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Nell’articolo di oggi voglio parlare del vero ruolo delle assicurazioni e per cosa vanno adoperate e quali sono le coperture consigliate per voi.
Nel precedente articolo abbiamo parlato di alcuni prodotti di investimento assicurativi, appartenenti ai Rami I e Ramo III, se non lo avete già fatto vi consiglio caldamente di andare a leggerlo, lo trovate qui: I prodotti di investimento assicurativo "IBIP".
In una corretta pianificazione finanziaria la destinazione delle risorse per la copertura assicurativa va messa con precedenza rispetto all’investimento dei nostri risparmi. Quindi, prima viene l’assicurazione e poi l’investimento nei mercati finanziari secondo i propri obiettivi ed esigenze.
Le istituzioni assicurative sono un perno centrale e fondamentale nell’economia e svolgono un ruolo importante per ogni risparmiatore e cittadino, ma come ogni cosa va attentamente valutata ogni possibilità e opzione per le nostre esigenze. Per definizione “L’assicurazione è il contratto col quale l'assicuratore, verso il pagamento di un corrispettivo, detto premio, si obbliga a rivalere l'assicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad esso prodotto da un sinistro, ovvero a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana”. Il Codice Civile così definisce all'art. 1882 il contratto di assicurazione, distinguendo le due tipologie contrattuali che riguardano l'assicurazione contro i danni e contro la vita. Nella pratica, le assicurazioni hanno due rami principali: Ramo Danni e Ramo Vita.
Il Ramo Vita è stato oggetto del precedente articolo e in queste ci occuperemo del ramo Danni.
Contrarre una assicurazione corretta è un’ottima decisione al fine di proteggere i propri risparmi e le proprie finanze nonché proteggere i propri beni e oggetti in possesso. Usare correttamente l’assicurazione significa sapersi proteggere da un evento poco probabile che potrebbe avere enormi conseguenze economiche attraverso il pagamento di un premio. Una assicurazione Ramo Danni ci protegge dunque da rovine finanziarie che potrebbero capitarci in seguito alla premorienza del padre di famiglia, della malattia grave, di infortuni molto invalidanti e altri eventi che ci possono togliere per molto tempo dal lavoro. Queste ultime tutelano l’assicurato da eventi che danneggiano il suo patrimonio o le sue possibilità di guadagno, ripristinandone la consistenza attraverso la liquidazione del risarcimento. Nello specifico il Ramo danni è suddiviso in 18 casistiche che possono essere riassunte in 3 rami elementari:
Dopo aver visto queste categorie macro del ramo danni vorrei consigliare alcune polizze che sono molto importanti per qualsiasi persona portatrice in una famiglia o comunque per ogni lavoratore:
Nel precedente articolo vi ho spiegato e mostrato come le polizze vendute dalle assicurazioni sono una inefficiente combinazione di coperture assicurative standard e investimenti finanziari poco redditizi e molto costosi.
A conclusione di questo focus sul mondo assicurativo vorrei finire con una tabella che fa una comparazione tra una polizza unit-linked caso morte e una polizza TCM con un investimento finanziario tramite ETFs. Vengono presi in considerazione tre orizzonti temporali diversi e i risultati della liquidazione del capitale nei vari casi con i costi annessi.
In caso di premorienza gli investimenti finanziari vengono legalmente ereditati dai familiari come attività liquide, senza troppe problematiche legali di successione.
Ipotizziamo di avere a disposizione 10 mila euro iniziali. Le prime due colonne mostrano i costi sostenuti dal risparmiatore nel caso in cui compri una polizza unit-linked caso morte o nel caso in cui compre una polizza TCM e il restante dei soldi attua un investimento finanziario. La polizza Vita in caso di premorienza del contraente assicura una liquidazione di un certo capitale con una piccola maggiorazione circa 1% purtroppo però va tolto il costo del premio e il costo di questa maggiorazione. Per l’investitore risulta perciò conveniente e razionale usare 50 euro per la TCM e i restanti 9950 euro con etfs nel proprio portafoglio. Come vedete i costi si riducono del 90% quasi adoperando questa scelta per il risparmiatore, assicurandogli allo stesso tempo una liquidazione maggiore in caso di decesso tramite la TCM e gli investimenti in Etf rispetto alla sola Polizza unit-linked caso morte. Si riparmia il 90% dei costi per ottenere 3 volte il valore della liquidiazione finale in caso di premorienza. Un discorso analogo può essere fatto con la Polizza Rivalutabile di Ramo I dove si trova la Gestione Separata.
Anni | Polizza Vita (costi) | TCM+ETF (costi) | Polizza Vita (decesso) | TCM+ETF (decesso) |
1 | 510 € | 60 € | 9.750 € | 26.000 € (TCM) + 9.960 € (ETF) |
5 | 1.020 € | 300 € | 10.440 € | 26.000 € (TCM) + 9.960 € (ETF) |
10 | 1.750 € | 600 € | 11.525 € | 26.000 € (TCM) + 9.960 € (ETF) |
L’aritmetica non mente mai e una scelta efficiente e razionale vi permette di dormire sogni tranquilli sapendo di aver organizzato al meglio le vostre finanze per voi e i vostri affetti più cari. Perciò state attenti a tutte le proposte che vi fanno in banca e nelle assicurazioni, ricordatevi soprattutto di non firmare ciò che non avete capito e compreso al 100%.
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