Gli strumenti del risparmio Postale: Buoni postali

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Tempo di lettura: 9 min

Nella scorsa puntata ci siamo concentrati su un tipico strumento di risparmio scelto dagli italiani, il libretto postale. Oggi completiamo questo focus con un approfondimento su un prodotto di investimento molto caro ai nostri nonni: il Buono fruttifero postale.

Il buono postale

Il Buono Postale è un prodotto di investimento, commercializzato in esclusiva da Poste Italiane Spa per l’emittente Cassa Deposito Prestiti. I Buoni sono strumenti finanziari ideali per impiegare i tuoi risparmi per un tempo medio-lungo ed ottenere un rendimento maggiore di quello che si otterrebbe lasciandoli sul Libretto. I Buoni sono disponibili in moltissime tipologie, che si alternano nel tempo in funzione degli scenari di mercato e della domanda da parte dei risparmiatori.

Le caratteristiche principale dei Buoni postali sono le seguenti:

  • non danno cedole sugli interessi;
  • Imposta di Bollo a 0,2% sul capitale investito se la giacenza media supera i 5 mila euro, altrimenti 34,20 euro per ogni buono;
  • il rimborso finale a scadenza è al valore nominale più gli eventuali interessi maturati;
  • possono essere a tasso fisso o tasso variabile a seconda del tipo di buono acquistato;
  • esistono sia in forma cartacea sia in forma dematerializzata (solo se titolari di un libretto);
  • sottoscrivibili sia in forma telematica sia presso un ufficio postale;
  • si sa già al momento della sottoscrizione il valore a scadenza di un buono a tasso fisso.

Vantaggi e svantaggi dei buoni postali

Hanno dei vantaggi e degli svantaggi, vediamo quali.

I Pro principali sono:

  • Zero Costi: non c’è alcuna commissione di apertura, gestione, chiusura se non gli oneri fiscali;
  • Garanzia dello Stato italiano: il capitale investito è garantito al 100% dallo Stato italiano, non sono perciò soggetti alla normativa Bail-in;
  • Tassazione Agevolata: sono tassati con aliquota stabile al 12,50% come per i Titoli di Stato italiani;

I Contro principali sono:

  • Vincolo temporale: si deve aspettare il termine temporale che diviene un vincolo importante per l’investitore;
  • Rendimenti bassi: gli interessi offerti sono abbastanza bassi, taluni sono con un rendimento reale negativo per via dell’inflazione;
  • Rischio emittente: c’è un rischio default del sistema Paese, visti anche i record negativi in ambito di debito pubblico e rapporto Debito/Pil dell’Italia.

Le soluzioni proposte da Poste Italiane

Vediamo le proposte principali disponibili da Poste Italiane.

Buono 3x4
  • Durata totale di 12 anni;
  • Interessi maturati a fine di ogni triennio;
  • Rimborso e restituzione del capitale investito con gli interessi maturati dopo 3,6 e 9 anni;
  • Buono a tasso fisso con un rendimento effettivo annuo lordo di: 0,10% dopo 3 anni, 0,20% dopo 6 anni, 0,30% dopo 9 anni e 0,50% a scadenza, cioè dopo 12 anni;
  • Investendo 10 mila euro iniziali si riceverà al dodicesimo anno un rimborso di 10 539,68 euro, un guadagno netto di 539,68 euro per avere depositato i nostri risparmi per 12 anni. Una scarsa ricompensa per la durata del nostro investimento a medio termine.
Buono 4x4
  • Lungo orizzonte temporale con 16 anni di durata;
  • Maturazione degli interessi dopo ogni 4 anni;
  • Rimborso e restituzione del capitale più gli interessi maturati dopo 4,8 e 12 anni;
  • Buoni a tasso fisso con rendimenti crescenti di: 0,20% dopo 4 anni, 0,30% dopo 8 anni, 0,40% dopo 12 anni e 0,75% a scadenza, ossia dopo 16 anni;
  • Investendo 10 mila euro iniziali si riceverà al sedicesimo anno una restituzione di un capitale finale netto di 11 111,18 euro, traendo così un profitto netto di 1 111,18 euro dopo 16 anni. Anche in questo caso è una scarsa ricompensa per aver immobilizzato i nostri risparmi per 16 anni, un lungo orizzonte temporale.
Buono Ordinario
  • Lungo orizzonte temporale con 20 anni di durata;
  • Maturazione degli interessi ogni anno;
  • Rimborso e restituzione del capitale con gli interessi maturati sempre disponibili dopo i primi 12 mesi dalla sottoscrizione;
  • Buono a tasso fisso con rendimenti crescenti di: 0,005% per i primi 4 anni, poi crescenti fino a 0,30% a scadenza, dopo 20 anni;
  • Investendo 10 mila euro iniziali si riceverà al ventesimo anno una restituzione di un capitale finale netto di 10 540,08 euro, ottenendo così un guadagno totale netto di 540,08 euro dopo 20 anni. Un profitto veramente basso e misero per aver depositato i nostri risparmi per un lunghissimo orizzonte temporale come 20 anni.
Buono dedicato ai minori
  • Un classico regalo dei nonni italiani per i loro nipotini, può essere regalato da qualsiasi persona purchè maggiorenne;
  • Orizzonte temporale molto lungo, 18 anni di durata;
  • Buono a tasso fisso con rendimenti crescenti, crescono infatti insieme al ragazzo fino al 18esimo anno di età compiuti; 0,50% per i primi 3 anni, 0,75% dopo 4 anni, 1,00% dopo 5 anni, 1,25% dopo 7 anni, 1,50% dopo 11 anni, 2,00% dopo 15 anni e infine 2,50 a scadenza, cioè dopo 18 anni;
  • Investendo oggi per un nostro nipote appena nato 10 mila euro, egli riceverà al compimento di 18 anni di età una somma finale netta di 14 840,96 euro, con un guadagno finale di 4 840,96 euro dopo 18 anni di investimento. Anche in questo scenario possiamo notare una piccola ricompensa per avere impegnato i nostri risparmi per 18 anni.
Buono Obiettivo 65
  • Il buono dedicato ai lavoratori under 55, un buono che permette una rendita vitalizia garantita tra i 65 e gli 80 anni del titolare del Buono;
  • La rata netta è costante per via di un meccanismo di rivalutazione sul capitale accumulato per l’inflazione;
  • Ipotizziamo di essere un padre di famiglia, libero professionista senza un fondo pensione complementare, che decide all’età di 40 anni di voler investire 50 mila euro nel Buono Obiettivo 65 anni. Ci sono due scenari possibili:

1) il lavoratore ora in pensione decide di ritirare tutto il capitale a 65 anni appena pensionato, in questo caso riceverà 63 761,80 euro, avendo così un guadagno di 13 761,80 euro dopo 25 anni di investimento;

2) il pensionato inizia a godersi la sua rendita vitalizia fornita dal Buono, con un assegno mensile netto di 413,84 euro con un totale di 180 rate previste, avendo cioè goduto fino a 80 anni di 74 491,20 euro di montante finale diluito nelle 180 rate.

Buoni postali vs. Conto deposito vincolato vs. Portafoglio di investimento

Tenendo da parte il Buono Obiettivo 65, se si analizzano i rendimenti annui lordi forniti dagli altri Buoni disponibili si può notare che questi danno un rendimento reale negativo, se l’inflazione raggiunge il Target del 2%. Inoltre, il rendimento dei Buoni può essere in qualche modo confrontato o con un conto deposito o con un portafoglio obbligazionario ben diversificato, dove non c’è il rischio Paese e si ottengono migliori rendimenti annuali.

  • Conto deposito vincolato a 36 mesi con 10 mila euro depositati: 333 euro di guadagno netto finale con l’offerta di Guber Banca con un tasso lordo annuo del 1,11%;
  • Conto deposito vincolato a 48 mesi con 10 mila euro depositati: 518 euro di guadagno netto finale con l’offerta di Guber Banca con un tasso lordo annuo del 1,11%.

Potete cogliere la differenza importante nel risultato finale tra un Buono delle Poste o un conto deposito vincolato, che seppur avendo costi lievemente superiori, i rendimenti sono molto superiori e rende molto più appetibile questa scelta.

I nostri nonni compravano i Buoni postali perché garantivano rendimenti nominali anche del 10/12% tuttavia l’inflazione in quegli anni era del 15/20% su base annua, quindi già all’epoca i rendimenti reali erano negativi, come succede adesso in un’epoca di tassi bassi.

La seconda alternativa è di creare un portafoglio di investimento molto prudente con una bassa propensione al rischio, anche totalmente obbligazionario, ha permesso negli anni passati di avere buoni rendimenti abbassando il rischio tramite la diversificazione geografica e valutaria. Per esempio, l’indice Obbligazionario Globale negli ultimi 20 anni, dall’Aprile 2001 fino a Aprile 2021 una performance annualizzata del 5,73%, in tale modo se avessimo investito 10 mila euro semplicemente su questo indice in esattamente vent’anni si sarebbe raddoppiato il valore reale, ossia tenendo conto dell’inflazione annualizzata, se invece non si tiene conto di questa il valore nominale è tre volte l’investimento iniziale.

Concludendo, dati alla mano, sia gli investimenti dei nostri nonni sia gli investimenti odierni in buoni postali non sono considerabili la migliore scelta finanziaria possibile al giorno d’oggi. Anche i profili più moderati e con bassa tolleranza al rischio comunque si stanno assumendo dei rischi nascosti, già sopracitati come il rischio Paese. Andare oltre i propri bias mentali e abitudini di investimento non è semplice ma sono qui proprio per aiutarvi in questo percorso di educazione e di investimenti nei mercati finanziari. Non è facile orientarsi oggi nel mondo della finanza e per chi non è un esperto o appassionato serve una bussola con la quale poter navigare in questo mare molto mosso. Ecco, la figura del consulente finanziario è proprio quella della bussola che vi guida e aiuta sempre per raggiungere i vostri obiettivi finanziari nel vostro esclusivo interesse.

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Davide Berti, consulente finanziario

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Appurato che investire secondo delle solide basi può diventare oltre che una garanzia (sul proprio capitale) anche grande vantaggio (in termini di guadagno sul lungo termine) come possiamo effettivamente iniziare a farlo? Costruire un portafoglio richiede prima il conoscere con cosa lo si può comporre. Studiamo assieme tutti gli strumenti finanziari che il mercato ci offre, i vantaggi e gli svantaggi di ognuno e come questi influenzino le caratteristiche del nostro portafoglio.

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Mission

In un mondo basato sulle dinamiche economiche, dove troppo spesso le conoscenze finanziarie sono limitate o assenti, verificare la professionalità di un consulente è necessario quanto difficile. Per questo affianco al mio lavoro questo progetto di consapevolizzazione.

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