Il termine “investire” ha una derivazione latina e significa “coprire con una veste, rivestire, circondare”. Da qui il significato di "investire i propri soldi al fine di dare una “nuova veste”, o, in altre parole, di rivalutarli.
Quando si parla genericamente di investire in moltissimi fanno confusione confondendo il termine investire con speculare: allocare i propri capitali in maniera efficiente in un ETF sull’azionario globale è un investimento di lungo periodo mentre allocare i capitali in una criptovaluta semisconosciuta con lo scopo di ottenere ingenti profitti in brevissimo termine è speculazione.
L’investimento in strumenti finanziari efficienti, soprattutto se fatto per un arco temporale lungo, ha il potenziale di andare a incrementare il patrimonio dell’investitore, portandolo ad una rivalutazione dei propri risparmi più che proporzionale rispetto al tasso d’inflazione: nel lungo periodo sprigiona tutto il proprio potenziale l’interesse composto, ossia l’interesse calcolato sugli interessi maturati negli anni (https://davideberti.it/blog/interesse-composto-la-piu-forte-arma-per-i-tuoi-investimenti).
A titolo di esempio al fine di mostrare l’importanza dell’investimento efficiente e del lungo periodo ripropongo il grafico dell’MSCI World, indice che traccia l’andamento delle più grandi aziende quotate a livello mondiale. Come mostra il grafico 1, dal novembre del 2008 al novembre del 2023 l’azionario globale ha quasi quintuplicato il proprio valore.
Grafico 1 – L’andamento dell’MSCI World negli ultimi 15 anni
Fonte: https://www.msci.com/documents/10199/178e6643-6ae6-47b9-82be-e1fc565ededb
L’obiettivo di ogni risparmiatore dovrebbe essere quello di rivalutare i propri risparmi almeno per il tasso d’inflazione in modo tale da mantenere il potere d’acquisto del denaro nel tempo; se l’investimento che si mette in atto è efficiente il rendimento che si può ottenere è ben al di sopra del tasso d’inflazione, portando i risparmi dell’investitore ad un’importante rivalutazione.
Esiste un capitale minimo per iniziare ad investire?
L’impostazione di una pianificazione efficace ed efficiente non prevede un “capitale minimo”: chiaramente tanto maggiore è il capitale investibile efficientemente tanto maggiori saranno, in ottica di lungo termine, i potenziali ritorni.
All’atto pratico però, venendo al dunque, un consiglio che mi sento di dare a moltissimi giovani è il seguente: il primo investimento che andate a fare con i primi risparmi fatelo in voi stessi e nella vostra formazione.
Se all’età di 20 anni avete un risparmio di 2000€ e state ancora studiando o avete appena iniziato a lavorare, potrebbe venirvi fin da subito la voglia di investire tali risparmi, integrandoli con un piano d’accumulo costante in funzione del proprio reddito.
Essendo giovani e, magari, non avendo esperienza nel settore della finanza e degli investimenti, vi potreste fidare di quanto vi viene proposto dalla filiale sotto casa in cui avete il vostro conto corrente. Il risultato potrebbe essere l’inizio di un piano d’accumulo fin da giovani ma, anziché in un portafoglio efficiente, in un prodotto dalle commissioni elevate, prodotto non in linea con il vostro orizzonte temporale (https://davideberti.it/blog/etf-vs-fondo-attivo-quali-voci-del-kiid-considerare-prima-di-investire).
L’errore di incorrere in una pianificazione errata di questo tipo si sarebbe potuto evitare. Come? Investendo i primissimi risparmi anziché nel primo prodotto proposto dal promotore della filiale sotto casa in un corso di formazione funzionale alla comprensione delle tematiche basilari del mondo degli investimenti.
Quello proposto è un semplice esempio che coinvolge direttamente il mio settore, ossia la consulenza in materia di investimenti; è altresì applicabile ad altri ambiti e settori: ciò che deve passare è il messaggio di “investire in sé stessi e nella propria formazione” prima di prendere decisioni che in prospettiva possono avere un impatto rilevante sulla propria vita.
L’investimento in sé stessi finalizzato migliorare competenze in ambiti al di fuori della propria zona di confort va a costruire le fondamenta della conoscenza in ognuno di noi permettendoci, in differenti fasi di vita, di attingere alle conoscenze immagazzinate e compiere scelte di vita ben ponderate e consapevoli. Quante volte avete pensato: “pensa se mio papà o mia mamma avesse investito nello S&P500 30 anni fa quanto capitale avrei oggi” oppure “pensa se mi fossi fatto una polizza infortuni efficace quante spese inutili avrei evitato per quel sinistro che mi è capitato”.
Quelli proposti sono solamente due dei pensieri che, con il senno di poi, possono essere venuti a molti di noi, pensieri evitabili qualora si fosse investito del tempo e del denaro per formarsi ed informarsi circa tematiche basilari per la vita di tutti noi.
Conclusione
Il primo investimento che un giovane, che statisticamente ha del tempo libero da dedicare a sé stesso, dovrebbe fare è quindi quello in formazione, formazione finalizzata ad accrescere il proprio bagaglio di conoscenze al fine di non essere impreparato per le sfide che il futuro ha in serbo.
Nota bene: con investire in sé stessi non intendo “utilizzare i risparmi per divertimento” bensì utilizzarli per approfondire tematiche che potenzialmente possono salvare da errori futuri oppure che possono far comprendere concetti fondamentali.
Il secondo investimento che un giovane dovrebbe fare, ovviamente dopo aver effettuato il primo, è quello in un portafoglio efficiente così da massimizzare il proprio benessere economico nel tempo.
Ciò che conta quindi è non avere fretta di utilizzare i primi risparmi per avviare progetti e/o pianificazioni senza avere le conoscenze base in settori fondamentali per la propria vita.
Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda.
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