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“Investo solo in titoli di stato italiani perché sono sicuri e la mia nazione dà un bel rendimento!”.
“Lo ha fatto mio nonno, lo ha fatto mio padre e di certo lo farò anche io!”.
Questo è il metodo giusto per non riuscire a rivalutare adeguatamente il proprio capitale nel lungo termine, correndo dei rischi evitabili.
I titoli di stato italiani sono lo strumento più amato dagli italiani in quanto sono di semplice comprensione e molte persone li considerano assolutamente sicuri.
Prima di parlare dei rischi ad essi collegati, vediamo le diverse tipologie e le loro caratteristiche.
I titoli di stato italiani possono essere riconducibili a tre macro-categorie:
Sono strumenti che non prevedono il pagamento di cedole periodiche; il rendimento è dato infatti dalla differenza tra il prezzo di rimborso ed il prezzo di emissione. Tra questi strumenti finanziari possono essere ricordati:
A proposito di questa particolare tipologia di titolo di Stato su questo blog puoi trovare il seguente approfondimento dal titolo: "Ha senso comprare titoli di Stato senza cedola per compensare le cedole?"
Ora che hai capito quali sono le tipologie di titoli di stato italiani e quali sono le loro caratteristiche salienti, quali sono i rischi insiti nella sottoscrizione di questi strumenti finanziari?
I macro-rischi nei quali puoi incorrere con la sottoscrizione dei titoli di stato italiani sono principalmente tre:
Per ricapitolare: il consiglio che mi sento di darti non è quello evitare di investire in titoli di stato italiani, ma è fondamentale, nel caso in cui tu voglia inserirli all’interno del portafoglio, non dedicare ad essi una percentuale particolarmente rilevante del portafoglio.
Questo per non rischiare di peccare di scarsa diversificazione e quindi di concentrare eccessivamente il tuo rischio all’interno di un singolo asset (appartenente, per di più, ad un paese che di certo, fra tutte le opzioni possibili nel mondo, non brilla per efficienza e stabilità: sia politica che economica).
Per approfondire ulteriormente la tematica dei titoli di Stato puoi leggere anche il seguente articolo in cui vengono confrontati con i conti deposito. Per leggerlo clicca qui!
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