità e rischi

        Gli investitori che cercano un apprezzamento del capitale a lungo termine spesso considerano le azioni growth come una componente importante dei loro portafogli

        Tale approccio si focalizza settori in rapida evoluzione e mira ad individuare i titoli di quelle aziende che presentano tassi di crescita superiori alla media, anche se questo significa pagare un “sovrapprezzo”. Il mercato stima che una società growth in futuro produrrà utili e ricavi tali da giustificare un prezzo oggi più alto. Tale stima però va anche però poi confermata dall’evidenza: se le aspettative non vengono rispettate e la crescita non come da attese le quotazioni crollano.

        Un ulteriore fattore di rischio che è emerso in modo sempre più marcato è che il livello di correlazione tra le società growth è cresciuto notevolmente. Poche grandi società hanno iniziato a guadagnare sempre maggiori quote di mercato. L’azionario statunitense negli ultimi anni è stato dominato dalle cosiddette “Magnifiche Sette” (Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Nvidia, Tesla, Meta - https://davideberti.it/blog/chi-sono-le-magnifiche-7-e-quanto-e-come-influenzano-l-andamento-degli-indici-di-mercato), tutte società growth. Ciò non ha fatto altro che incrementare la concentrazione (vedi grafico 3). Un eventuale ribasso di uno di questi colossi potrebbe potenzialmente impattare in modo molto significativo sulla performance complessiva del portafoglio di azioni.

        Grafico 3: Indice di concentrazione

        Grafico 3: Indice di concentrazione

        Fonte: Morgan Stanley

        Come si comportano sul mercato?

        In relazione al ciclo monetario i titoli growth performano particolarmente bene in un contesto di politica monetaria espansiva ossia quando i tassi di interesse vengono tagliati. Al contrario performano tendenzialmente peggio dei value durante le fasi di rialzo dei tassi di interesse. Di conseguenza possiamo anche sottolineare che durante i periodi di significativa inflazione è sconsigliato detenere titoli growth mentre sarebbe preferibile una strategia basata su un’asset class più difensiva come quella value. Tale evidenza è riportata nel grafico 4 sottostante.

        Grafico 4: Quando il fattore value ha sovraperformato il fattore growth

         Grafico 4: Quando il fattore value ha sovraperformato il fattore growth

        Fonte: IShares

        Come mai?

        La principale motivazione è legata al criterio di valutazione della società.

        Per valutare questo tipo di società lo si fa in base ai flussi di cassa futuri attesi. Il mercato per valutare oggi un business valuta gli utili che farà l’azienda nel futuro (tra 5-10 anni). Più sono alti i tassi di interesse più aumenterà il tasso di sconto di questi flussi di cassa futuri. Il che significa che più i tassi sono alti più il valore dei soldi in futuro sarà un valore attuale basso. 

        Quello che succede può essere compreso meglio osservando la formula 1 sottostante. 

        Questa formula è conosciuta con il termine “Discounted Cash Flow” che tradotto in italiano significa “Flusso di cassa scontato” ed è alla base dei modelli utilizzati dagli analisti per stimare il valore di un’azione. In questa formula definiamo:

        • CF il flusso di cassa negli n periodi 
        • r il tasso di interesse utilizzato per scontare questi flussi. 

        Come possiamo notare, r si trova al denominatore e quindi un suo aumento risulterà che il numeratore verrà diviso per un numero maggiore e di conseguenza il valore finale della somma sarà più piccolo. 

        Formula 1: Discounted Cash Flow Model

         Formula 1: Discounted Cash Flow Model

        Fonte: Elaborazione Ufficio studi Davide Berti

        Per quanto riguarda invece l’andamento rispetto al ciclo economico l’interesse del mercato rispetto alle azioni growth è alto nelle fasi espansive del ciclo economico

        Graficamente tale idea è riportata nel grafico 5. Come possiamo notare, nelle fasi di forte crescita economica il focus degli investitori ricade sul fattore “momentum”; ciò significa che vengono favori determinati trend settoriali o geografici. Per questo motivo sono le azioni che ne beneficano maggiormente e possono godere, in alcuni casi, di rialzi esplosivi.

        Grafico 5: Relazione ciclo economico e performance asset class

         Grafico 5: Relazione ciclo economico e performance asset class

        Fonte: IShares

        Una caratteristica comune delle società growth è che si trovano in una fase del loro ciclo di vita in cui la loro profittabilità è ancora in crescita. Per questo motivo il ruolo delle aspettative è cruciale: ciò è alla base dell’estrema suscettibilità di tali società al sentiment del mercato. L’euforia ed il pessimismo plasmano gran parte della performance di breve periodo.

        Evidenze circa l’andamento dell’asset class negli anni

        Nel grafico 6 abbiamo una rappresentazione grafica del confronto della performance negli ultimi 15 anni di un indice growth rispetto al mercato globale. Ciò che salta all’occhio è la brillante performance delle società ad alta crescita nell’ultimo decennio. Ovviamente tale exploit è stato in gran parte sostenuto dal contesto di bassissimi tassi di interesse. 

        Grafico 6: MSCI World Growth vs MSCI World

         Grafico 6: MSCI World Growth vs MSCI World

        Fonte: MSCI

        Come si può notare però le azioni growth sono state storicamente più volatili e ciò evidenzia un rischio maggiore: se il mercato è rialzista tenderanno a performare meglio del mercato ma al tempo stesso tenderanno a fare peggio nel caso contrario. Tale pattern è stato molto evidente nel boom rialzista del covid (in cui avevamo assistito addirittura a tassi di interesse negativi) e nel successivo crollo post covid (quando si iniziarono ad alzare i tassi).

        Conclusione

        Questa asset class presenta rendimenti potenzialmente elevatissimi ma al tempo stesso però gli investitori generalmente tendono a sottovalutare i rischi connessi ad un investimento di questo tipo. Spesso si è attratti da ritorni stratosferici e ci dimentica di tutte quelle società che non sono riuscite a rispettare le attese.

        In sintesi, le azioni growth possono giocare un ruolo importante all'interno di un portafoglio di investimento. Offrono opportunità di crescita a lungo termine oltre che un livello aggiuntivo di diversificazione all’interno del portafoglio ma è fondamentale considerare attentamente la loro volatilità e bilanciarle di conseguenza con altre attività in base agli obiettivi e al profilo di rischio dell'investitore. 

        Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda.

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        Davide Berti, consulente finanziario

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        In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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