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Il rischio di liquidità è una delle componenti del rischio finanziario. È un rischio che spesso non viene preso in considerazione dagli investitori inesperti.
Per rischio di liquidità di uno strumento/prodotto finanziario si intende la difficoltà di venderlo in tempi ragionevolmente brevi e a condizioni di prezzo significative.
In sostanza un titolo che ha un alto rischio di liquidità è un titolo che in tempi brevi è improbabile possa essere venduto al suo “corretto prezzo di mercato”.
Nel mercato finanziario solo una parte di strumenti sono illiquidi. E per questo è importante avere le competenze per non rischiare di acquistare strumenti interessanti, ma illiquidi che potrebbero riservare brutte sorprese.
Esistono ad esempio molti ETF (strumenti finanziari interessantissimi poiché caratterizzati da bassi costi, ampia diversificazione e da performance ottime nel lungo termine) che però sono illiquidi e quindi potrebbero causare seri problemi all’investitore.
Le massime per non incorrere in un ETF illiquido sono:
A seconda dei periodi storici la liquidità degli strumenti può cambiare e, di conseguenza, il rischio di liquidità non è annullabile.
Tuttavia è gestibile.
Per questo è necessaria la competenza nel selezionare gli strumenti giusti. Avere grandi rischi di liquidità può davvero essere doloroso per gli investimenti in portafoglio.
Il rischio di liquidità non esiste solo negli strumenti finanziari, esiste in tutti i mercati ma molto spesso l’investitore non lo considera.
Prendiamo ad esempio il mercato immobiliare.
Dopo mesi di ricerche trovi una casa che ha le caratteristiche che volevi ed un prezzo che reputi adeguato alle caratteristiche offerte: 150.000,00€.
La compri convinto del fatto di non aver pagato un prezzo esagerato, considerato che l’analisi di mercato è stata fatta correttamente.
Poco dopo però ti sorge un problema improvviso: hai bisogno di liquidità e non sai come reperirla (poniamo ad esempio che in banca non ti vengano concessi prestiti).
A malincuore dovrai mettere la casa in vendita e, dato che il denaro ti occorre subito, la proporrai sul mercato proprio con il prezzo al quale l’hai acquistata (150.000,00€) considerato che sei conscio del fatto che quello sia il prezzo corretto da proporre ed il modo più equo per riuscire a venderla in fretta.
Pensi che riuscirai a venderla a 150.000,00€? Probabilmente no. Necessiti di quel denaro e quindi cosa puoi fare? Riduci il prezzo proposto.
145.000,00€. Niente. Nessuno la compra.
140.000,00€. Ottieni qualche visita di soggetti non realmente interessati.
130.000,00€. Trovi un acquirente. Dopo qualche settimana riesci a vendere la casa e incassi il denaro. Da questa operazione hai perso 20.000,00€. Perché questo è successo? Perché la tua casa in realtà non ha il valore di 150.000,00€? No. Assolutamente. Il prezzo è corretto. Il motivo è che il mercato immobiliare è illiquido perché infatti non rispetta buona parte delle condizioni presenti all’inizio dell’articolo:
Prima di comprare un qualunque titolo (così come qualunque immobile) fai questa analisi. Controlla la sua liquidabilità.
Perché il valore di qualcosa, non è altro che il prezzo che qualcun altro è disposto a pagare per averla.
Il prezzo lo decide sempre chi compra, non chi vende.
Se compri un bene (immobile o strumento finanziario che sia) in cui non hai compratori in caso di rivendita, il rischio di liquidità è evidentemente molto alto. Cerca di non trovarti mai in questa situazione.
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