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Tempo di lettura: 6 min
Un esempio di prodotto finanziario spesso sottoscritto da molti investitori, senza effettivamente capirne le caratteristiche, sono le polizze assicurative del Ramo Vita. Scopriamo le loro caratteristiche.
Uno dei pilastri dell’investimento è investire in prodotti di cui si comprendono le caratteristiche e i rischi. Nell’ambito della gestione del proprio capitale, molti investitori, su consiglio del proprio consulente o su iniziativa personale, sottoscrivono spesso prodotti finanziari non del tutto appropriati alle proprie caratteristiche. Un esempio di prodotto finanziario spesso sottoscritto da molti investitori, senza effettivamente capirne le caratteristiche, sono le polizze assicurative del Ramo Vita.
Lo scopo di questo approfondimento è capire le caratteristiche generali di questo prodotto, al fine di comprendere quando ha effettivamente senso sottoscriverlo. Per quanto concerne i dettagli dei prodotti assicurativi, suddivisi in Ramo Danni e Ramo Vita, ti rimando a due precedenti articoli presenti sul mio blog dove tratto i temi in dettaglio.
Andando con ordine, sottoscrivendo una polizza assicurativa, “l’assicuratore, verso il pagamento di un premio, si obbliga a rivalere l’assicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad esso prodotto da un sinistro (Ramo danni), ovvero a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana (Ramo vita)” (art. 1882 del Codice Civile).
L’articolo 1923 del Codice Civile, nel primo comma, afferma che “Le somme dovute dall'assicuratore al contraente o al beneficiario non possono essere sottoposte ad azione esecutiva o cautelare”.
Tali caratteristiche potrebbero essere gradite da un imprenditore, che per ricevere finanziamenti per la propria attività, mette a collaterale parte del proprio patrimonio. Una polizza assicurativa Ramo Vita potrebbe quindi avere senso nella sua situazione in quanto, qualora l’attività imprenditoriale andasse male, avrebbe la garanzia di non vedere i finanziatori rivalersi su tutto il suo patrimonio. L’impignorabilità e l’insequestrabilità vengono comunque meno in particolari casi e sottoscrivere una polizza solo per queste caratteristiche non è la cosa giusta da fare.
L’aliquota stabilita per l’imposta sulle successioni è “del 4%, per i trasferimenti effettuati in favore del coniuge o di parenti in linea retta (ascendenti e discendenti) da applicare sul valore complessivo netto, eccedente per ciascun beneficiario, la quota di 1 milione di euro.” (art. 2, comma 48, del D.L, n. 262 del 2006).
Quindi, fino al milione di euro di valore complessivo netto per beneficiario, non sono previste tassazioni sull’eredità del defunto. Il vantaggio dell’esenzione dalle imposte di successione di una polizza assicurativa Ramo Vita ha quindi senso se la somma assicurata è di gran lunga superiore al milione di euro per beneficiario, altrimenti non conviene sottoscrivere tale polizza esclusivamente per la caratteristica dell’esenzione dalle imposte di successione.
La tassazione sulle plusvalenze ottenute con una polizza assicurativa ricalca quanto vale per la tassazione di plusvalenze su azioni e obbligazioni italiane (rispettivamente 26% e 12,5%), salvo alcune eccezioni. Due aspetti importanti della polizza assicurativa sono:
Oltre a capire se una polizza assicurativa Ramo Vita può fare al caso nostro per via delle sue caratteristiche, di notevole importanza è la lettura del KID relativo al prodotto che si vuole sottoscrivere. Tale documento informativo presenta in maniera chiara e dettagliata costi, potenziale rendimento e durata consigliata dell’investimento.
A titolo di esempio mostrerò il KID del prodotto “Dynamic Strategy HNWI” di Crèdit Agricole Vita S.p.A.
Nella prima parte del KID sono espresse le caratteristiche del prodotto, in questo caso un contratto multiramo di assicurazione sulla vita con partecipazione agli utili e di tipo unit. Segue poi l’indicazione relativa al rischio e al potenziale rendimento a seconda degli scenari che si manifestano.
Nella sezione successiva compare la voce dei costi. Come si può leggere chiaramente nel documento informativo, i costi totali vengono definiti in percentuale in base a scenari differenti e, a titolo di esempio, in valore assoluto su un ipotetico capitale investito di 10.000 €. L’immagine che segue è relativa alla sezione costi del KID del prodotto oggetto di analisi.
Investimento: € 10.000,00 | |||
---|---|---|---|
Scenari | In caso di disinvestimento dopo 1 anno | In caso di disinvestimento dopo 2 anni | In caso di disinvestimento dopo 4 anni |
Costi totali | da € 112,65 a € 352,84 | da € 227,99 a € 714,39 | da € 468,73 a € 1.464,77 |
Impatto sul rendimento annuale (RIY) | da 1,13% a 3,53% | da 1,13% a 3,53% | da 1,13% a 3,53% |
Appare evidente che, in caso di esiguo capitale investito e in caso di disinvestimento dopo pochi anni, i costi totali relativi al prodotto oggetto di analisi risultano essere notevoli, alle volte anche maggiori del rendimento generato dal prodotto finanziario.
La parte finale del KID fornisce un consiglio sul periodo di detenzione raccomandato dai creatori del prodotto: tale indicazione è utile per vedere se il prodotto è in linea con l’orizzonte temporale dell’investitore.
Per riassumere quanto proposto in questo approfondimento, ecco alcuni punti essenziali:
Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda.
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