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Come avrai già capito dall’ultimo articolo, gli strumenti che rappresentano la gestione passiva sono gli ETF (Exchange Trade Fund), in questo articolo ti mostro i vantaggi e gli svantaggi dell’avere degli ETF all’interno del proprio portafoglio.
Vediamo ora quali sono gli svantaggi.
Uno svantaggio degli ETF è il fatto che non performeranno mai al di sopra del proprio Benchmark di riferimento e quindi chi investe in ETF non guadagnerà mai più del mercato in cui l’ETF va a investire, ma di rimando c’è anche la garanzia di non ottenere dei risultati che siano inferiori al mercato di riferimento. Quindi è corretto rappresentarlo come uno svantaggio ma, guardando le statistiche, in realtà lo possiamo considerare come un punto di forza.
Lo svantaggio più grosso che certi ETF hanno è in relazione alla liquidità dello stesso, ovvero il fatto che comprare o vendere potrebbe essere oneroso dal punto di vista dello Spread di negoziazione presente nell’ETF e anche in funzione del fatto che l’ETF non è abbastanza grande e non ha dei volumi di negoziazione abbastanza rilevanti e quindi comprare o vendere lo strumento, soprattutto se si fa con cifre particolarmente importanti, potrebbe essere particolarmente oneroso e quindi andare a ridurre drasticamente, nel caso di vendita, la redditività del proprio investimento.
Ovviamente questo non vale per tutti gli ETF, ve ne sono molti enormemente liquidi e grandi, ma è fondamentale essere in grado di selezionarli; non si può pensare che comprare un ETF sia garanzia di liquidità e di sicurezza, perché talvolta non è così.
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