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Analisi oggettiva degli investimenti immobiliari in Italia. Gli Italiani sono sempre stati grandi estimatori del mattone, hanno sempre reputato l’investimento immobiliare una ottima scelta e opportunità per realizzare guadagni, ma è ancora valido?
Innanzitutto, bisogna definire correttamente l’investimento immobiliare perché con questo termine si possono intendere molte azioni differenti, principalmente:
Un articolo sulla prima casa verrà scritto in seguito, ora parleremo di speculazione immobiliare e rendita immobiliare confrontandole con un semplice investimento azionario.
Come già accennato la speculazione immobiliare consiste nella compravendita di un immobile al fine di guadagnare dalla differenza positiva tra prezzo di vendita e di acquisto. Questa forma di guadagno è chiamata capital gain ossia un “guadagno in conto capitale”, vera e propria definizione di speculazione, termine che tanto ci spaventa nei mercati azionari: perché nell’immobiliare non è così? Questa attività richiede molta conoscenza e competenza del mercato immobiliare dove si opera, bisogna tener conto di eventuali costi di una agenzia immobiliare, notarili ed altre spese burocratiche, è necessario ricordarselo. Infatti riuscire ad ottenere un risultato positivo adeguato al tempo ed al rischio impiegato è tutto fuorché semplice. Soprattutto per gli alti costi di transazione che ci sono (ricordiamo che si compra un locale commerciale si paga il 9% allo Stato sul valore catastale. I margini vengono assottigliati, non poco).
La rendita immobiliare invece è un tipo di investimento che mira ad ottenere un periodico flusso di cassa alternativo ai dividendi azionari o cedole obbligazionarie. Questa rendita deriva dall’affitto mensile di un immobile di proprietà, ma come capire il tasso di rendita del nostro immobile per paragonarlo ad un investimento azionario o obbligazionario? Servono questi 4 elementi per calcolare correttamente la rendita netta e poterla confrontare tenendo conto del rischio implicito:
Provate pure a calcolare l’effettiva redditività dei vostri immobili a reddito. Se non ci doveste riuscire possiamo aiutarvi (ovviamente servono anche contatti con persone esperte in materia e “del luogo” in modo che riescano a fare una valutazione imparziale ed oggettiva del valore dell’immobile).
Per maggiori informazioni mandare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Bene, ora che avete ottenuto la rendita netta e la avete rapportata al capitale investito ottenete finalmente la rendita percentuale annua. Se la rendita è minore del 2% il gioco non vale la candela e ci stiamo esponendo a grossi rischi senza un rendimento adeguato. Se la rendita è compresa tra il 2% e il 5% allora si può valutare tenendo bene in mente i vari rischi annessi che dopo brevemente vi illustrerò. Se la rendita è superiore al 5% è buona, ma bisogna osservare attentamente i famosi rischi connessi. Nella vita non esistono pasti gratis.
Pensate che l’investimento immobiliare sia risk free?
Purtroppo non è così...cerchiamo di capire quali siano le insidie di questa tipologia di investimenti, procedo con mostrarvi i rischi maggiori e più frequenti:
Siete ancora convinti che il mattone si rivaluta come dicevano i nostri nonni? Non sarebbe meglio considerare altri scenari di investimento per ottenere sia una crescita del capitale investito sia una rendita del capitale investito? Ovviamente io gestendo denaro è ovvio che spinga e “tiri acqua verso il mio mulino” tuttavia i rischi evidenziati sono oggettivi.
Non penso che il settore immobiliare precluda quello finanziario o viceversa. Sono entrambi settori con delle buone potenzialità, ma che devono essere correttamente valutati. E il mio compito da consulente è proprio questo. Portare oggettività dove è carente.
Pensate ancora che l’investimento immobiliare sia in modo insindacabile il miglior investimento?
A voi lascio la risposta.
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